Vorrei considerare quei giovani che vanno dai 20 ai 30 anni.In questa fascia d'età rientro anche io che,attualmente,appartengo alla generazione dei ventenni(21 per la precisione).Mi piace pensare ai miei coetanei e a quelle persone un po' più grandi di me con ottimismo,anche se la realtà dei fatti,ovviamente senza fare generalizzazioni,ci presenta un po' troppo spesso in un'accezione "negativa":i media,secondo me,si stanno concentrando troppo sullo "sballo",sugli sprechi,sui vizi,sulle "tendenze" di questa fascia d'età,oppure ne presenta alcune eccezioni come modelli quasi irraggiungibili.
Ad essere sincera penso che i ventenni,o venticinquenni o i trentenni del ventunesimo secolo(mi limito a considerare la situazione in Italia)siano stimolati a fare tutti le stesse cose!Ribadisco che non voglio fare generalizzazioni!Anche io sono giovane,ma non ho tutta questa voglia di seguire la massa per divertirmi,per trasgredire,per godermi la mia età" in un certo modo".Non capisco perchè tante persone abbiano la stessa voglia di frequentare discoteche quasi tutte le sere,o di "fare amicizia" in palestra,invece di tenere in forma il proprio corpo e scaricare il proprio stress in modo dignitoso!
Mi permetto di dire che bisognerebbe guardare al problema di fondo:l'adattamento.Sì,perchè oggi adattarsi può risultare difficile e vi sono due tendenze tra i giovani(e in entrambi i casi ci si "concentra" per dare il meglio di sè!):seguire ciò che fa "la maggior parte",altrimenti ti senti fuori dal mondo,oppure concentrarti su ciò che davvero ti appassiona(quindi coltivare veri hobby costruttivi,gratificanti).Certamente ognuno di noi può ritenere gratificante qualunque cosa/attività che intende o continua a intraprendere!
La capacità di adattamento è fondamentale,però,dovrebbe essere intesa non come tendenza ad adattarsi alle scelte,al modus vivendi altrui,ma come capacità di integrarsi al meglio con la società,ognuno con le proprie peculiarità,attitudini,carattere,passioni,gusti.
Con la perdita di molti valori,si deve sperare nella buona volontà e nelle capacità di noi giovani(e giovanissimi)di riacquistarli nuovamente e in modo saldo,così da garantire un futuro stabile,più o meno "equilibrato" per se stessi e per le generazioni future.
Non tutti quelli della mia età e/o più adulti di me sembrano che siano "vuoti",superficiali,senza speranza:molte ragazze mie coetanee sono molto motivate in quello che fanno e tanti ragazzi mostrano di essere volenterosi,impegnati,senza esagerare,"eclettici".Ed è per questo che sono ottimista.
Ritengo che il futuro di ognuno debba essere basato su due concetti:adattamento(positivo,non stimolo per aderire molto facilmente alla massa,"comoda" per non "sentirti escluso")e resilienza,fondamentale per superare le mille difficoltà possibili nella vita.
La maggior parte dei giovani della fascia d'età da me considerata sono coloro che sperano in un guadagno stabile(talvolta esagerato per poter soddisfare i capricci più vari),aspirano ad entrare nel mondo dello spettacolo(o per talento o per pura esibizione e successo con conseguenti guadagni molto "profumati"),ma anche quelli che vogliono perseguire i loro obiettivi validi.