Laboratorio 29 aprile (E COMMENTO ALLA TEORIA) - STEREOTIPI

1)GIOVANI: Non sono più quelli di una volta
Si drogano
Non hanno valori e sono sfaticati



2)TEDESCHI: Bevono la birra
Sono algidi
Tutti alti,biondi e occhi chiari



3)ALBANESI: Sono criminali
Guidano ubriachi
Amano le armi



4)PSICOLOGI: Sono pazzi
Spreco di denaro
Non trovano lavoro




5)RUMENI: Stuprano
Rapiscono i bambini
Vivono di elemosina





6)MODELLE: Anoressiche
Ignoranti e stupide
Viziate




Svolto in collaborazione con:Giuseppina D'Ambrosio,Caterina Esposito,Laura Esposito,Simona Assunta Leone,Claudia Tufano.

1)GIOVANI: Non sono più quelli di una volta
Si drogano
Non hanno valori e sono sfaticati



2)TEDESCHI: Bevono la birra
Sono algidi
Tutti alti,biondi e occhi chiari



3)ALBANESI: Sono criminali
Guidano ubriachi
Amano le armi



4)PSICOLOGI: Sono pazzi
Spreco di denaro
Non trovano lavoro




5)RUMENI: Strupano
Rapiscono i bambini
Vivono di elemosina





6)MODELLE: Anoressiche
Ignoranti e stupide
Viziate




Svolto in collaborazione con:Giuseppina D'Ambrosio,Caterina Esposito,Laura Esposito,Simona Assunta Leone,Claudia Tufano.

1)GIOVANI: Non sono più quelli di una volta
Si drogano
Non hanno valori e sono sfaticati



2)TEDESCHI: Bevono la birra
Sono algidi
Tutti alti,biondi e occhi chiari



3)ALBANESI: Sono criminali
Guidano ubriachi
Amano le armi



4)PSICOLOGI: Sono pazzi
Spreco di denaro
Non trovano lavoro




5)RUMENI: stuprano
Rubano i bambini
Vivono di elemosina





6)MODELLE: Anoressiche
Ignoranti e stupide
Viziate




Svolto in collaborazione con:Giuseppina D'Ambrosio,Caterina Esposito,Laura Esposito,Simona Assunta Leone,Claudia Tufano.

1)GIOVANI: Non sono più quelli di una volta
Si drogano
Non hanno valori e sono sfaticati



2)TEDESCHI: Bevono la birra
Sono algidi
Tutti alti,biondi e occhi chiari



3)ALBANESI: Sono criminali
Guidano ubriachi
Amano le armi



4)PSICOLOGI: Sono pazzi
Spreco di denaro
Non trovano lavoro




5)RUMENI: Strupano
Rapiscono i bambini
Vivono di elemosina





6)MODELLE: Anoressiche
Ignoranti e stupide
Viziate




Svolto in collaborazione con:Giuseppina D'Ambrosio,Caterina Esposito,Laura Esposito,Simona Assunta Leone,Claudia Tufano..

(caterina esposito995)


.

Per quanto riguarda il tema degli sterotipi io credo cheil problema parta tutto dalla psicologia delle persone! Si segue la moda,si aspira ad un criterio di bellezza "perfetto" solo perchè in realtà non ci si accetta per quello che si è realmente e si tenta di cambiare a tutti i costi..! Sto preparando un'esame che si intitola "COMUNICAZIONE DELLA MODA" dove l'autrice del libro afferma che i giovani d'oggi (teeneger), sono disposti ad indossare anche abiti che non preferiscono per "apparire" e per seguire la moda! Riporta un'esempio di un ragazzo che non indossava capi firmati come la maggior parte dei suoi amici,per questo motivo veniva aggredito e discriminato! Ed ecco che subentra il pregiudizio che si ferma all'apparenza perchè non indossare vestiti firmati nel caso del ragazzo dell'esampio,non vuol dire essere stupidi,cattivo o quant altro!
Purtroppo commettiamo quasi tutti l'errore di fermarci all'apparenza perchè oggi contra molto di più APPARIRE anzicchè ESSERE!

LA MAPPA DEGLIO STEREOTIPI. Svolto con: ANTONIA MAISTO,CHIARA BOTTIGLIERO,GIUSEPPE SORRENTINO!

Categorie stereotipate Cosa si dice? sono?
1)Giovani IRRESPONSABILI
OMOLOGATI
"BAMBACCIONI"

2)Tedeschi RIGIDI
BIONDI
BEVITORI DI BIRRA



3)Psicologi PAZZI (A loro volta)

STRIZZA CERVELLI
MANIPOLATORI

4)Rumeni-Albanesi EXSTRACOMUNITARI

FALSI POVERI
SFRUTTATI
5) Modelle ANORESSICHE,VOGLIOSE DI RAGGIUNGERE IL SUCCESSO A TUTTI I COSTI,RICCHE!

I GIOVANI: SUPERFICIALI
OMOLOGATI
SVOGLIATI
Questo lavoro,l'ho svolto insieme a Mariachiara Coppola88,ci sono venute in mente queste cose,anche se da alcune di queste ci dissociamo.
I TEDESCH: PRECISI
BEVONO MOLTO


GLI ALBANESI: CLANDESTINI


GLI PSICOLOGI: NON TROVANO LAVORO
STRIZZACERVELLI

I RUMENI: LADRI
SFRUTTATORI
DEVONO TORNARE AL LORO PAESE

IQuesto lavoro,l'ho svolto insieme a Mariachiara Coppola88,ci sono venute in mente queste cose,anche se da alcune di queste ci dissociamo.


GIOVANI: SUPERFICIALI
OMOLOGATI
"SVOGLIATI"

I TEDESCH: PRECISI
BEVONO MOLTO


GLI ALBANESI: CLANDESTINI


GLI PSICOLOGI: NON TROVANO LAVORO
STRIZZACERVELLI

I RUMENI: LADRI
SFRUTTATORI
DEVONO TORNARE AL LORO PAESE

ultimamente mi è capitato di guardare in tv una causa che ha suscitato in me molti dubbi:
un insegnante è stata accusata da una mamma del cambiamento della figlia, la quale x lungo tempo ha vissuto l'emarginazione da parte dei coetanei suoi compagni di classe a causa della sua diversità
(diversità intesa non come menomazione o disabilità fisica ma semplicemente gusti diversi e non appartenenza agli steriotipi proposti dalla nostra società come:ascolto di musica classica,occhiali,sovrappeso).
tra insegnante-alunna nasce cosi un rapporto confidenziale grazie al quale la giovane riesce ad essere integrata.la docente infatti consiglia alla discente di modificare il suo look,di mettere le lentine,di fare la dieta,insomma di cinformarsi.
la causa si conclude con "l'assoluzione" dell'insegnante che è riuscita pienamente a distruggere l'emarginazione.
a questo punto mi sono posta alcune domande alle quali spero di trovare risposta:
-DOVE è FINITA LA VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE??
- è GIUSTO ABBATTERE L'EMARGINAZIONE CON L'OMOLOGAZIONE???
-PERCHè L'INSEGNANTE HA AGITO SOLO SUL SOGG. DEVIANTE E NON SULLA CLASSE??
-QUAL'è IL COMPITO DELL'EDUCATORE/INSEGNANTE IN QUESTI CASI???
-è GIUSTO CHE LA RAGAZZA ABBIA ABBANDONATO TUTTO CIò CHE LE PIACEVA PER ESSERE INTEGRATA???
-è GIUSTO FAVORIRE L'INTEGRAZIONE ABBATTENDO O ADDIRITTURA NASCONDENDO LE DIFFERENZE???
-IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI????
rivolgo questi quesiti a tutti sperando che possano essere spunto per una riflessione...

Continuo ad ascoltare i commenti fatti in aula e rimango spesso basita…
Abbaimo parlato delle marche come se fossimo noi quelli che discriminano chi non porta marche, abbiamo detto che indossiamo cose di marca, che la gente ti emargina se non le indossi… ma abbiamo tutti la stessa età in aula se non di piu’?
1-Siamo ancora a pensare a queste cose? È giusto dire che nelo mondo degli adolescenti questo avviene, ed è verissimo…ma non che accade a noi ultra ventenni… se questo dovesse accadere a qualcuno di voi, mi domando e dico “ma chi frequentate?evitateli…”
2-ho 24 anni, non noto se chi ho di fronte indossa capi griffati… noto il modo in cui porta gli indumenti, noto se sono consoni al luogo in cui siamo, noto il curare i dettagli, noto lo stile… ma sicuro non mi soffermo sulla marca… anche perché perché i migliori capi non si distinguono per la griffe in vista, quella la scopri solo quando lo togli il capo, nell’etichetta… e non dico che l’abito fa il monaco, ma bisogna adeguarsi al contesto in cui ci si trova.
3-ho già scritto che precedentemente la bellezza è relativa e lo riconfermo, condivido il fatto che nessuno puo’ dare un parametro di riferimento per definite la normalità, è tutto rapportato al nostro modo di vedere le cose, di vivere la vita…
LAVORO DI GRUPPO

CATEGORIA COSA SI DICE
TEDESCHI: SISTEMATICI, RICCHI, FREDDI
GIOVANI: INEDUCATI, BULLI, INFLUENZABILI
ALBANESI: BEVITORI, VIOLENTI, PROFUGHI
PSICOLOGI: SQUILIBRATI, OPPORTUNISTI,LI frequenta chi è PAZZO
RUMENI: ZINGARI,RUBANO, SFRUT. MINORI
NAPOLETANI: SVOGLIATI, INCIVILI, LADRI, SOLARI
VIP: RIFATTI, OMOLOGHI, SENZA PUDORE

Definizione di stereotipo=Lo stereotipo (o cliché) è, nell'uso moderno, la visione semplificata e largamente condivisa su un luogo, un oggetto, un avvenimento o ungruppo riconoscibile di persone accomunate da certe caratteristiche o qualità. Si tratta di un concetto astratto e schematico che può avere un significato neutrale (ad es. lo stereotipo del Natale con la neve e il caminetto acceso), positivo (la cucina francese è la più raffinata del mondo) o negativo (l'associazione tra consumo di droghe e la musica rock) e, in questo caso, rispecchia talvolta l'opinione di un gruppo sociale riguardo ad altri gruppi. Se usato in senso negativo o pregiudiz, lo stereotipo è considerato da molti come una credenza indesiderabile che può essere cambiata tramite l'educazione e/o la familiarizzazione.

PERCHè CI VENGONO IN MENTE SOLO STEREOTIPI NEGATIVI?

esercizio svolto in aula:da francesca esposito, giustina passariello,wanda cesa, arianna esposito,francesca spina.
categoria stereotipata che cosa si dice
GIOVANI...........................................superficiali, hanno perso valori,
non hanno ambizioni,"sono bamboccioni"
TEDESCHI..........................................bevono birra,sono macchiati dalla storia,
sono chiari
RUMENI............................................rubano, denti d'oro,nomadi,non pagano le tasse,sfruttano i minori

"BELLA DONNA".......................................stupida,rifatta,facili costumi

"UOMO DI COLORE".....................................ben dotato,odori del corpo molto forte(non tutti condividono ) vendono i "pezzotti"
PSICOLOGI(la categoria che ha ci ha diviso)..........portano gli occhiali,associati ad un lettino,hanno una propria filosofia di vita

ma la bellezza esiste o la inventiamo noi?

Volevo rifarmi a quanto ho ascoltato oggi in aula, a quanto è emerso dalla discussione delle mie colleghe.
Si parlava di pank,emo e persone vestite ,dalla testa ai piedi,con abiti firmati e alla moda e si incolpava questi ultimi di emarginare gli altri e vederli diversi (ed è verissimo),ma anche i punk e gli emo sono stereotipati ed omologati,anche se fanno parte di un gruppo in minoranza.
Con questo voglio far capire che tutti ci omologhiamo in un modo o in un altro e non bisogna colpevolizzare solo Tv,mass media e pubblicità che fanno il loro lavoro.Siamo noi che non conscentizziamo,non abbiamo una visione critica su quanto ci viene proposto;tendiamo a seguire la massa perchè è più comodo,è meno faticoso che lavorare su noi stessi ,su quello che vogliamo diventare ed essere come persone.
Siamo bravi a trovare all'esterno colpe che solo in parte possono essere attribuite ai continui lavaggi del cervello mediatici;ma non troviamo alcun interesse nel curare ed arricchire la nostra parte interiore nè di ricercare e creare una nostra identità.
Per quanto riguarda i più giovani non fanno altro che seguire l'esempio degli adulti,è dovere degli educatori,insegnanti e genitori promuovere la differenza come ricchezza ed incoraggiarli a farsi conoscere per quello che sono.

Riguardo all'intervento di Giustina penso che l'insegnante non voleva calpestare la diversità dell'alunna ,ma solo promuovere la cura della persona,aprirle gli occhi.Ricordiamoci che l'età adolescenziale è un'età complicatissima durante la quale si possono croniccizzare "complessi" che possono rovinare la persona e le sue future relazioni. Mettersi le lenti a contatto e dimagrire non vuol dire per forza che prima ci si odiasse, ma imparare a migliorasi.Stare bene con se stessi vuol dire relazionarsi meglio con chi ci sta intorno.
Probabilmente l'insegnante ha lavorato solo su un disagio provato dalla ragazza,le ha dato il coraggio di reagire ed emergere per quella che voleva essere e non per quella che i genitori volevano che fosse,incoraggiandola a venire fuori.

LABORATORIO SVOLTO INSIEME A : EVA BRAUNè - IRENE DE MITRI - ANGELA PAPALLO

Si dice che :

I GIOVANI : non hanno valori-sono ribelli-viziati

I TEDESCHI : bevono tanto-autoritari-introversi

GLI ALBANESI : abusano delle donne-sono ladri-non hanno il valore della famiglia

GLI PSICOLOGI : sono pazzi-stanno bene economicamente-speculatori

I RUMENI : rubano-senza fissa dimora-maschilisti

LE POLACCHE : sono approfittatrici-bevono-rubano i mariti

I NAPOLETANI : solari-generosi-simpatici-ospitali-non hanno voglia di lavorare-mammoni

beh per quello ke è emerso oggi in aula di cui io sono pienamente d'accordo con ki l'abbia detta...in data odierna conta più l'apparire ke l'essere!!! è così!!! oggi si pensa solo alla superficialità delle persone, ke tu abbia dei valori o altre qualità ke il corpo non mostra, non vengono valutate e se vengono valutate sono cose da poko rientrano nella fascia del "vabbè non mi interessa"!! anche se la saggezza delle nonne sottolineava proprio il fatto ke l'esteriorità ha una fine, ma quello ke rende un individuo "persona" è proprio l'essenza!!!!

GIOVANI:- privi di valore
- si dedicano solo al divertimento
- bamboccioni

TEDESCHI: - nazisti
- aggressivi nel modo di esprimersi
- estremamente alti e biondi

ALBANESI: - immigrati
- tendenti alla malavita
- girano sempre in gruppo

PSICOLOGI: - strizza cervelli
- manipolatori
- e spesso prendono i soldi senza aver concluso nulla di significativo

RUMENI: - rubano i bambini
- sono sempre in cerca di soldi, ma basta vendere un loro dente di oro!!!
- zingari

DONNA: - donna al volante pericolo costante
- ki dice donna dice danno
- attente alla moda, alla linea e agli uomini con i soldi
( noi ci escludiamo da questi stereotipi )
lavoro svolto in gruppo formato da MARTINO MARIAGRAZIA & LEONE OLGA ( più ke un gruppo è una diade )

1)Molto interessante rivedere le varie definizioni di “stereotipo” su internet. La seguente sembra rispondere di più alle cose che mi sono venute in mente durante la lezione.

STEREOTIPO: è uno schema mentale che ci serve per rappresentarci in modo semplificato la realtà. È un modo generalizzato e rigido, fisso, che se utile per trovare soluzioni rapide ed "economizzare" il pensiero (l’uso di gesti automatici) favorisce la distorsione della realtà, il mantenimento di pregiudizi, la frustrazione, e da ultimo l’assunzione di comportamenti inadeguati, inefficaci, erronei, impropri.

In particolare ho pensato che sempre più si pensa, si parli e ci si rapporti agli altri attraverso “stereotipi” (“quella tal persona è così” per esempio). Ho anche pensato però che non hanno più la rigidità di un tempo, nel senso che posso catalogare una persona in un modo e poi entrando in relazione la definisco in un altro modo. Ma sempre si tratta comunque di etichettare l’altro sentendoci noi “ogniscienti” e “onnipotenti” e soprattutto “non stereotipizzabili”.

2) L’esercizio l’ho svolto con Vittoria Perla. E’stato anche qui interessante il confronto con lei attraverso il laboratorio. Nel dare le diverse definizioni ai vari soggetti (calciatori, giovani, ecc..) ci siamo chiarite prima sul concetto di “stereotipo” e così è stato facile mettere un po’ di ordine nella conoscenza. Esperienza di vero apprendimento collaborativo.

CALCIATORI - Guadagnano troppi soldi
- Sono ignoranti
- Sono esibizionisti

GIOVANI - Sono superficiali
- Condizionati dalle mode
- Sono maleducati

TEDESCHI - Sono freddi
- Sono precisi
- Sono irremovibili

ALBANESI - Rubano il lavoro agli italiani
- Sono clandestini
- Sono sfruttatori

PSICOLOGI - Sono strizza cervelli
- Sono inutili
- Sono manipolatori

RUMENI - Sono ladri
- Sono bugiardi
- Sono sporchi

Per quanto riguarda il dibattito emerso in aula ,vorrei rifarmi ad 1 affermazione di una nostra collega la quale diceva che secondo lei gli EMO sono visti con gli stessi occhi di come si guarda un disabile e,motivo per il quale sono alla stesso livello e quindi paragonabili , questa cosa mi sembra al quanto assurda i disabili a mio avviso non lo sono per una scelta ma per natura o comunque derivata da un qualcosa... mentre gli EMO lo diventano per una loro scelta o per moda, quindi assurdo affermare questo paragone e sentirsi visti come diversi perchè nonostnte tutto è un personaggio che si sono creati da soli e di sicuro non hanno le stesse difficoltà di un disabile.

LABORATORIO SVOLTO INSIEME A : MARIAGRAZIA CIARDIELLO - IRENE DE MITRI - ANGELA PAPALLO

Si dice che :

I GIOVANI : non hanno valori-sono ribelli-viziati

I TEDESCHI : bevono tanto-autoritari-introversi

GLI ALBANESI : abusano delle donne-sono ladri-non hanno il valore della famiglia

GLI PSICOLOGI : sono pazzi-stanno bene economicamente-speculatori

I RUMENI : rubano-senza fissa dimora-maschilisti

LE POLACCHE : sono approfittatrici-bevono-rubano i mariti

I NAPOLETANI : solari-generosi-simpatici-ospitali-non hanno voglia di lavorare-mammoni

Lavoro svolto in aula con: MARIA GRAZIA AMMENDOLA,SIMONA SMALDONE,OTTAVIA TARALLO e MARTINA ERCOLANO:

si dice che...

GIOVANI
svogliati/maleducati
tecno-dipendenti
omologati

TEDESCHI
biondi,alti e occhi azzurri
rigidi
bevono birra

ALBANESI
disoccupati
ballerini
clandestini

PSICOLOGI
"medici dei pazzi"
analitici
studiosi

RUMENI
ladri/rapitori di bambini
invadenti
poveri/imbroglioni

EDUCATORI
pazienti/disponibili
punti di riferimento
creativi

esercizio svolto in aula:da francesca esposito, giustina passariello,wanda cesa, arianna esposito,francesca spina.
categoria stereotipata che cosa si dice
GIOVANI...........................................superficiali, hanno perso valori,
non hanno ambizioni,"sono bamboccioni"
TEDESCHI..........................................bevono birra,sono macchiati dalla storia,
sono chiari
RUMENI............................................rubano, denti d'oro,nomadi,non pagano le tasse,sfruttano i minori

"BELLA DONNA".......................................stupida,rifatta,facili costumi

"UOMO DI COLORE".....................................ben dotato,odori del corpo molto forte(non tutti condividono ) vendono i "pezzotti"
PSICOLOGI(la categoria che ha ci ha diviso)..........portano gli occhiali,associati ad un lettino,hanno una propria filosofia di vita.

Prof scusate, volevo avvisarle che domani purtroppo dovrò assentarmi alla lezione, a causa di una visita medica, grazie mille e scusi per il disagio!!!



DISTINTI SALUTI.......Amalia Gallo

Giuseppe Sorrentino 80 ha scritto:Per quanto riguarda il dibattito in aula circa le marche e gli stereotipi io metterei questo titoletto: IO: marchio DOP!
In aula è emersa più volte la parola accettazione. Più volte è stato detto che per entrare a far parte di questo mondo, di questa società è importante l’accettazione da parte di altri. La società ti accetta, la società non ti accetta. Io, Giuseppe, con le mie caratteristiche, il mio modo d’essere e di fare, il mio apparire, il mio vestire, mi accetto e non ho bisogno che siano gli altri a convalidare questa mia presenza nella società. Sono un marchio DOP (di origine protetta, non modificabile da altri: mode, culture, giudizi). Più che essere accettato dalla società ho il “potere” di non accettare certi modi di fare, certi comuni stereotipi…
Io ci sono, ci sto! Certo non posso essere un isola e so bene che devo trovare dei punti di condivisione e di incontro con il mondo e la società. Ma lo farò con la mia originalità, col mio marchio DOP
Così sull’esercitazione degli stereotipi fatta con ANTONIA MAISTO,CHIARA BOTTIGLIERO e GIOVANNA DI NARDO ho riflettuto su una cosa e cioè: non basta la seconda colonna su cosa si dice ma bisognerebbe aggiungerne anche una terza su chi in realtà è lo stereotipo in questione. Purtroppo parlare di stereotipo significa già generalizzare e non poter essere obiettivi. Lo stereotipo accomuna persone diverse pur appartenenti a medesime categorie. Il rischio che si corre è proprio questo: fare spesso di tutta l’erba un fascio!

fra Giuseppe DOP

Sei troppo originale, (Fra) Giuseppe DOP
Bellissimo intervento stamattina in aula....
Un abbraccio

Riflessioni di Ungaro Romina e Antonietta Capolongo
USIAMO L'INTELLIGENZA CONTRO LA STEREOTIPIZZAZIONE.
Oggi in aula si è parlato di stereotipizzazione. Ma cos'è? E' forse moda? Chi è lo stereotipizzatore? Una persona forte? Siamo convenute che egli è colui che delinea tendenze usando potere economico e psicologico, usa la propria intelligenza e le proprie capacità per influenzare le masse e assoggettarle alle proprie tendenze. Viviamo ormai nel pieno della globalizzazione, tutti sembrano essere stati clonati e pur consapevoli sono comunque propensi ad esserlo.
Qui ci rifacciamo al titolo:Usiamo l'intelligenza contro la stereotipizzazione.
E' vero, adottando stili comuni si viene integrati nella società,ma la società ci vuole bene? E poi quale contributo innovativo possiamo dare se ci sforziamo di essere uguali agli altri? Usiamo dunque la nostra testa, usiamo l'intelligenza che è il dono più prezioso insieme alla vita che potessimo mai ricevere, facciamo capire di essere persone forti, che possiamo dare anche noi qualcosa in più così anche se non accettati dal punto di vista fisico sicuramente saremo "accettati" da quello morale, civile, intellettivo, avremo quella stima che forse agli stereotipizzati non viene data.
ESERCITAZIONE IN AULA:Associare frasi ed espressioni che descrivono alcuni pesonaggi.
CALCIATORI:
-comprano il titolo di studio
-vestono di marca
-propongono moda e stili di vita
TEDESCHI:
-freddi nel carattere
-precisi nelle attività
non si integrano quando sono turisti
ALBANESI:
-nomadi
-non hanno voglia di lavorare
-non condividono la cultura del paese che li ospita
PSICOLOGI:
-non confondono sfera personale con quella lavorativa
-attenti osservatori
-ottimi ascoltatori
RUMENI:
-x le donne:di facili costumi
-vivono come nomadi
-imparano presto una nuova lingua
GIOVANI:
-scostumati
-nullafacenti
-senza prospettive future
MAMME:
-permissive
-donne manager
-curano il proprio aspetto