(datemi un po' di tempo per disabituarmi al forum e la smetto di pubblicare post e condividere link :-) )
http://www.noprofit.org/diapason/riflessioni.htm
mi soffermerei su queste affermazioni dell'articolo:[/size]
"Vengo a quello che è la mia esperienza di persona disabile che con notevoli sofferenze fisiche ha deciso, per essere il più autonoma possibile, di continuare a camminare su due protesi accettando come dato di fatto delle piaghe continue che mi accompagnano durante una giornata di lavoro e poi in famiglia. Succede, più spesso con l'andare avanti negli anni, che le piaghe sono intollerabili e mi costringono a fermarmi. In famiglia ognuno si presta a fare quanto io non posso senza far pesare le lacune dell'altro. Ognuno dà e fa quanto può ed ognuno nella mia famiglia ha imparato a vedere, riconoscere e accettare i miei limiti. Tutti siamo importanti per l'altro.
Questo dovrebbe avvenire nel mondo fuori ma così non è.
Molto si è fatto, molto solo sulla carta, molto solo a parole.
Mi pare che il disabile sia più accettato dalle leggi che non da chi gli sta vicino e a volte lavora per lui, prova ne sono gli atti d'inciviltà che tutti i giorni deve subire.
Credo che solo un'educazione aperta, che cominci dalla più tenera età di tutti i cittadini possa, fra qualche generazione, portare all'applicazione di quello che oggi si legge sui nostri dizionari sotto la voce "solidarietà".
I discorsi belli e le belle leggi devono essere applicate da persone preparate ed è qui che inizia il dramma; nell'esperienza di vita fino ad ora vissuta devo dire che ho conosciuto maestri buoni e maestri cattivi, medici buoni e medici cattivi.
Al disabile spetta il compito di continuare a lottare per trasmettere quello che sono le sue esperienze e far sì che sempre più possano essere capiti i propri bisogni e vinta l'ignoranza che ci circonda."
PROPOSTE per il movimento cardclub oltre i limiti dell'Handicap
1- ABBATTARE L'IGNORANZA CHE REGNA SOVRANA; SOLIDARIETA' E' CULTURA
2- ESSERE COSCIENTI CHE LA DISABILITÀ APPARTIENE E PUÒ APPARTENERE A TUTTI (riferito anche alla disabilità momentanea denunciata ieri dalla docente in aula)
3- ACCETTARE LA DISABILITA'; E' IMPORTANTE CHE CI RICONOSCANO “DIVERSI”
4- INSERIRE IL DISABILE PER LE SUE CAPACITA' PRIMARIE
5- NECESSARIE MAGGIORI SPECIALIZZAZIONI E CONOSCENZE PER CHI DEVE APPLICARE LE LEGGI
6 – NON STANCARSI DI LOTTARE
Non stancarsi di ripetersi e trasmettere al mondo più lontano e sordo la cultura della solidarietà per il disabile .
ho osservato nella forza e nella volontà della docente nel farci questo corso,una grande voglia di lottare... lei ha seminato, sta a noi futuri educatori operatori del sociale, raccogliere e produrre...[/color]