ottavia tarallo 1379 Dom Mag 16, 2010 3:02 pm
1)Chi è l’educatore?
Intraprendendo questo percorso di laurea spesso mi son domandata in fondo chi sia l’educatore visto che è quello che diventerò una volta laureata.
Ho risposto alla mia domanda dicendo che l’educatore è quella figura professionale e non che prende in cura la persona per renderla attiva e capace di costruire relazioni. Deve pertanto valorizzare le sue capacità.
L’educatore lavora per e con gli altri. Lavorare per la stessa persona:collaborazione. Egli insieme ad altre figure come lo psicologo, l’assistente sociale,il medico mette in atto dei progetti educativi diversi a seconda dei destinatari prendendo coscienza del fatto che ognuno possiede qualità e difficoltà diverse .L’educatore lavora in diversi ambiti: nella scuola, nelle case famiglia per minori, nelle comunità familiari, nelle carceri minorili nelle asl e nelle pubbliche amministrazioni. Deve essere flessibile .Un buon educatore è dotato di sentimento, fantasia, sensibilità,ma deve avere anche polso, professionale, competente e motivato. L'alunno deve poter sempre contare sull'educatore e considerarlo un punto di riferimento che lo accompagni in alcune esperienze importanti per la sua crescita. l'educatore è creativo e curioso:propositivo di soluzioni,non si ferma mai all'apparenza. Il rapporto che si crea con l'altro non deve essere unidirezionale ma bidirezionale dove vi è uno scambio reciproco di sensazioni,emozioni, informazioni e vissuti che in un modo o nell'altro modificano entrambi.
2)Chi è la persona disabile?
Non è semplice definire chi è la persona con disabilità.Il disabile è colui che in seguito ad una menomazione fisica o psichica è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso ha una ridotta capacità di interazione con l'ambiente sociale. La disabilità può essere transitoria,permanente,repressiva,progressiva.
Sarebbe più corretto parlare di "diversamente abili" .Con ciò faccio riferimento al testo di Murdaca che afferma :non si dovrebbe definire mai nessuno per sottrazione ma per le capacità che ha.
Per me,il disabile è innanzitutto una persona intesa come soggetto unico speciale e come tale deve essere valorizzata,inclusa e non inserita semplicemente nella società. E' una persona che,come tutte le altre, ha delle esigenze,degli interessi che vanno rispettati. Per questo è indispensabile che vengano forniti "mezzi" di ogni genere per soddisfare i suoi bisogni.
3) Che cos’è la pedagogia della disabilità?
La pedagogia della disabilità è la scienza che studia il disabile in tutti i suoi aspetti,permettendo così la sua formazione,educazione,riabilitazione il tutto accompagnato da un supporto psicologico,che permette all'educatore di avere strumenti capaci di integrare il disabile. Quindi studia anche il rapporto tra le persone diversamente abili e la società, una società che nonostante abbia subito un'evoluzione, continua ad emarginare ed a etichettare le persone diversamente abili. La pedagogia della disabilità pertanto non riguarda esclusivamente il rapporto educatore e disabile, ma una pluralità di aspetti: L’integrazione; il rapporto tra corpo, tecnologia e disabilità; la diversità; l'emarginazione. È quindi, uno dei tanti rami della pedagogia che fornisce all'educatore gli elementi essenziali di crescita educativo-professionale dai quali possa imparare a dare il proprio contributo per migliorare la vita della persona con cui avrà a che fare.