Lab. 30 aprile - ESERCIZIO CATEGORIE GIOVANI / CONVEGNO(PER CHI è ANDATO)

Credo che l'argomento "giovani"nn sia un argomento facile,in quanto i giovani,specialmente coloro che vanno dai 14 ai 18,si ritrovano a vivere 1 periodo fatto di cambiamenti di insicurezze che li porta ad avere comportamenti anche sbagliati.I giovani che appartengono a questa fascia di età tendono a farsi influenzare dai propri amici,arrivando a commettere anche atti criminali o bulli.Sono del parere che le cose devono cambiare,che per sperare in un futuro diverso bisogna partire proprio da loro,dai giovani,solo migliorando loro si può sperare anche in un miglioramento della società.
QUESTO LABORATORIO è STATO FATTO DA ROSA FIORETTI E MARIAROSARIA DI GUIDA.

secondo me per definire i giovani bisogna prendere in considerazione la fascia di età che va dai 18 (dovrebbe essere l'anno di maturità)ai 30 anni. essendo anche in questa fascia, penso che la nostra generazione sia molto svantaggiata in quanto c'è crisi specialmente sul lavoro non c'è un futuro assicurato; a pensare solo che stiamo facendo tanti sacrifici per ricevere un titolo di studio con la probabilità del 70% che non ci può in un certo senso servire è molto triste ma questa pultroppo è la cruda realtà non solo mia ma di tutti i giovani.

con i tempi anche le generazioni sono cambiate.... i giovani di oggi nn sono piu i giovani di ieri......
quelli di una volta lavoravano x poi pensare al loro futuro.... quelli di oggi,me compresa lavorano x poter divertirsi... bhe io direi che da un lato è positivo il fatto che cmq noi giovani abbiamo il diritto di divertirci da un lato è negativo xke molte voltaq si esagera perdendo il controllo e nn prendendo in considerazione quelli che sono i valori....

Per me i giovani sono compresi nella fascia d'età tra i 20 e 30 anni.
Non si può generalizzare sui giovani,credo che siano tutti diversi.Forse la maggior parte di loro,non crede piu' nei valori di una volta,come l'amore,la famiglia,il rispetto verso gli altri.Sono meno sensibili,piu' materialisti e superficiali,legati molto alle apparenze.

Riguardo al rapporto GIOVANI -FUTURO,bhè i giovani rappresentano il futuro.Ma i giovani di oggi vivono molto il presente,perchè c'è mancanza di certezze e di punti di riferimento.

Considerando giovani la fascia di età fra i 16 e25 anni sono coloro che vivono la vita veramente a volte però perdono di vista il vero senso di essa perdendosi in cose futili senza valore.Nonotante cio i giovani sono il futuro con la speraza che lo migliorino

L'esercio svolto in aula è stato riportato da Falzarano Carla, ma come già ho esposto il mio pensiero e da quanto detto in aula i giovani sono vulnerabili perchè cambiano continuamente idea verso i problemi reali della vita dalle quali scaricano sempre le proprie resonsabilità. Sono curiosi, spontanei verso l'"incerto", ossia il futuro, ma comunque in cerca di nuove esperienze anche se difficili e ambigue.

LAVORO CON PETRENGA , RUSCONI. PATALANO

I veri giovani sono tutti coloro che si sentono tali, basta sentirsi giovane per esserlo, ma per la società si è giovani in una determinata fascia d’età e per noi, sono giovani, tutti coloro che hanno tra i 18 e i 28 anni. Le persone rientranti in questa fascia sono coloro che hanno sufficienti capacità d’adattamento.

Essi si adattano agli eventi gradualmente perché hanno già dei canoni e sfasciarli per formarne di altri non è facile, ma nemmeno troppo difficile, perciò i più adatti ad un contesto di continua evoluzione sono loro.

Essi, hanno la capacità e la possibilità di affrontare i problemi, talvolta anche molto seri, e superarli discretamente, perché, per l’appunto, sono giovani ed hanno tutta la vita davanti.

Per molti ragazzi, il futuro è qualcosa di lontano ed indefinito, perciò non desta troppe preoccupazioni e pertanto possono ancora divertirsi senza pensare a nulla, invece, per i pochi appartenenti alla fascia il futuro è imminente e perciò bisogna darsi da fare per fare in modo che questo diventi reale. Però purtroppo, anche se la volontà di realizzarsi è tanta, mancano i mezzi e le opportunità ai giovani di affermarsi nella società e dunque di lavorare.

Non sono stata presente in questa lezione, ma lascio lo stesso un commento...
Io considero i giovani in una fascia compresa tra i 18-30 anni perchè sono coloro che vivono la vita cogliendo l' attimo;in ogni attimo si può vivere un emozione sia bella che brutta ma pur sempre emozioni(CARPE DIEM infatti è il mio motto).
I giovani sono il futuro dell' umanità, sono quelli che propongono nuove idee, quelli che guardano al futuro, interessandosi anche del passato per evitare di commettere gli stessi errori.Poi ci sono alcune persone che si lasciano troppo condizionare dal mondo esterno, dai media, dai pregiudizi della gente e per questo diventano deboli mentalmente,causando dei disturbi mentali che portano a commettere dei gravi sbagli (violenza, suicidio ecc...)

per quanto mi rigurada mi soffermerei sulla fascia di età compresa tra i 18 e 26anni,i giovani compresi in qst fascia li definirei,con pochi valori, e in certi casi troppo omologati alla massa per farsi accettare dai loro coetanei.per un futuro migliore spero che cambino la loro strada, poichè penso che la bellezza sta proprio nel fatto di esseere se stessie quindi unici,così la società potrà essre migliore

giovani per me sn quelle persone che stanno cercando il loro essere nel mondo.
I giovani dai 16 a i 18 anni sognano il loro futuro e cercano di arrivare a realizzare questo sogno affrontando non poche difficoltà.
giovani e futuro????
assolutamente si, dobbiamo crederci, e combattere per far si che anche gli adulti vedano quanta forza d'anima , coraggio e voglia abbiamo di realizzarci nel migliore dei modi nel futuro, così da cambiare la definizione: giovani sbandati, giovani senza futuro....

non facciamo altro che dare la colpa ai mass media, tv, che ci influenzano su come comportarci
ognuno di noi ha una testa per ragionare, per andare avanti e fare tutto cio che desideriamo fare. ci sono persone che pensano all'apparire è la verità ma non è vero che altre persone che4 non vestono con capi griffati vengono discriminati e allontanati dal gruppo, forse questo puo succedere solo in età adolescenziale all'età di 13-14 anni.
Anche a me piace vestire se trovo un vestito da 5 euro che mi piace lo compro senza problemi, non guardo se una persona veste firmata...
BISOGNA CAPIRE CHE NON CI SI DEVE FERMARE SOLO ALLA BELLEZZA, AL MODO DI VESTIRE MA CAPIRE REALMENTE CHI è QUELLA PERSONA CHE SI HA ACCANTO....
UN PROVERBIO CHE TUTTI NOI DICIAMO è: E' BELLO E NON BALLA...........................................
è LA VERITààààà

LAVORO SVOLTO DA:FRANCESCA ESPOSITO,ARIANNA ESPOSITO,GIUSTINA PASSARIELLO,FRANCESCA SPINA ,WANDA CESA
GIOVANE:colui che è nell'età giovanile. noi abbiamo racchiuso quest'età tra i 18 e i 30.perchè?perchè la consideriamo l'età della formazione,l'età che si sceglie il proprio futuro.oggi il termine giovane viene associato spesso alle enormi difficoltà che riscontriamo nella società (prima tra tutte quella lavorativa)..che spesso fa mettere da parte i veri sogni per cogliere le occasioni al volo anche se non è ciò che desideriamo...a tal proposito perchè non parlare di resilienza:l'uscire vincenti da una situazione difficile...noi giovani in fondo possiamo nonostante tutto lottare affinchè i nostri sogni si realizzino;qui riportiamo un motto preso da Quintiliano:NESSUN UOMO ATTRAVERSO LE PROPRIE FORZE NON ABBIA RAGGIUNTO I PROPRI OBIETTIVI.

io conosco delle persone che sono giovani, ma solo anagraficamente, infatti i loro atteggiamenti, il loro modo di pensare non è assolutamente consono alla loro eta.
Sono spesso troppo immaturi, incoscienti e talvolta stupidi, oppure in caso contrario sonon eccessivamente "pesanti" e vivono la vita in maniera sbagliata. Si, perche secondo me bisogna saper trovare un equilibrio, non bisogna essere ne troppo eccessivi ne troppo restrittivi. Non è l'eta ,inoltre, a determinare se una persona sia giovane o meno, è fondamentale lo stato interiore..sono affermazioni abbastanza scontate, ma io credo sia cosi

E' difficile individuare una fascia di età in cui inserire la categoria "giovani". Giovane può essere il liceale di 16 anni, ma anche l'impiegato di 28! Visto che non si può fare di tutta l'erba un fascio, è riduttivo secondo me parlare solo di giovani scansafatiche, senza voglia di studiare o di lavorare, che ottengono tutto solo grazie ai genitori. Secondo me ogni tanto bisognerebbe parlare dell'altra parte dei giovani: di quelli che studiano, ma che lo fanno seriamente, di quelli che lavorano per non gravare sui genitori, di quelli pieni d'iniziative e con tanta voglia di fare e soprattutto di imparare. Di quelli che insomma saranno capaci di ottenere qualcosa grazie alle loro fatiche....per loro sicuramente il futuro sarà roseo!!

i giovani di cui voglio parlare hanno un'età compresa tra gli 11 e i 20 anni. questi giovani sono sempre più ribelli, amano il pericolo e non si rendono conto di quale possa essre il limite oltre cui non si può andare. inoltre questi giovani sono senza valori, per sentirsi al centro dell'attenzione o come gli altri finiscono per perdere il controllo e ritrovarsi in situazioni spiacevoli. già quindi il presente è negativo, figuriamoci di come potrà essere il futuro!
bisogna imparare a darsi una regolata.

La fascia d'età sulla quale abbiamo scelto di focalizzare la nostra attenzione è 18-28.
Abbiamo scelto questa fascia d'età perchè è quella in cui una persona "smette" di essere dipendente dalla famiglia, termina gli studi liceali, inizia a far parte del mondo del lavoro o comunque inizia ad affrontare gli studi universitari che permettono in ogni caso di essere autonomi e di autogestirsi.
I giovani dovrebbero essere il futuro, anche se lo guardano con paura, perchè non gli viene dato il giusto spazio per poter dimostrare le loro potenzialità ed esprimere il talento che è in loro (perchè a nostro avviso in ognuno di noi vi è un talento, c'è chi lo tira fuori da sè e chi,invece,ha bisogno di qualcuno che lo stimoli per farlo emergere).
Il collegamento GIOVANI/FUTURO potrà essere positivo solo nel momento in cui la società butta giù il muro della NON TOLLERANZA nei confronti di giovani che si stanno formando.

Esercizio svolto in collaborazione da :giorgia piccolo,deborah mollo,anna di rosa e chiara citarelli

I giovani cha vanno dalla fascia d'età tra i 14 e 17 anni sono coloro che non hanno responsabilità forse questo accade anche per l'educazione che adesso non viene data più come una volta, infatti, sono ribelli anche con i genitori senza ascoltarli e facendo sempre a testa loro anche se poi prendono una cattiva strada; mentre i giovani he li seguono cioè quelli dalla fascia d'età tra i 18 e 25 anni sono coloro che iniziano a determinare il proprio futuro lavorando o essendo ancora studenti.

Vorrei prendere in considerazione una fascia di età tra i 14-25 poiché essa comprende una parte adolescenziale e una parte del suo sviluppo .I giovani sono gli adulti del futuro e la società del domani. E'importante quindi che crescano in modo sereno è sopratutto con le idee chiare. Grazie alla loro fantasia ed entusiasmo riescono a formarsi in molteplici modi,cercando di rispecchiarsi nelle proprie ideologie,tramite la musica vestiti ecc..(non dimentichiamo che sopratutto nell’età dell’ adolescenza possono dimostrare diverse fragilità perdendo cosi ogni volta il proprio essere.I giovani hanno grande capacità di generosità,ma sono molto individualisti nel senso che preferiscono fare scelte senza tener conto dei consigli e delle idee altrui. Spesso capita che cedono nel conformismo della moda omologandosi ,invece di costruirsi la loro libertà. Secondo me ci troviamo in una società dove l'adulto cerca di rendere il giovane sin da piccolo libero e autonomo e dall'altra parte si vedono adolescenti troppo legati alle famiglie ,creando tal volta traumi a causa delle separazioni. Come ho mensionato prima poiché i giovani rappresentano il futuro è importante , quindi , che vangano invogliati e mai sottovalutati .Spesso il loro disagio piu' profondo è dovuto al fatto di nn essere valorizzati per quello che si è fatto o studiato fino ad allora .I giovani hanno bisogno di iniziative per realizzare il futuro ...

LAVORO SVOLTO DA:FRANCESCA ESPOSITO,ARIANNA ESPOSITO,GIUSTINA PASSARIELLO,FRANCESCA SPINA ,WANDA CESA
GIOVANE:colui che è nell'età giovanile. noi abbiamo racchiuso quest'età tra i 18 e i 30.perchè?perchè la consideriamo l'età della formazione,l'età che si sceglie il proprio futuro.oggi il termine giovane viene associato spesso alle enormi difficoltà che riscontriamo nella società (prima tra tutte quella lavorativa)..che spesso fa mettere da parte i veri sogni per cogliere le occasioni al volo anche se non è ciò che desideriamo...a tal proposito perchè non parlare di resilienza:l'uscire vincenti da una situazione difficile...noi giovani in fondo possiamo nonostante tutto lottare affinchè i nostri sogni si realizzino;qui riportiamo un motto preso da Quintiliano:NESSUN UOMO ATTRAVERSO LE PROPRIE FORZE NON ABBIA RAGGIUNTO I PROPRI OBIETTIVI

Mentre navigavo su internet ho trovato questo brano e mi è piaciuto molto perche' racchiude tutto quello che penso io dei giovani di oggi e me compresa.

SOLO PAROLE
I nostri ragazzi sono irritanti.
Vestono in modo ridicolo.
Sconciano il loro corpo peggio dei ‘primitivi’.
Neanche fossero bambole del voodoo.
Sono maleducati e insolenti.
Sono assenti.
Sembra abbiano misurato la distanza che li separa dagli adulti.
E hanno tagliato i ponti.
Il loro cordone ombelicale sono le cuffie.
L’ iPod è il loro utero.
I giovani non sono mai in un certo modo per caso.
Crescono e si formano in sintonia dialettica con i mutamenti della società.
In 40 anni la nostra società è cambiata radicalmente.
La famiglia tradizionale non esiste più.
Al suo posto sono subentrati altri modelli.
E anche la famiglia più normale assomiglia ormai molto poco a quella tradizionale.
La mercificazione del sesso è stata condotta ai suoi esiti più estremi.
Con la conseguenza di separarlo definitivamente dai sentimenti e dalle passioni.
Tutte le agenzie che un tempo creavano valori e mantenevano in vita degli ideali – Partiti politici, Chiese, Associazioni – hanno ceduto il compito alla televisione.
E’ lei che propone modelli e stili di vita.
E’ lei che fa piangere e ridere.
Che educa e istruisce.
Che inventa aspirazioni e obiettivi.
Che crea dottrine e addita missioni.
In realtà i giovani hanno fame di autenticità.
Vorrebbero un cibo diverso.
Bramano una vita semplice e pura.
Per questo, nei nostri Paesi, seguono a milioni il Papa.
Sono pronti, anche, a sostenere il politico di grido.
Qualunque cosa dica.
Purché faccia balenare qualcosa.
In altre aree arrivano a sacrificare la loro giovane vita per qualcosa che ritengono alto e vero.
Verrebbe quasi da dire: ogni società ha i giovani che si merita.
Siamo in ansia per il crollo delle nascite.
Siamo infastiditi dalla prospettiva di una società di soli vecchi.
Ma poi non sappiamo che farcene dei nostri ragazzi.
Li usiamo come un dentifricio frizzante per rinfrescarci la bocca.
A parole siamo fieri di loro.
Nei fatti li trattiamo come un peso.
Ci comportiamo come se fossero inutili.
Superflui.
Li manteniamo deresponsabilizzati per anni.
Per decenni.
Li mandiamo a scuola ma non insegniamo loro praticamente nulla.
I migliori, a 20 anni, sanno scrivere e parlare con proprietà.
La massa non apprende né l’una né l’altra abilità.
E non impara nemmeno a disegnare.
A suonare o a cantare.
Non acquisisce alcuna destrezza manuale.
Non acquista capacità tecniche di nessun tipo.
Impara ad odiare la matematica e le scienze in genere.
Impara a stare alla larga dal sapere.
Non solo non li prepariamo per una qualche particolare professione.
Non li prepariamo e basta.
E quando si affacciano, non più giovani, sul mercato del lavoro non sappiamo offrire loro che instabilità, precarietà e salari da fame.
E dato che la società ha pur bisogno di qualcuno che lavori, attiriamo manodopera straniera, che non amiamo ma che ha il pregio di costare molto di meno.
E i nostri giovani?
Alcuni si perdono, la massa sopravvive.
Molti invocano la pensione.
A 20 anni!
A trenta!
Qualcuno anche a 10!
Eppure sono sicuro che i giovani sognano.
Sento che provano sentimenti profondi.
Che vivono passioni travolgenti.
So che hanno speranze.
Che nutrono aspirazioni.
So anche che hanno capacità
Che hanno voglia di imparare e di fare.
Che vorrebbero contare.
So che la creatività, in loro, non è morta.
Sono come sono ma so che potrebbero essere anche molto diversi.
Sembrano amorfi ma so che è solo apparenza: una forma di autodifesa.
Avanzano ciondoloni lungo un crinale alquanto stretto, quello che noi abbiamo edificato per loro.
Sono indecifrabili.
E imprevedibili.
Potrebbero decidere di buttare all’aria tutto, della nostra società.
O potrebbero dedicare le loro energie per migliorarla.
Per salvarla.
Non potranno camminare sul filo della lama in eterno.

(FINE)

I giovani comprendono la fascia d'età tra i 13 ai 25 anni, perchè sono in una fase di transito tra la puerilità e la vita adulta. I giovani sono gli adulti di domani per questo si accosta sempre il futuro ai giovani. la vita è un dono di Dio e per questo bisogna onorarla dando il meglio del meglio che siamo capaci di fare cercando di dare un contributo alla società in cui viviamo e in cui vivranno i nostri figli, senza correre dietro vane glorie...

Lavoro svolto da: Debora Aruta, Iolanda Bottone,
La fascia d' età che abbiamo preso in considerazione è quella dai 14 ai 18, oggi i giovani hanno paura del futuro non sanno quello che vogliono dalla vita sentimentale e lavorativa pensano solo a divertirsi non hanno una propria personalità, per loro il gruppo è fondamentale luogo in cui condividono idee di altri componenti anche se vanno a discapito del loro benessere individuale.. infatti sono tutti uguali nel modo di vestirsi, di pensare, e se c'è qualcuno che ha un modo di vedere la vita non comune a tutti ,viene considerato diverso ed emarginato. I giovani tendono a bruciare tappe e ciò va a ritorcegli contro non permettendogli di vivere una serena e felice adolescenza. Il concetto di risilienza per quanto riguarda i giovani è molto difficile in quanto nella nostra società si vanno a creare delle situazioni dalle quali è difficile uscirne illesi ed equilibrati