LEZIONE 1 - LABORATORIO DEL 18 MARZO 2010

LEZIONE 1 - LABORATORIO DEL 18 MARZO 2010
Avatar
discussione
Tecnologie estensive - cosa ne pensi quando vi è un corpo umano ed un suo doppio digitale?


1. https://www.youtube.com/watch?v=WbrSGv2xlzQ&feature=related
Simile
ingl
https://www.youtube.com/watch?v=eSiGBa5yBdg&feature=related
italiano
https://www.youtube.com/watch?v=SM6m329-4-Y

2. il nuovo corpo
http://www.youtube.com/watch?v=1QEFrI-D_3c

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3 le scene
http://www.video-classifica.com/video-cinema/avatar-scene-del-film/

Penso che nel caso di un Disabile (Come nel film Avatar) la dimensione virtuale permetterebbe al soggetto di riuscire a fare determinate cose che nella realtà sarebbero impossibili come per esempio,correre senza sentirsi diverso rispetto a gli altri,o impossibilitato!

Premettendo che non ho visto il film, penso che il soggetto diversamente abile,nel momento stesso in cui viene a trovarsi in un corpo digitale, mette in secondo piano la sua condizione fisica, quando si accorge di poter riprendere le sue funzioni motorie... sentendosi così più forte!

Quest'uomo trovandosi in una realta' diversa reagisce in modo violento perche prova una nuova emozione.Un'emozione che fin ora non aveva potuto provare in quanto costretto a vivere sulla sedia a rotelle;Nonostante il suo corpo martoriato,nel profondo è un combattente ed e' proprio il desiderio cosi' forte di liberta' motoria che lo porta quindi ad accettare la trasformazione in un corpo avatar!!!

La tecnologia puo fare miracoli..
l'attore da disabile tramite la tecnologia si sdoppia e riesce cosi a vivere una situazione "virtuale" che lui non credeva ormai possibile.
correre, camminare ed essere "normodotato" sono tutte cose nuove ed entusiasmanti, ma la realta è ben diversa dal virtuale.

Una libertà di movimento negata dalla stessa vita, un desiderio così forte di correre e muoversi, di acquisire quell'autonomia che non ci fa dipendere da nessuno, la Tecnologia riesce laddove altre strade falliscono anche se alcune volte c'è bisogno di scendere forse a compromessi con il nostro io per poter assaporare quella libertà così desiderata.

La prima reazione del ragazzo disabile quando si trova nel corpo dell'avatar è quella di correre, quindi fare qualcosa che non potrebbe fare nella realtà poichè non possiede l'uso delle gambe. Questo gli permette di provare emozioni e sensazioni di libertà che nella realtà non potrebbe provare. Quindi da questo punto di vista la tecnologia digitale lo aiuta a vivere sensazioni nuove e belle, ma c'è anche un aspetto negativo. Il ragazzo deve fare i conti con la realtà che non gli può dare quelle sensazioni e questo potrebbe portare ad una non accettazione del suo corpo, della realtà che è la sua vera vita.

Penso che quando vi è un corpo umano ed un suo doppio digitale,ci sono 2 aspetti importanti da evidenziare: uno positivo,in quanto con il corpo digitale si possono compiere azioni che con il semplice "corpo umano" non si possono compiere...E l altro negativo,ovvero c è il rischio della perdita della propria identità perchè si potrebbe anke arrivare ad un punto tale da non riconoscersi più.

Partendo dal presupposto che non ho mai visto avatar,guardando queste scene mi rendo conto che l'uomo pur di superare la propria disabilità fisica è pronto a mettersi in discussione e,in questo contesto a cambiare il proprio corpo pur di riprendere le capacità fisiche ormai perse da tempo; quindi il desiderio di camminare è più forte di quello di vedere il proprio corpo cambiato,ed è proprio questo cambiamento( trovarsi in 1 corpo digitale ) che lo fa sentire più forte mettendo in 2° piano la sua vera condizione.

Cosa ne pensi quando vi è un corpo umano e un suo doppio digitale?

- penso che non si può pensare a due corpi distinti bensì allo stesso corpo in una situazione nuova. Ecco allora che la prima immagine che mi viene alla mente sia la capacità di gestire una "situazione nuova". Si vorrebbe fare quello che non si riesce a fare nel corpo reale ma bisogna aver a che fare con un corpo che prima o poi ci riporta al reale. Il personaggio di Avatar non sa gestire il nuovo corpo, non è prudente forse perchè non ha saputo creare armonia tra reale e ideale.
- corpo umano e doppio digitale devo essere capaci di riportare l'uno all'altro per poter cogliere il meglio in ciascuno di esso.

SAREBBE BELLO POTER CREDERE NELL' IDEA DI UN DOPPIO DIGITALE COME NEL FILMATO VISTO OGGI A LEZIONE.MA CIO' NON DETERMINEREBBE LA POSSIBILITA' DI VIVERE SOLO IN UN MONDO VIRTUALE E L' IMPOSSIBILITA' DI POTER DISTINGUERE LA REALTA' DAL MONDO VIRTUALE?

Poter vivere una realtà diversa da quella che si ha è sicuramente un'opportunità per tutti, e sopratutto per tutti coloro che ricercano continuamente la "normalità".
Si accettano cosi compromessi che spesso oltrepassano i limiti e ci distaccano poi completamente dal reale come per il film Avatar.
Ma aver visto con quanta emozione l'Avatar avanza nella sua corsa mi fa chiedere, forse ne vale la pena, forse l'ignoto o il riappropriarsi delle proprie funzionalità merita il rischio.

Diciamo che l'argomento può essere valutato da molteplici punti di vista,ma aldilà degli aspetti negativi che si possono incontrare in una situazione del genere,quali il distaccamento dalla realtà e quindi la conseguenziale delusione dovuta all'illusione di poter ricondurre dinuovo una vita normale,penso sinceramente che se tutto ciò fosse possibile nella realtà dei fatti renderebbe di sicuro le cose molto più semplici!Innanzitutto,le persone disabili inizierebbero cn l'avere una cosiddetta "SECONDA CHANCE" che li porterebbe a vivere la vita con più serenità,facendo cose che magari hanno sempre sperato di fare ma verso cui erano impossibilitati.

Io ho visto il film Avatar e penso che attraverso lo spostamento dal corpo umano ad uno digitale un portatore di handicap possa sperimentare delle sensazioni e movimenti che in realtà egli non può fareInoltre è opportuno evitare che il protagonista del film Avtar nn era disabile dalla nascita ma lo è divento dopo quini nel momento in cui si è trovato nel nuovo corpo ha solo riscoperto degli arti e delle situazioni che già aveva sperimentato e non che nn ne sapeva completamente l'esistnza

Da non spettatrice del film (e quindi attenendomi solo alla scena vista in aula) penso che la possibilità di avere un doppio digitale per un essere umano sia un qualcosa di negativo quanto surreale. Indubbiamente per una persona disabile o comunque impossibilitata fisicamente, questa “strana soluzione” potrebbe essere la possibilità estrema di ottenere la sua “libertà” e di provare ciò che la vita reale gli nega…ma riflettendoci, io penso che questo non sia molto rassicurante. Il doppio digitale, immaginandone l’esistenza, costituirebbe a mio parere una fonte d’illusioni, e quindi maggiore infelicità, perché lascerebbe assaporare ciò che poi nella realtà non si potrà mai ottenere…dunque non sarebbe mai una vera e propria “libertà” raggiunta; inoltre aggiungo che l’ipotesi offerta dal film potrebbe essere solo l’ennesima conquista dell’informatica e non dell’uomo. Personalmente non amo i limiti della tecnologia, non amo affidare alla macchina il potere di pensare, decidere, capire…ora anche camminare!?

Premetto di non aver visto il film.
Penso che il desiderio di quest'uomo disabile lo induce ad avere un suo doppio digitale per il solo desiderio di ritornare a camminare.Infatti,come si è visto nei filmati,una volta trasformatosi in "AVATAR" ha una reazione violenta ma nello stesso momento,come afferma egli stesso, fantastica perchè comunque in un mondo surreale egli riesce,appunto,a camminare.

L’avatar è un alter ego che ti permette di essere qualcun altro, mantenendo comunque la consapevolezza di te stesso.
Spesso, grazie ad un avatar è possibile fare cose che, con un semplice corpo umano non saremo in grado di fare.
Nel film “ Avatar”, ad esempio, il protagonista, un ragazzo disabile, grazie al trasferimento in un corpo virtuale ha riacquistato la capacità di correre e camminare con le proprie gambe; una cosa che con il suo corpo umano non gli era possibile.
La gioia di potersi di nuovo muovere liberamente è stata molto più forte della paura di trovarsi in un corpo diverso dal proprio, in una realtà completamente diversa, virtuale, immaginaria.
Penso che il fatto di avere un alter ego digitale può essere, in qualche modo, un’esperienza fantastica proprio per quel senso di libertà che si avverte.
Inoltre, però, credo che non bisogna dimenticare che questa non è una libertà reale, ma puramente immaginaria.
Si ha solo la sensazione di essere liberi e capaci di tutto, ma in realtà è solo apparenza.

Penso che oltre ad essere uno sdoppiamento di fantascienza, questo film riesce in un certo senso a rappresentare anche l' uomo nella nostra società, in quanto quest'ultimo considerandosi "imperfetto",a paragone con gli altri uomini "normali", cerca di trasformarsi in qualcosa di diverso da se. Quindi credo che il doppio digitale, anche se non come in questo caso di avatar, esisti ugualmente...(penso ad esempio alla personalità o al fisico che potrebbe nascondersi dietro ad una chat!!!)

Infatti Ida, proprio questo della chat è un mio punto di partenza.
Dietro la chat potrebbe esserci un uomo, una donna, e questi possono o meno avere disabilità che non sono visibili.

questo è il mio invito a riflettere.

grazie a tutti per i vostri contributi.
Leggo sempre tutto, ma intervengo poco per lasciare spazio alla discussione.

La docente

a mio parere non avendo guardato il film penso che un doppio digitale di un corpo umano possa rappresentare anche l'altra parte di personalità della persona doppiata e non soltanto quella fisica. tale parte può rappresentare anche tutto ciò che la persona reprime o nasconde nella sua realtà umana.

La tecnologia può fare miracoli ma nello stesso tempo porta all'ILLUSIONE!!!!però cm tutte le invezioni, ha i suoi lati positivi ma anke quelli negativi.
Infatti come si vede dal film AVATAR soprattutto nella scena più significativa almeno per quanto mi riguarda,quando il ragazzo disabile si trova in un corpo dove finalmente può camminare,nn si interessa del suo nuovo aspetto ma pensa solo a farsi una lunga corsa...finalmente poteva provare la goia anzi l'emozione di camminare,però tutto questo in un corpo digitale quindi pura illusione...che permette di stare bene solo in quel momento ma quando si ritorna alla vera realtà....genera sofferenza....secondo me il problema è ke una persona inserita in una realtà diversa in qusto caso dgitle....può perdere la visione della propria realtà!!!!

Penso che un doppio digitale di un corpo umano nel caso di una disabile(come si evince in Avatar), possa rappresentare una possibilità di acquisire una capacità senso-motoria.In questo caso si avvera ciò che un diversamente abile ha sempre desiderato:poter camminare o correre,semplici azioni quotidiane che invece nella sua realtà vengono ostacolate dalla sua minorazione.

Grazie al "doppio digitale", il soggetto disabile (in questo caso il protagonista del film Avatar) può camminare autonomamente e fare ciò che la sua disabilità gli impedisce di compiere, riuscendo, quindi, ad abbattere le barriere e gli ostacoli fisici, migliorando le sue prestazioni e la qualità della vita!

Credo fortemente che la tecnologia da sempre abbia migliorato la vita dell'uomo in generale e della persona disabile in particolare. Credo che per un disabile anche un proprio "doppio digitale" possa essere utile per sperimentare sensazioni che altrimenti gli sarebbero negate. Inoltre credo che se un avatar fosse realmente realizzabile (ma non con le fattezze di un alieno come nel film, ma con le fattezze di un essere umano), penso che un qualsiasi disabile (mi viene in mente l'attore di superman che aveva il corpo compleatamente paralizzato ma il cervello perfettamente funzionante) ringrazierebbe la scienza e la tecnologia tutti i giorni della sua, ora migliore, vita.