lab. 7 maggio - Silenzio, ascolto e comunicazione
in questo forum:
1. i video sul silenzio alcuni non li abbiam visti dovete rispondere qui lezione 7 maggo
2 seguono flash sul slenzio da testo di Fiorentino.
3. frasi cultura citate in aula oggi.
la docente
Video silenzio
il silenzio cosa è
https://www.youtube.com/watch?v=x4o5XTPfzDo
cosa dice
https://www.youtube.com/watch?v=NHVgOip38Hs
video senza musica
https://www.youtube.com/watch?v=s0sb787WSGY
Musica
https://www.youtube.com/watch?v=BHf0D894pjI
https://www.youtube.com/watch?v=fFl6Gr--ugg
Comunicazione non verbale
https://www.youtube.com/watch?v=z6R_OE4tkNY
come comunicazione
https://www.youtube.com/watch?v=aHzZ4L8DXRU
il silenzio parlato dell’autismo
https://www.youtube.com/watch?v=NAQTsNHCMQw
suono honda
https://www.youtube.com/watch?v=rJKzhjLEJw8
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Poche parole sul silenzio
Dal testo di Fiorentino Il valore del Silenzio, Meltemi, Roma, 2003.
Silenzio e comunicazione:
silenzio che nega la comunicazione,
silenzio che è fondante per la comunicazione.
Silenzio che nasconde,
che toglie essenza alla realtà,
che sorveglia.
scomodo,
lontano
impensabile,
insondabile,
potente,
ipotesi educativa.
In realtà il silenzio non è mai semplice,
personale
privato
sociale
mistico
e spirituale
per chi ha vissuto l’esperienza trasfigurativa .
Silenzio mentale, presenza e assenza.
ascolto pensante
Nella ricerca può diventare propedeutico alla preparazione professionale o alla scrittura .
BREVI FLASH DAL TESO D FIORENTINO
Fiorentino tesse un collegamento tra scienze pedagogiche e scienze della comunicazione attraverso il silenzio in modo trasversale.
tra comunicazione e conoscenza vi sono gli spazi del silenzio.
In gioco: i 5 sensi ed un recupero del corpo comunicante
Dall’altro lato la televisione generalista – e i suoi luoghi di comunicazione che ignorano il silenzio………es? i chiassosi salotti dove il popolo urlante si parla addosso senza mai ascoltarsi tra pause e rispetto.
Contro una semiotica = …..“la quale crede che tutto dipenda dalle parole”
Semiotica e semiologia sono due discipline che studiano il funzionamento dei segni e della loro significazione nella vita culturale e sociale. La differenza fra i due nomi ha una valenza di tipo storico (prima si e' parlato di semiologia, in Europa almeno, poi di semiotica) ma anche applicativa e di riflessione di metodo. Dal punto di vista applicativo le discipline semiotiche tentano di studiare il funzionamento della significazione dal punto di vista della conoscenza;
la semiologia tenta di studiare i segni. In altri termini la semiologia e' piu' orientata verso uno studio dei linguaggi e delle categorizzazioni segniche: la differenza fra un segno verbale, un segno visivo, un gesto o uno spezzone di film;
invece la semiotica si interessa di piu' ai sistemi, ma anche ai processi del significare
percorso p. 12
1) Il silenzio nella storia presente e futuro
2) Radio e fotografia comunicazione a pezzi del corpo
3) Le infanzie e necessità di ascolto e del silenzio giocano scoprono si trasformano aprendo molteplici possibilità
4) Comunicazione estetica e limiti fisici – patlogia e nuove possibilità culturali, comunicazione altra sconosciuta
5) Il professore, il docente, il genitore, l’educatore, la necessità del silenzio e del suo esercizio
La parola dell’altro non è necessariamente il linguaggio
Il silenzio è incompiutezza e possibilità di altro.
Spazio della comunicazione,
tempo dell’educazione……….
p. 13 come è venuto fuori l’accostamento radio e fotografia del cap 2. - Menduni e convegno.
p. 16
Arpocrate incarna il dio del silenzio, ma non di un silenzio molto vigile, dove non c’è alcuno spazio per la disattenzione. Un silenzio che non ha nulla a che fare con il torpore o la nascosi; va oltre la parola e il linguaggio, protegge e salva……….
p. 17
Chiude la bocca e apre l’orecchio,
limita la parola e dischiude al sentire,
ripara dal rumore e genera rumori…ed esprime mistero concilia visioni opposte, paura ed esaltazione, comunicazione profonda e smarrimento…p19
……per offrire lo sguardo all’assente, al mistero, a ciò che non è visibile.
A proposito di simboli
La storia è frutto di continue trasformazioni, che di solito si materializzano in simboli, veicolo della trasformazione stessa. Spesso il contenuto di tali simboli è oscuro a coloro stessi che ad essi fanno ricorso.
Simbolo deriva del verbo greco sùmbolon, che significa intrecciare, mescolando insieme…. l'evidente e il nascosto.
il nascosto può essere raggiunto solo attraverso ciò che si vede, quindi il significato e la sua espressione, il simbolo, appunto. Ogni simbolo possiede due o più significati.
La mente umana mette in rapporto due o più idee, creando il simbolo, espresso nel linguaggio
• L’imprendibilità è di dei e bambini, da controllare, come il silenzio del resto….
• Il tempo senza tempo dell’infante, dilatato
• Il silenzio religioso/filosofico – pp. 17-19
Il tirocinio del silenzio = uditori – poi diritto alla parola
Vuoto = autoconsapevolezza e risveglio
Si pensi alla Mistica e contemplazione cristiana………
Nell’orazione p. 20 Il vuoto di discorso in una conversazione, la meditazione solitaria, la pausa dell’oratore, la rottura delle categorie comunicative,
il potere del silenzio
la pausa di concentrazione che un atleta o un attore si prendono prima della loro prova.
Silenzio che regola il turno
p. 21 nel dialogo
parole interrotte, crescenti, discorsi repressi o nascosti,
Volli parla di un silenzio comunicativo che permette all’altro di parlare.
è l’ascolto
premessa alla comprensione
al linguaggio
lasciare spazio alla parola dell’altro.
Es. relazione tra etica e ascolto tramite silenzioaefficace……..professionalizzante = come in psicoanalisi analisi counseling orientamento….
Silenzio come azione pp. 22-23
Il Non parlare
Non fare rumore si pensi al traffico sonoro quotidiano o al simbionte di Longo come uomo dentro le tecnologie.
Il nostro tempo celebra il rumore la disattenzione,
pensate al nostro esperimento e all’ascolto delle poesie
Il vedere a volte distrae dal sentire………..
Massimo Baldini dice che
questo uomo dei media del contemporaneo del rumore….non ascolta………….p. 23
p. 24 il silenzio è il grado zero della comunicazione………coincidenza di pposti, azzeramento della comunicazione e sua parte focale, essenziale.
Il s premessa dell’ascolto
Della comprensione
Del gioco
Della complicità
Come opposto del rumore p 25
Non opposto al linguaggio perchèm riecheggia di senso
Concentrazione
Attesa
Ascolto
Vigilanza
Preparazione
Non è affatto passivo
Sta tra la parola e l’ascolto
Ascolto attento che implica un discorso e parole sensate.
Es se voi non mi ascoltate io mi metto a dire parole senza senso……
Se mi ascoltate devono avere senso le mie parole non posso leggervi l’elenco del telefono.
Chi ama il silenzio, ( di solito) ama anche la parola …. ……lo preclude
Radio e fotografia
Assenza di corpo nella radio
Pezzi di corpo non visibile nelle pubblicità ad es. attraverso immaginazione
Radio = privazione di immagini
Spazi di ascolto
Testi radiofonici/linguaggi: radio della parola
Legame col testo scritto a scapito di musica e rumore
Es Fiorello
Radio e consumi giovanil
Colonna sonora di viaggi n auto….sembra proprio che ci segua.
Fotografia
Lo sguardo di memorie familiari ambum di foto giornali raccolte
Collezioni
È il momento….raccolto
C 3 p 70 laboratorio del silenzio in classe
C 4 lingua dei segni – il corpo comunica
C 5 direttamente p 111 prof che fanno monologo……….comunicazioni senza dialogo
L’ascolto è crescita p. 113.
P116 educere = trarre fuori
Attiva
Svilupparsi
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seguono le due frasi sulla cultura di Bruner lette oggi in aula
“L’ambiente culturale è nello stesso tempo il nostro padrone e il nostro servo, il nostro creatore e la nostra creazione. Ci fornisce in continuazione meccanismi che a mò di protesi ci fanno trascendere i nostri limiti biologici e i canoni tradizionali della nostra cultura. Ci impone degli obblighi, ma ci offre anche delle opportunità. Una cultura, se da una parte può considerarsi un tesoro accumulato di modi canonici di pensare, agire, sperare, sentire, dall’altro fornisce anche i mezzi, e qui sta l’ironia, per generare il dissenso, la differenza, l’innovazione: Nessuna cultura manca dei mezzi per favorire l’immaginazione dell’uomo – mezzi che sono le sue arti e i suoi miti, le sue cerimonie che incoraggiano la fantasia.” J. Bruner, La mente a più dimensioni, p. XI, Laterza, Roma-Bari, 2005.
“ studieremo i mezzi con i quali si costruisce la realtà, gli espedienti grazie ai quali vengono ‘realizzati’ mondi possibili, il modo in cui le comunità letterarie e scientifiche promuovono, impongono e modellano la costruzione di mondi possibili da parte dei loro membri”.
La cultura è un sistema condiviso di simboli la cui costruzione
mediata dal linguaggio, genera nella comunità l'accordo sui
significati.
Ultima modifica di Admin il Ven Mag 14, 2010 5:07 pm - modificato 1 volta.