PEDAGOGIA DELLA DISABILITà - ANNO 2010

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PEDAGOGIA DELLA DISABILITà - ANNO 2010

FORUM DIDATTICO. Stanza di collaborazione della classe - docente del modulo Floriana Briganti (DOCENTE TITOLARE ORNELLA DE SANCTIS) attività laboratoriale del corso di di Pedagogia della Disabilità - Suor Orsola Benincasa di Napoli, lezioni da marzo a giu


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    Chi è l'educatore?

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    Messaggio  Admin Gio Mag 13, 2010 2:52 pm

    Laboratorio del 13 maggio
    (secondo te)

    1. Chi è l’educatore?
    Es. a che ambito si riferisce il suo operato?

    2. Chi è la persona con disabilità?
    Es. a che tipo di disabilità pensi?

    3. Che cos’è la pedagogia della disabilità?
    4. Es. Studia il rapporto tra….

    -----------------------------------------
    integrazioni del 15 maggio:
    Onorina Gardella, L’educatore professionale. Finalità, metodologia, deontologia, FrancoAngeli, 2007
    P 13, 14, 26, 27, 28, 45, 135, 136, 160, 162, 167



    il testo lo trovi su google libri
    o a questo link
    http://books.google.it/books?id=z4Vv08NrIR4C&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false


    Ultima modifica di Admin il Lun Mag 17, 2010 4:46 pm - modificato 5 volte.
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    Messaggio  Gaetano De Luca Gio Mag 13, 2010 3:26 pm

    l'educatore è colui che ha il compito di fare crescere,di fare maturare,è perche no di fare capire anche i propi sbagli all'"alunno",inoltre deve essere un punto fermo per l'alunno che deve sapersi fidare!

    2 La persona con disabilita e colui o colei ha un o piu diversità nei confronti della massa,per me non è da intendere come persona anormale ma come individuo non avente le stesse capacita di un altro individuo

    La pedagogia della disabilita a mio parere studia per l'appunto la capacita di rendere la vita ai disabili piu semplice,insomma simile a chi non è disabile,penso che l'apporto di protesi e vari cori esterni siano la perfetta dimostrazione di come questa scienza si sia sviluppata nell ultimo 20ennio
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    Messaggio  Ludovica Cozzolino Gio Mag 13, 2010 3:36 pm

    1 L educatore per me è colui che aiuta chi è in difficoltà e deve diventare un punto fondamentale per chi ne ha bisogno perciò deve far si che la persona con disabilità si fidi cecamente di lui

    2 La persona con disabilità è colei che ha un handicap o spesso che risulta essere diversa da coloro che la circondano ma ciò non vuol dire che lo è anzi spesso anche la massa può essere diversa da un singolo individuo

    3 La pedagogia della disabilità è quella materia che studia la diversità delle persone e che insegna a coloro che un giorno saranno educatori come comportarsi nei confronti di una persona disabile spesso anche facendoci mettere con degli esempi nei panni di questi ultimi!!!
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    Messaggio  anna pellegrino54 Gio Mag 13, 2010 3:50 pm

    1) secondo me l'educatore è colui che ci insegna e ci accompagna durante un percorso, è colui che insieme a noi sperimenta e inventa strategie per superare le difficoltà che incontriamo nella nostra vita...insomma è una sorta di guida!!!!
    2) secondo me la persona con disabilità è quella persona, che in qualsiasi ambito si parli, ha delle difficoltà. secondo me è un termine che può acquisire molteplici significati a seconda del contesto...
    3)penso quindi che la pedagogia della disabilità sia quella scienza che si occupa di aiutare le persone a superare i propri limiti e le proprie difficoltà, non imponendo delle strategie uguali per tutti , ma che si creano con la collaborazione tra la persona disabile e l'educatore.
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    Messaggio  fabiana scala 89 Gio Mag 13, 2010 3:57 pm

    1-l'educatore non è semplicemente ql figura professionale ke si occupa di mettere in pratica una qls pedagogia,ma x qnt mi riguarda la figura dell'educatore va ben oltre:è colui ke prende "in cura" la pers nel vero senso della parola e per fare ciò fa prima di tutto un lungo lavoro su se stesso,e forse è proprio qst ke lo distingue da qls altro ambito occupazionale.L'educatore a mio parere non è solo quella figura indispensabile nell'attività formativa ma anke nella vita,e proprio per qst ke spero di diventare un buon educatore!

    2-La persona con disabilità non è altro da noi,non è qlks di diverso,di strano ma semplicemente uno di noi.Qualsiasi sia la disabilità di una persona qst'ultima nn deve exere concepita come diversa,come anormale ma anzi deve exere aiutata in modo tale da farla sentire parte di noi,parte di una comunità,ke nn resta indifferente ad una "abilità diversa"ma la integra e la aiuta affinchè qst'ultima possa sentirsi normale.

    3-La pedagogia della disabilità è quella scienza ke ci aiuta a capire non solo la vita,i termini scientifici,le difficoltà di pers diversamente abili,ma il rapporto ke ce tra la disabilità il soggetto disabile e la comunità di cui fa parte,al fine di vivere in 1 pers tutto ciò ke sappiamo solo per sentito dire,e per tentare di migliorare questo rapporto per abbattere qls barriera e pregiudizio e per incentivare e sensibilizzare noi altri all'aiuto di persone con difficoltà.
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    Messaggio  della vecchia maria felic Gio Mag 13, 2010 3:57 pm

    1-L'educatore è colui che realizza un'azione educativa che dovrebbe contribuisce alla crescita umana della persona;sia attraverso rapporti spontanei,sia attraverso interventi legati a una funzione socio-professionale (insegnanti, pedagogisti)



    2-la persona con disabilità ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale,ed è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane!!ad esempio un disabile su una carrozzina non è in grado di svolgere funzioni come le potrebbe fare una persona che cammina


    3-la pedagogia della disabilità studia il rapporto tra componenti deficitarie e componenti integre...ma non solo; anche il rapporto fra individuo e ambiente e tutte le componenti a esse legate (come le dinamiche familiari)
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    Messaggio  valentina perna Gio Mag 13, 2010 3:58 pm

    1) L educatore è un operatore professionale il cui compito è quello di intervenire a favore di quelle persone che si trovano in situazioni di disagio, svantaggiate a causa di handicap psico-fisici, con problemi legati ad emergenze familiari, difficoltà di relazioni o problemi di devianze.
    2) Secondo me un po tutti siamo disabili, in quanto per disabilità si intende l incapacità nel fare qualcosa: c è per esempio chi è disabile a camminare, chi nel vedere, ma c è anche il disabile a cantare, ballare. Ovviamente si tratta di cose inferiori, ma comunque esistenti. Quindi bisogna semplicemente considerare queste persone allo stesso modo degli altri.
    3) La pedagogia della disabilità secondo me, è una scienza che insegna ai futuri educatori in che modo rendere la persona disabile in tutto uguale agli altri, insegna quindi metodi e strategie differenti da applicare alle diverse persone, con le loro diverse difficoltà
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    Messaggio  barbara fusco89 Gio Mag 13, 2010 4:00 pm

    Oggi non sono potuta essere presente alla lezione, ma vorrei dare lo stesso un mio pensiero riguardo al laboratorio di oggi.L'educatore è un operatore professionale previsto in alcune Unità Operative delle ASL, come ad esempio le Unità materno-infantili, nei servizi per le tossicodipendenze (Sert) e nei servizi psichiatrici.
    Il suo compito è di intervenire a favore di quelle persone che si trovano in situazioni di disagio, svantaggiate a causa di handicap psico-fisici, con problemi legati ad emergenze familiari, difficoltà di relazioni o problemi di devianze.
    L'educatore si pone come scopo il benessere degli utenti mediante l'uso di tecniche ricreative, culturali ed aggregative.
    Nella pratica l'educatore deve far di tutto per rendere l'utente attivo ed espressivo, capace di costruire comunicazioni e relazioni. L'educatore deve valorizzare le capacità personali, stimolare l'autonomia fisica e psicologica, deve stimolare l'espressività degli utenti. L'educatore lavora con e per gli utenti, non SU di essi; l'educatore, infatti deve rispettare attitudini e desideri degli utenti che ha di fronte.
    E' importante ricordare che fare l'educatore non significa far ridere gli utenti da mattina a sera; l'educatore non deve fare cose divertenti, ma fare sì che gli utenti si divertano; non deve fare cose espressive, ma deve fare sì che gli utenti si esprimano. Per essere un buon educatore, non basta possedere una solida formazione professionale; è necessario essere capace di confrontarsi con chiunque, indipendentemente dal suo problema, con spirito libero e soprattutto alieno da ogni pregiudizio.
    E' necessario prendere atto che ci si trova di fronte ad una persona "diversa" e comportarsi senza lasciarsi prendere dalla pietà che bloccherebbe lo sviluppo dei rapporti.
    Occorre dunque, capacità empatica, occorre saper vestire i panni di chi ci sta di fronte e soffrire con lui per cercare di capire quello che prova, quello di cui ha bisogno, quello che desidera e che percezione ha degli altri e dell'ambiente che lo circonda.
    Bisogna essere creativi per proporre iniziative originali, capaci di calamitare l'attenzione e di evitare che subentri la noia e quindi l'allontanamento, ma soprattutto capaci di favorire la comunicazione e l'integrazione tra gli individui.
    E' necessario essere dotati di grande sensibilità personale per permettere a chi "soffre" di vivere con più serenità la propria condizione.
    L'educatore può proporre molteplici attività, ma le attività non sono l'animazione in sé: l'attività è solo un modo per raggiungere l'obiettivo che l'educatore si è posto.
    Nelle situazioni riabilitative o nei casi di istituzionalizzazione, l'educatore darà un efficace contributo alla rimessa in moto delle funzioni psicologiche, relazionali ed operative compromesse; sarà importantissimo per la sua funzione di rallentamento del processo degenerativo e nella gestione del tempo libero.
    In un programma terapeutico-riabilitativo l'educatore opera sulle capacità residue, mirando al recupero delle funzioni indebolite e alla re-integrazione degli emarginati e promuove azioni di cura del disagio.
    L'educatore deve puntare all'acquisizione del più alto grado di autonomia dell'utente affinché l'utente possa riprendere le proprie abitudini di vita e le proprie relazioni sociali. L'educatore a tale scopo utilizza anche la terapia occupazionale, che ha come fine quello di recuperare la eventuale disabilità. La terapia occupazionale trova impiego specie nelle malattie mentali, fonde l'atto motorio con la funzione mentale; consiste nella rieducazione espressiva realizzata attraverso l'occupazione.
    L'occupazione, considerata come mezzo di espressione, sarà il momento terapeutico più appropriato per le patologie mentali. La terapia occupazionale si pone il recupero dell'autosufficienza come momento fondamentale, ricostruendo le capacità inerenti le attività della vita quotidiana: vestirsi e svestirsi, lavarsi, mangiare, saper leggere, scrivere, uscire, fare compere, andare in posta, e così via tutte le attività che consentono una qualità accettabile di vita.
    E' importante ricordare che non è possibile che un educatore operi efficacemente e a lungo se opera da solo, senza essere parte di un equipe. L'educatore solitario oltre a non essere credibile, avrà breve durata.
    Solo se fa parte di un gruppo, di una organizzazione che ha un suo programma d'intervento potrà contribuire efficacemente al processo di animazione e riabilitazione dell'utente.
    La disabilità è la condizione personale di chi,in seguito ad una menomazione, ha una ridotta capacità di interazione con l'ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale. La prima disabilità che mi viene in mente è quella riguardo al soggetto autistico. Le persone con autismo presentano una mancanza o difficoltà nella ricerca spontanea della condivisione di gioie, interessi o obiettivi con altre persone. Inoltre vi è una grande difficoltà o incapacità a sviluppare delle relazioni con gli altri e a interpretare i gesti, le posture che regolano le interazioni sociali. Ad esmpio può esservci una compromissione nell'uso di diversi comportamenti non verbali ocme: lo sguardo diretto, le espressioni del viso ecc..La persona con autismo mostra anche delle difficoltà nel comprendere il linguaggio "simbolico" e spesso ha problemi nel cogliere metafore, modi di dire ecc...La persona con autismo ha una modalità di ocmprensione "letterale" delle parole, che spesso le crea delle difficoltà a comprendere ciò che viene realmente espresso da un discorso, o ad attribuire alla medesima parola dei significati differenti a seconda del contesto.In generale vi è un'alterazione dell'uso dl linguaggio evidenziata dall'incapacità di integrare le parole con la gestualità.
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    Messaggio  Roberta Di Domenico Gio Mag 13, 2010 4:10 pm

    1)L'educatore secondo me è colui che deve dare esemio di determinati comportamenti, è colui che aiuta ed insegna ad altri determinati comportamenti soprattutto a chi ne ha più bisogno in merito.Come ad esempio l'insegnante deve prima di tutto educare i ragazzi a comportarsi nel proprio ambiente scolastico e fuori di esso e poi ha anche il compito d'insegnare le varie discipline.

    2)La persona con disabilità è colei che ha una disabilità sia essa fisica o mentale;non dev essere giudicata diversa per la sua disabilità,ma anzi secondo me è proprio colei che ha più bisogno di sostegno e di aiuto da parte del prossimo,da parte di persone che la facciano sentire uguale a tutte le altre.

    3)La pedagogia della disabilità studia il rapporto tra l'educatore ed il disabile,secondo me questa disciplina serve proprio a far introdurre meglio il disabile nella società.
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    Messaggio  barbara fusco89 Gio Mag 13, 2010 4:12 pm

    La pedagogia della disabilità è una scienza che studia il rapporto tra un soggetto disabile e l'ambiente in cui vive, ma soprattutto insegna ai futuri educatori come comportarsi con questi soggetti considerati "diversabili", cercando di far superare i propri limiti e le proprie difficoltà.
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    Laboratorio del 13 maggio LE TRE DOMANDE - Chi è l’educatore Empty APRE A NAPOLI LO SPORTELLO INFORMA HANDICAP

    Messaggio  Renée Garofalo Gio Mag 13, 2010 4:13 pm

    vorrei condividere con voi quello che ho visto ieri al tg:
    Apre a Napoli lo sportello Informa Handicap
    E’ stato inaugurato il 12/5/2010(ieri) presso il teatro Piccolo di Fuorigrotta, il servizio offre assistenza, orientamento e sostegno a disabili, familiari e cittadini in materia di scuola, formazione, lavoro, opportunità presenti sul territorio. Lo sportello con sede a via Medina 5 (0815515120; informahandicap.na@cisl.it ) è promosso dalla Cisl di Napoli insieme alle associazione Anteas e Nuova Solidarietà. L'iniziativa rientra nel progetto più generale, proposto dalla Cisl con il terzo settore, di sostegno alle fasce disagiate della popolazione, che ha già visto nascere tra Napoli e provincia 15 sportelli di "antenne sociali". Il progetto e' stato illustrato da Silvia Stefanovichj, responsabile del Dipartimento Politiche sociali e della salute. "Gli sportelli hanno una duplice funzione - ha sottolineato la rappresentante nazionale del servizio Handicap - da una parte, rispondono efficacemente alla ricerca di informazioni utili espressa dalle persone disabili e dai loro familiari; dall'altra, fanno da stimolo per l'intervento normativo, la concertazione locale, la contrattazione, oltre a rappresentare un utile strumento di monitoraggio per le politiche sociali locali". L'intervento si inserisce all'interno del dibattito su "I livelli di povertà in Campania". Sul tema la Cisl Napoli ha promosso anche una ricerca, i cui risultati, presentati oggi, confermano un quadro drammatico per la regione. "Oltre a scontare una crisi globale e nazionale - ha commentato Giuseppe Gargiulo, segretario generale della Federazione Nazionale Pensionati Campania - in Campania dobbiamo fare i conti con una situazione aggravata ancor di più dalla carenza di servizi socio-sanitari che privano i più deboli, come gli anziani e i disabili, dei loro diritti, scaricando l'onere della cura e dell'assistenza unicamente sulle famiglie". A gravare ancora di più sul bilancio delle famiglie campane, secondo Gargiulo, sono "una tassazione locale giunta ai livelli massimi per far fronte al disastro della sanità, l'assenza totale di un'offerta di alloggi pubblici e livelli altissimi di fitto, la mancanza sostanziale di opportunità di lavoro che spinge sempre più giovani ad emigrare".
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    Messaggio  elenapassariello99 Gio Mag 13, 2010 4:25 pm

    -L'educatore e specializzato nella messa in atto di progetti educativi e riabilitativi, in collaborazione con altre figure quali l'assistente sociale, il medico, lo psicologo.
    Le sue attivita variano a seconda dei destinatari; possono prevedere: partecipare a incontri con altre figure professionali per mettere a punto progetti educativi; organizzare attivita ludiche o educative, cercare occasioni di lavoro o tirocinio contattando imprese e cooperative sociali, svolgere colloqui di sostegno, accompagnare gli utenti in attivita quotidiane.
    L’educatore non sta sullo stesso piano di chi gli viene affidato, ma ha esperienza, competenza e autorevolezza che lo mettono in grado di guidarne il cammino.

    -La persona con disabilità è colei che presenta una menomazione; la disabilità è la conseguenza pratica della menomazione e questo termine indica ciò che è in grado di fare e ciò che non si riesce a fare: esso riguarda perciò la sfera delle attività. Una menomazione del linguaggio comporta una disabilità nel parlare. Una menomazione dell’udito produce una disabilità nell’ascoltare. E’ così per quanto riguarda le menomazioni della vista, che determinano una disabilità nel vedere. Una menomazione psicologica (una schizofrenia, una psicosi, ecc.) causa una disabilità nel vivere con gli altri.

    -La pedagogia della disabilità La pedagogia si occupa di conciliare educazione scolastica e competenze relative alla disabilità, così come ci viene descritto il corso, così come ho capito frequentandolo.
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    Messaggio  Flavia Simonetti Gio Mag 13, 2010 4:33 pm

    1) Secondo me l'educatore è prima di tutto una professione che comporta una preparazione trasversale e un po' di passione in più rispetto ad altre figure professionali in quanto se non si prova amore nei confronti del proprio lavoro di educatore si parte svantaggiati e non si è efficienti. Il suo lavoro si concentra molto sull'elemento umano inteso come attività, sollecitazione di interessi, sviluppo continuo, leale e generoso... Un buon educatore è dotato di sentimento, fantasia, sensibilità, ricchezza emotiva e razionale (come se fosse un artista)e deve essere disposto a sacrificarsi per l'altro.

    2)Il disabile è colui che presenta dei deficit, degli svantaggi rispetto ai normodotati e si trova in una situazione di "non-agio" poichè tende ad essere escluso dalla comunità proprio perchè è considerato diverso. Allora se ci si riferisce alle differenze sarebbe più corretto parlare di "diversamente abili" in modo da non intendere una posizione di svantaggio bensì persone con caratteristiche che sottolineano la singola individualità di ognuno di noi. Quando si parla di disabilità il primo handicap che mi viene in mente è la sindrome di down.

    3)La pedagogia della disabilità, a mio parere, studia il rapporto tra il soggetto disabile con la sua disabilità e con la società in cui vive; in quanto scienza, essa prepara l'educatore a rapportarsi con la disabilità e la sua applicazione dovrà contribuire alla formazione della personalità dell'educando.
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    Messaggio  ErminiaScamardella Gio Mag 13, 2010 4:34 pm

    Chi è l'educatore?
    Una persona che aiuta,si adatta al soggetto con cui deve interagire e realizza un intervento soggettivo.

    Chi è la persona con disabilità?
    Un soggetto che non riesce in tutto ed ha bisogno di eventuali sostegni.

    Che cosè la pedagogia della disabilità?
    Mette a confronto le conoscenze e l'operare dell'educatore con le necessità di cui hanno bisogno i diversabili.
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    Messaggio  MariachiaraCoppola88 Gio Mag 13, 2010 4:40 pm

    1)L' educatore per me nella relazione educativa deve saper "trarre fuori", ma nello stesso tempo vi deve essere un dare e ricevere,nelle mie poche esperienze,come ad esempio con i bambini autistici mi sono resa conto che ho ricevuto tanto, che grazie a queste esperienze sono migliorata,sono cresciuta, ed ho capito che è una passione,piu che una professione.

    2)Considero le persone con disabilità non persone diverse ma persone Speciali,credo che appunto la parola disabile è inapporpiata poichè parte gia da una condizione di svantaggio,invece con la parola diversamente abile si riesce a comprendere che queste persone hanno appunto abilità diverse.
    Quando penso alla disabilità penso a ciò in cui vorrei specializzarmi ovvero nel linguaggio dei segni,vorrei cercare di entrare in relazione con queste persone.

    3)Credo che la pedagogia della disabilità serva a noi futuri educatori per farci conoscere meglio questo mondo,a me è servita per farmi avvicinare ancora di più alla disabilità e mi ha fatto riflettere molto su alcune realtà che nella vita quotidiana a volte dimentichiamo.
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    Messaggio  Carmela Palmieri 1431 Gio Mag 13, 2010 4:40 pm

    - L'educatore è una guida,è un punto di riferimento, è una persona in grado di trovare il giusto equilibrio tra l'individuo e la sua vita! Essere educatore è aprirsi completamente all'altro , è mettersi in discussione, è dare fiducia e riceverne al contempo... Educare è porsi un limite, ma fare di tutto per superarlo... Non è un compito facile, forse è una vera e propria missione; Educatori secondo me si nasce, non si diventa... è qualcosa che muove da dentro, non so spiegarlo, ma è forte, è un urlo che senti dentro e che nessun altro può ascoltare!!!
    - la persona con disabilità prima di tutto non è diversa o anormale... ha qualche limite che gli impedisce di vivere o meglio, di fare tutte le cose che fa la massa... Disabile vuol dire non abile, cioè non capace di fare qualcosa, per via di una menomazione, di un deficit che lo pone in difficoltà rispetto ad alcune funzioni e attività della vita. Io farei inoltre, una distinzione tra il deficit fisico e quello mentale sebbene molto spesso le due cose possano andare di pari passo. Molti, mi auguro non oggi, hanno pensato al disabile come un eterno bambino, cioè un soggetto che non cresce, che non ha le capacità di organizzare la propria vita e che quindi, è non abile in tutto, ma questo evidentemente è solo un pregiudizio. Il disabile può costruire la sua vita, può avere un lavoro, un legame sentimentale e può trarre da queste dimensioni la positività, i valori che molti "normali" non hanno, non rendendo così il suo deficit il perno della sua vita.
    - La pedagogia della disabilità è una scienza in grado di mettere in relazione l'educazione, l'ambiente e il disabile al fine di favorirne l'integrazione nella società. Per far questo, tale scienza deve formare insegnanti che siano in grado di capire il disabile, di comunicare con lui, di dare e al contempo ricevere senza timore...
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    Messaggio  giuliana caputo90 Gio Mag 13, 2010 4:43 pm

    L'educatore è colui o colei che realizza un'azione educativa, che contribuisce alla crescita umana della persona. Tale azione viene svolta dall'educatore in maniera professionale attraverso interventi speciali e mirati a seconda delle esigenze e dei vari contesti. L'educatore può operare in ambito sanitario, può essere inserito in strutture dedite al recupero di soggetti devianti, in strutture di accoglienza per immigrati, donne in difficoltà, minori sottratti alla famiglia, ma anche centri per disabili o di aggregazione giovanile.
    Il disabile è una persona che ha una disabilità ed anche se questa non potrà mai essere curata, il disabile deve essere aiutato a scoprire e valorizzare la propria vita in vista della sua emancipazione e indipendenza.
    La pedagogia della disabilità si occupa e si preoccupa della formaazione e dell'educazione del disabile. Si cerca di insaturare una relazione educativa con tali soggetti facendogli scoprire le forze resilienti per superare gli ostacoli e i preconcetti quotidiani.
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    Messaggio  Raffaella Gautieri 994 Gio Mag 13, 2010 4:54 pm

    -1-Considero l'educatore/educatrice colui/colei che svolge un'attività di "guida" nel campo della formazione;mi viene subito in mente e in maniera spontanea pensare al suo operato svolto sull'infanzia(sia la prima e sia la seconda);ovviamente tale figura professionale è presente anche in altri contesti,ad esempio nel sostegno scolastico e/o sociale.L'educatore in ogni caso deve avere determinate caratteristiche,prerequisiti:forte sensibilità,grande capacità di interagire e di comprendere l'altro,senza cercare di ",modificarlo" e,quindi,"costruendogli" un carattere a suo piacimento,ma semmai guidarlo in un lento,efficace,positivo cammino di miglioramento(a tutti i livelli)!In realtà è molto importante un 'empatia tra educatore ed educando,poichè entrambi contribuiscono ad una formazione reciproca:a vicenda essi possono riuscire a scambiarsi valori,emozioni,insegnamenti validi,avvicinandosi e mantenendo una giusta distanza,in modo tale da scoprire se stessi,nel rispetto delle differenze.
    Dunque l'educatore avrebbe "l'umile" compito di accompagnare il bambino,il ragazzo nelle fasi "critiche" e fondamentali della crescita o della vita.



    -2-Considero che la disabilità non sia soltanto legata ad una condizione di malattia:essa è riscontrabile ogniqualvolta si è in presenza di una difficoltà a livello comportamentale,comunicativo,locomotorio,dell'assetto corporeo....e soprattutto,così come sostiene l'ICF,può essere transitoria,permanente, regressiva,progressiva.Penso che,per comprenderla nel modo più corretto,sia necessario porre attenzione sul tipo di contesto sfavorevole che l'avrebbe generata.


    -3-La pedagogia della disabiltà,secondo me,si occupa di analizzare tutto ciò che entra in relazione con il soggetto disabile,le sue caratteristiche(ovviamente da non confondere con la "diversità" di cui spesso si ha timore e per la quale si hanno facilmente tanti pregiudizi),i contesti che l'hanno originata,le sue possibili soluzioni(a livello sociale,psicologico,fisico,considerando,se si vuole,anche quello tecnologico),sostenendo senz'alcun dubbio la loro possibilità di attuazione.
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    Messaggio  Maria Ferraro Gio Mag 13, 2010 4:57 pm

    1)L'educatore è colui che entra in contatto con le varie tipologie di soggetti che necessitano di un sostegno.Davanti a lui si presentano infatti situazioni diverse,ognuna delle quali,richiede una diversa modalità di approccio,avendo pur sempre alla base delle costanti fondamentali come ad esempio la professionalità,la competenza e la motivazione.L'intervento dell'educatore è complesso e articolato in quanto esercita quotidianamente un ruolo di mediazione tra i bisogni emergenti degli alunni e gli strumenti professionali messi a disposizione dalla scuola come dal territorio.Egli ha il compito di essere flessibile e in grado di interagire con i diversi interlocutori,con i diversi contesti sociali e umani prendendo coscienza del fatto che ognuno è diverso dall'altro ed ognuno possiede qualità e difficoltà differenti.Proprio a questo proposito infatti l'azione educativa deve avvenire nel pieno rispetto della soggettività ed unicità del soggetto.L'alunno deve poter sempre contare sull'educatore e considerarlo un punto di riferimento che lo accompagni in alcune esperienze costruttive,importanti per la sua crescita.Infine,ma non per questo di minore importanza,l'educatore ha il compito,insieme ai genitori, di far capire ai ragazzi quali siano i doveri e le responsabilità che la crescita richiede.
    2)Per persone con disabilità si intendono coloro che presentano durature menomazioni fisiche,mentali,intellettuali o sensoriali le quali accompagnate a barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società.Questo per quanto riguarda la definizione,ma per quanto riguarda il loro essere,le persone disabili prima di essere tali sono prima di tutto PERSONE.Queste ultime infatti hanno un cuore,provano dei sentimenti ed esattamente come noi hanno voglia di vivere.E'proprio grazie a queste caratteristiche,infatti,che i disabili non possono essere emarginati,ma anzi dobbiamo essere proprio noi ad integrarli nella nostra vita ed aiutarli a capire che la disabilità bisogna trasformarla in valore e affrontarla per far si che essa non diventi un impedimento per la vita stessa.
    3)La pedagogia della disabilità si occupa di conciliare l'educazione scolastica e le competenze relative alla disabilità in tutte le sue forme.Inoltre aiuta proprio la figura dell'educatore, e quindi anche noi,a scoprire in quale modo e con quali maniere avvicinarsi alla disabilità per aiutare le persone disabili o semplicemente per scoprire quale sia il modo migliore per approcciarsi ad una situazione diversa da quella che viviamo quotidianamente.
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    Messaggio  Annelise Purificato Gio Mag 13, 2010 4:57 pm

    1) chi è l'educatore?
    l'educatore è un operatore che si occupa di intervenire a favore di quelle persone che si trovano in situazione di disagio, svantaggiate, esso si pone come compito il benessere dell'altro, è colui che segue la persona e le fornisce un educazione. Nella pratica l'educatore deve fare di tutto per rendere attivo, capace di costruire relazioni.


    2) chi è la persona con disabilità?
    Colui o colei che a causa di disabilità non è ingrado di fare qualcosa a causa di una menomazione, di un deficit che lo pone in difficoltà rispetto ad alcune funzioni e attività della vita.


    3) che cos'è la pedagogia della disabilità?
    Questa disciplina affronta il tema della disabilità oggi, in confronto con la società,quindi non parla del disabile come diverso o anormale ma prova a far accettare il disabile e rendendolo "normale" con l'aiuto della tecnologia.
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    Messaggio  Veronicaesposito1205 Gio Mag 13, 2010 5:00 pm

    EDUCATORE: L'EDUCATORE è COLUI CHE ACCOMPAGNA, MA SOPRATTUTTO CONTRIBUISCE ALLA CRESCITA DEL SOGGETTO,
    SOPRATTUTTO INTELLETTUALE.MI VERREBBE DA RICORDARE, RIGUARDO QUESTO AMBITO:MARIA MONTESSORI,FIGURA CARISMATICA,MEDICO,PEDAGOGISTA FILOSOFA E EDUCATRICE, CHE ELABORò IL METODO BASATO SULLA LIBERTà DELL'ALUNNO, RITENENDO CHE SOLO VALORIZZANDO L'OPERATO DEL BAMBINO SI POSSONO POI OTTENERE STIMOLI CREATIVI, NON è DA DIMENTICARE INOLTRE LA PRIMA CASA PER BAMBINI FONDATA DA LEI NEL 1907.

    DISABILE: SOGGETTO AFFETTO DEFICIT CHE POSSONO ESSERE FISICI O MENTALI.
    NEL CASO DI UN DEFICIT MENTALE, OVVIAMENTE IL SOGGETTO è MOLTO PIù SVANTGGIATO,RISPETTO A DEI NORMODOTATI, SOGGETTO DEBOLE, E DELICATO, MA PURTROPPO ANCORA OGGI SOTTOVALUTATO E DISCRIMINATO.
    NEL CASO DI UN DEFICIT FISICO, SICURAMENTE IL DISABILE SARà LEGGERMENTE PIù SVANTAGGIATO DI UN NORMOCDOTATO,MA A LIVELLO INTELLETTIVO, SENSORIALE ED EMOZIONALE NON HA NIENTE DA INVIDIARE AD UN NORMO DOTATO.

    PEDAGOGIA DELLA DISABILITà:LA PEDAGOGIA DELLA DISABILITà è UNA MATERIA CHE STUDIA IL DISABILE A LIVELLO TEORICO, I VARI TIPI DI DISABILITà, MA SOPRATTUTTO IL DISABILE A RAPPORTO CON IL MONDO CHE LO CIRCONDA.
    A MIO PARERE UN CORSO MOLTO STIMOLANTE ED EDUCATIVO NEI CONFRONTI DI UN MONDO CHE PENSIAMO DI CONOSCERE MA IN REALTà ANCORA MOLTO SCONOSCIUTO E SVALUTATO!
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    Messaggio  Brigida Giaccio Gio Mag 13, 2010 5:00 pm

    1)L'EDUCATORE è un operatore professionale che ha il compito di intervenire a favore di quelle persone che si trovano in situazioni svantaggiate a causa di problemi psico-fisici,familiari o per problemi legati alla difficoltà di relazionarsi all' altro.

    2)Il DISABILE per me è colui che ha degli svantaggi rispetto ai normodotati e per questo viene considerato diverso e quindi escluso completamente dalla comunità.


    3)La PEDAGOGIA DELLA DISABILITA' è una scienza che si interessa di studiare il rapporto tra il disabile e la società in cui vive, preparando l'educatore a comprendere i bisogni dei diversamente abili.
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    Messaggio  carmen di somma Gio Mag 13, 2010 5:01 pm

    l'educatore credo che non sia colui che insegni qualcosa all'individuo(perchè quello è compito dell'insegnante) ma colui che faccia capire all'individuo che una cosa,una realtà può essere vista sotto vari punti di vista,quindi è colui che apre la mente e che permetta all'educando di emanciparsi.la persona con disabilità è innanzitutto una PERSONA quindi deve essere trattata come tale e non in maniera differenziata,l'unica cosa che la distingue è che ha dei deficit,delle difficoltà a svolgere qualche attività a causa di qulche patologia o di qualche parte del corpo mancante ma per il resto può essere tranquilamente autonoma e anzi proprio perchè non riesce a svolgere qualche attività riversa le sue energie su altre ottenendo risultati eccellenti.la pedagogia della disabilità oltre ad insegnare dei termini specifici,fa capire chi è realmente il disabile nel senso che non è una persona diversa da noi da cui avere paura e quali sono i disagi di essi provocati dalla nostra ignoranza per far si che si possano trovare delle soluzioni e trasformare questi disagi in opportunità per queste persone.
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    Messaggio  LuciaVallefuoco Gio Mag 13, 2010 5:12 pm

    1. l'educatore è quella persona capace di realizzare un'azione educativa cioè contribuire alla crescita della persona, quest'azione è svolta sia attraverso rapporti spontanei tipo quelli familiari sia attraverso rapporti professionali, es. insegnanti.
    2. secondo me tutti siamo in qualche modo disabili, la disabilità non è soltanto fisica o mentale, ma è anche qualcosa di più semplice come ad esempio non saper fare qualcosa che ad un'altra persona riesce facile.
    3. la pedagogia della disabità ci apre le porte al mondo dei diversamenti abili, li presenta non come persone diverse ma come persone uguali a noi, inoltre crea una relazione tra il disabile e l'educatore.
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    Messaggio  iolandamigliaccio Gio Mag 13, 2010 5:15 pm

    Laboratorio del 13 maggio
    (secondo te)

    1. Chi è l’educatore?
    L'educatore,a mio parere, è colui che si dedica all’istruzione e al "regno" dei giovani, colui
    che riesce a far esternare le potenzialità di un soggetto,le loro potenzialità esprimendo il proprio sé, lo guida e lo indirizza verso una formazione teorica e verso esperienze di vita 2. Chi è la persona con disabilità?La persona disabile,a mio parere, è quella persona che,avendo un problema fisico,non può vivere come una persona "normale",non per questo è diversa.
    3. Che cos’è la pedagogia della disabilità?La pedagogia della disabilità è una disciplina che ci aiuta a comprendere meglio il mondo dei disabili,grazie alla funzione dell'educatore,in che modo essere "utile" a queste persone che presentano delle difficoltà

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