lab. 8 aprile - LAVORIAMO SULE IMMAGINI

Scheda esercizio Briganti – LAVORIAMO SULE IMMAGINI
PER CIASCUNA CARTELLA CHE VI MOSTRERÒ
Riempite questa scheda:


1. Ti ha colpito un autore/quadro/un’immagine in particolare? Quale?

2. Quale tema ti viene in mente?

3. Quale disabilità ti viene in mente?

4. Quale messaggio ti viene in mente?

5. Riflessioni (aggiungi cosa ne pensi)

-potete sviluppare tutto in un unico discorso

-ogni persona deve ricopiare quanto scritto nel proprio forum perchè io vi leggo per nome (OVVIAMENTE SONO UGUALI PER COPPIA O TRIO FATE COPIA E INCOLLA)

-SCEGLIETE UNA SOLA IMMAGINE O FAVOLA.

LE IMMAGINI NELL'AREA DOCENTE

l' immagine del viso della donna di picasso. Con questa abbiamo il tema della diversità fisica vista come naturale.La bellezza qui non viene dai tratti sinuosi del corpo, ma da qualcosadi personale ed interiore " non è bello cio che è bello, ma è bello cio che piace"

Ricordando la favola del brutto anatroccolo credo che si possa associare il messaggio che tutte le persone hanno un valore inerente che esiste a prescindere dai contesti sfortunati e infelici in cui tale valore non può emergere o essere riconosciuto, o dall' aspetto fisico che non per forza lascia emergere questi valori.

mi ha colpito il quadro di Munch L"urlo,mi viene in mente la solitudine che una persona diversa vive,lo stato d"animo che ella ha dentro.Mi vengono in mente tutte le persone "diverse"che non sono come tutti gli altri e quindi hanno maggiore difficoltà a svolgere attività,anche se pur semplici,come gli altri.Penso che Munch con l"urlo vuole mettere in evidenza lo stato interiore di una persona isolata dal resto delle persone e urlando sfoga tutto il suo mondo.Per questo mi ha colpito perchè secondo me,riflette proprio la condizione interiore di una persona "diversa".Trovo inerente al discorso della diversità anche la favola del Brutto anatroccolo poichè questo animaletto "diverso"dalla massa viene deriso,isolato poi si dimostrerà più forte quasi migliore di coloro che lo disprezzavano.Penso che queste persone "diverse" non vanno isolate,derise,disprezzate ma semplicemente capite,aiutate e trattate il più possibile come persone "normali".

mi ha colpito molto come interpreta botero i sui quadri,mettendo sempre in rilievo quella che è la "grassezza" delle persone,secondo me l'essere cosi grasso crea barriere di tipo architettonico basta pensare a quello che è l'elemento basa di ogni bambiono ovvero il gioco,o ancora la difficoltà nel muoversi!

Per quanto riguarda il brutto anatroccolo si è vero in un primo momento è coniserato come il "diverso" tra i sui fratelli è quindi subirà delle ingiustizie ma poi come detto in aula sarà un bellissimo cigno anche piu bello dei fratelli!

La favola che mi viene in mente è quella di " DUMBO ",un elefantino con le orecchie grandi,per questo motivo veniva deriso ed escluso dal gruppo,ma dumbo riesce a rendere il suo handicap una risorsa,infatti con le sue ali,egli può volare.



Il quadro che mi ha colpito in particolare è quello della ballerina di Botero,quest'ultimo fa riferimento all'obesità,egli stravolge i canoni estetici per dimostrare che la bellezza non esiste!,non è l'aspetto fisico che fa la persona ma sono proprio i difetti,la diversità a rendere ognuno di noi unico,speciale e irripetibile.

a me ha colpito il quadro di Van Gogh "la notte stellata". In quanto l'autore sconvolge la visione stereotipata della notte, vista come piatta ed omogenea, mentre qui non si rispettano gli standard visto che é tutto più istintivo. Guardando questo quadro mi viene in mente una notte d'estate. La disabilita che in questo caso mi viene in mente è la cecità. Infatti queste persone non potrebbero carpire il significato dell'opera essendo costantemente al "buio".
Nel caso della favola del brutto anatroccolo emerge il fatto di come le persone "diverse" vengano emarginate anche semplicemente per un fattore estetico visibile. Qui l'anatroccolo è differente perche in realta è un bellissimo cigno, che da piccolo è bruttino rispetto ai fratelli. In questa societa ci sono troppi pregiudizi, e spesso una persona non viene giudicata per quello che in realta è.

mi ha colpito molto il quadro di botero dove viene rappresentata una ballerina con un corpo totalmente diverso dai normali canoni di ballerina.infatti e' proprio il suo eccessivo peso che la puo' rendere "disabile" in quanto non puo' effettuare tutti i movimenti che una normale ballerina effettua.Un messaggio secondo me e' che "la danza non e' per tutti in quanto e' proprio l'aspetto fisico uno dei principali elementi per rendere una ballerina professionista.

Salve a tutti.
LA favola a cui abbiamo pensato io e Simona è quella di POCAHONTAS;il tema è quello della diversità di colore ed usanze tra il popolo inglese e quello indiano;la disabilità è la diversità che in questa favola diviene un ostacolo infatti i due protagonisti non riusciranno a rimanere uniti ognuno tornerà nel suo mondo nella sua cultura; il messaggio è quindi che l’integrazione è impossibile.....
A mio parere purtroppo questa favola rispecchia la realtà; anche oggi il diverso, sia per “colore di pelle” sia per una caratteristica che lo rende diverso dallo “standard” della società in cui vive non può integrarsi perché gli altri lo evitano lo isolano. Nessuno riesce a rendersi conto che diverso non è sinonimo di mostruoso ma che ogni uomo è diverso cioè unico e se riusciamo partendo da noi stessi a comprendere questo potremmo costruire un mondo dove integrazione non sia solo una bella parola ma una concreta realtà
Per quanto riguarda l’immagine al primo impatto mi ha colpito il quadro della sedia vuota perché mi ha riportato subito alla mente la situazione che troppe volte vive il disabile e cioè la solitudine… i nostri sguardi sono sempre gli stessi pieni di pietà di profondo dispiacere verso un disabile ma mai naturali noi(io per prima) troviamo difficile riuscire a guardare un disabile proprio come ci guardiamo allo specchio in modo naturale ma dobbiamo cercare di cambiare perché il nostro sguardo pietoso rende impossibile per il disabile di vivere in modo sereno.

A lezione mi hanno colpito molto i quadri di Botero. Premetto che di lui ricordavo molto poco se non il fatto di aver visto qualche volta i suoi quadri in qualche libro di testo o su qualche giornale.Il primo impatto è stato così di pensare: “l’artista vuole probabilmente dimostrare come il problema dell’OBESITA’ sia così reale da non sottovalutarlo…La Monna Lisa sembra stia per scoppiare”. Poi ho avuto desiderio di fare una piccola ricerca su internet per capire di più le motivazioni dell’artista nel realizzare quelle figure così esagerate, così “diverse”. Ho trovato un articolo molto interessante su internet che segnalo. Lo si trova al seguente indirizzo:

http://www.cardiometabolica.org/itfocus/story$num=2
Riporto alcuni stralci dell’articolo:

“”La rappresentazione artistica del corpo umano riflette in generale la cultura in cui si esprime l’arte stessa ed è un suo prodotto…..
Diversamente dai nudi di Rubens e di Renoir, che rappresentavano al meglio i modelli estetici delle rispettive epoche, i nudi obesi contemporanei non sono presentati come sane bellezze un po’ carnose, ma sono usati in maniera simbolica. . simbolo di “obesità culturale”...
Quello di Fernando Botero è un caso a parte. A prima vista, le opere dell’artista colombiano si segnalano per le loro proporzioni esagerate e per la corpulenza delle figure umane e animali. La critica è spesso del parere che la “gente grassa” sia una rappresentazione satirica dei soggetti e delle situazioni che Botero sceglie a modelli, ma la sua spiegazione è diversa: «Un artista è attratto da certi tipi di forme senza saperne il motivo. Prima adotto una posizione per istinto, e solo in un secondo tempo cerco di razionalizzarla o anche di giustificarla». In realtà Botero non è un artista figurativo ma un astratto nel senso più generale del termine, in quanto sceglie colori, forme e proporzioni da usare solo in base alle sue intuizioni estetiche. Tutte le sue opere sono poi informate dalla sua profonda “colombianità” e dalla sua intensa partecipazione al tessuto sociale del paese””.

La ricerca è stata molto esaustiva sia nel conoscere un po’ di più l’artista sia nel paragone con altre opere d’arte sull’OBESITA’. Mi ha colpito rivedere come il significato di questo termine sia così diverso nelle diverse epoche storiche e nei diversi contesti culturali.
Ed io cosa sono secondo la mia cultura di appartenenza????
Dongu Elvira

Lavoriamo sulle immagini:

-1 Il quadro che ha colpito la nostra attenzione è " la ballerina " di Botero.
-2 Il tema che ci viene in mente è quello della diversità.
-3 La disabilità a cui pensiamo è di tipo corporeo.
-4 Non esiste un canone da seguire.
-5 Abbiamo notato che nei dipinti di altri autori, le diversità delle immagini sono di tipo artistico e non fisico. (es: La donna di picasso è diversa poichè rappresentata in maniera cubista)


Le Favole

-1 e 3 La fiaba a cui abbiamo pensato è "La Sirenetta"
-2 Il tema che ci viene in mente è quello del "limite"
-4 e 5 La fiaba della sirenetta ci mostra come alla fine nulla sia impossibile... Nonostante la "coda" Ariel riuscirà ad avverare i suoi sogni anche se non con poche difficoltà.



Antonella Galdi e Alessandra Russo

GLI AUTORI CHE CI HANNO COLPITO SONO I SEGUENTI: BOTERO E PICASSO.
BOTERO IN QUANTO PROPONE L'IMMAGINE DI UNA BALLERINA CHE FUORIESCE DAGLI SCHEMI TIPICI DELLA CLASSICA BALLERINA OSSIA:MAGRA E CON MOVIMENTIO SOAVI. INFATTI L'IMMAGINE RAPPRESENTA UNA FIGURA DI UNA BALLERINA OBESA ATTRAVERSO MOVIMENTI GOFFI CHE SI OPPONGONO ALLA TIPICA BELLEZZA DI UNA BALLERINA PURA E GIOIOSA. QUINDI IL TEMA FONDAMENTALE è L'OBESITà CONTRAPPOSTA ALL'ANORESSIA.

IN QUANTO PICASSO,INVECE,OSSERVANDO I VARI QUADRI DI VOLTI FEMMINILI OSSERVIAMO LO STROVOLGIMENTO DEI LINEAMENTI PERCHè PROPONE SCHEMI OPPOSTI ALLA TIPICA FISICITà DELL'ESSERE UMANO RAPPRESENTANDO LINEAMENTI GEOMETRICI E RENDENDO DIVERSA LA BELLEZZA FEMMINILE. IL TEMA FONDAMENTALE è LA DIVERSITà FISICA.

TRA LE FAVOLE IN CUI RISCONTRIAMO I TIPICI ELEMENTI DI DIVERSITà E DISABILITà SONO:LA BELLA E LA BESTIA,LA SIRENETTA E HEIDI.....
QUELLA CHE CI COLPISCE DI PIù è LA STORIA DELLA PICCOLA HEIDI:UNA BAMBINA CHE VIVE SUI MONTI IN COMPAGNIA DEL SUO CARO NONNO,DEL SUO AMICO-FRATELLO PETER E LE SUE PECORELLE. UN GIORNO ,HEIDI,RAGGIUNGE LA CITTà DIVENTANDO OSPITE DI UNA RICCA FAMIGLIA LA QUALE LA EDUCHERà SIA DIDATTICAMENTE CHE MORALMENTE. DURANTE QUESTO PERCORSO INCONTRERà "CLARA"LA QUALE DIVENTERà LA SUA MIGLIORE AMICA. PURTROPPO CLARA è UNA RAGAZZA DISABILE,VIVE DA ANNI SU UNA SEDIA A ROTELLE.ESSE DIVENTERANNO MIGLIORI AMICHE;HEIDI TRASMETTERà A CLARA IL SENSO DEL VIVERE FELICE MENTRE CLARA:LA SENSIBILITà E LA RESPONSABILITà. MA BEN PRESTO ATTRAVERSO L'AIUTO,LA FRENETICITà E LA CAPARBIETà DELLA SUA CARA AMICA,CLARA TORNERà A CAMMINARE TRA I PRATI.
QUASTA STORIA RIPROPONE IN PIENO LE DIFFICOLTà DI UNA RAGAZZA DISABILE CHE INCONTRANDO HEIDI,UNA RAGAZZA NORMODOTATA,VERRà SPINTA DA UN IMPULSO DI CORAGGIO CAMBIANDO COMPLETAMENTE IL SUO DESTINO. QUINDI MOLTO IMPORTANTE è IL NOSTRO AIUTO NEI CONFRONTI DI QUEST'ULTIMI PERCHè DOVREMMO ESSERE CAPACI DI INTEGRARLI ALL'INTERNO DELLA SOCIETà NONOSTANTE LE LORO MOLTEPLICI DIFFICOLTà.

GLI AUTORI CHE CI HANNO COLPITO SONO I SEGUENTI: BOTERO E PICASSO.
BOTERO IN QUANTO PROPONE L'IMMAGINE DI UNA BALLERINA CHE FUORIESCE DAGLI SCHEMI TIPICI DELLA CLASSICA BALLERINA OSSIA:MAGRA E CON MOVIMENTIO SOAVI. INFATTI L'IMMAGINE RAPPRESENTA UNA FIGURA DI UNA BALLERINA OBESA ATTRAVERSO MOVIMENTI GOFFI CHE SI OPPONGONO ALLA TIPICA BELLEZZA DI UNA BALLERINA PURA E GIOIOSA. QUINDI IL TEMA FONDAMENTALE è L'OBESITà CONTRAPPOSTA ALL'ANORESSIA.

IN QUANTO PICASSO,INVECE,OSSERVANDO I VARI QUADRI DI VOLTI FEMMINILI OSSERVIAMO LO STROVOLGIMENTO DEI LINEAMENTI PERCHè PROPONE SCHEMI OPPOSTI ALLA TIPICA FISICITà DELL'ESSERE UMANO RAPPRESENTANDO LINEAMENTI GEOMETRICI E RENDENDO DIVERSA LA BELLEZZA FEMMINILE. IL TEMA FONDAMENTALE è LA DIVERSITà FISICA.

TRA LE FAVOLE IN CUI RISCONTRIAMO I TIPICI ELEMENTI DI DIVERSITà E DISABILITà SONO:LA BELLA E LA BESTIA,LA SIRENETTA E HEIDI.....
QUELLA CHE CI COLPISCE DI PIù è LA STORIA DELLA PICCOLA HEIDI:UNA BAMBINA CHE VIVE SUI MONTI IN COMPAGNIA DEL SUO CARO NONNO,DEL SUO AMICO-FRATELLO PETER E LE SUE PECORELLE. UN GIORNO ,HEIDI,RAGGIUNGE LA CITTà DIVENTANDO OSPITE DI UNA RICCA FAMIGLIA LA QUALE LA EDUCHERà SIA DIDATTICAMENTE CHE MORALMENTE. DURANTE QUESTO PERCORSO INCONTRERà "CLARA"LA QUALE DIVENTERà LA SUA MIGLIORE AMICA. PURTROPPO CLARA è UNA RAGAZZA DISABILE,VIVE DA ANNI SU UNA SEDIA A ROTELLE.ESSE DIVENTERANNO MIGLIORI AMICHE;HEIDI TRASMETTERà A CLARA IL SENSO DEL VIVERE FELICE MENTRE CLARA:LA SENSIBILITà E LA RESPONSABILITà. MA BEN PRESTO ATTRAVERSO L'AIUTO,LA FRENETICITà E LA CAPARBIETà DELLA SUA CARA AMICA,CLARA TORNERà A CAMMINARE TRA I PRATI.
QUASTA STORIA RIPROPONE IN PIENO LE DIFFICOLTà DI UNA RAGAZZA DISABILE CHE INCONTRANDO HEIDI,UNA RAGAZZA NORMODOTATA,VERRà SPINTA DA UN IMPULSO DI CORAGGIO CAMBIANDO COMPLETAMENTE IL SUO DESTINO. QUINDI MOLTO IMPORTANTE è IL NOSTRO AIUTO NEI CONFRONTI DI QUEST'ULTIMI PERCHè DOVREMMO ESSERE CAPACI DI INTEGRARLI ALL'INTERNO DELLA SOCIETà NONOSTANTE LE LORO MOLTEPLICI DIFFICOLTà.

Il quadro che mi ha colpito maggiormente è stato " l'urlo di Munch" in quanto, secondo me, esprime un estrema solitudine del soggetto nei confronti "del mondo", è come se fosse un urlo inascoltato, infatti si può notare nel quadro la presenza di 2 uomini che continuano a camminare sul pontile. A mio parere questa condizione è rapportabile a quella dei disabili al giorno d'oggi che continuano a chiedere aiuto, per condizioni di vita migliori con l'abbattimento delle numerose barriere architettoniche che ci circondano, ma che il loro grido di aiuto è come se fosse nullo.
Inoltre credo che tutte le immagini dei quadri che ci sono state oggi presetate rappresentino tutti in un modo o nell'altro una condizione di disabilità.
Invece per quanto riguarda la favola me ne vengono in mente tante che possano esprimere la disabilità, Dumbo, La Bella e la Bestia,Nemo, Il brutto anatroccolo, Pinocchio, ilo gobbo di Notre Dame, nei quali tutti i protagonisti hanno una disabilità che però in un modo o nell'altro riescono a superare i loro limiti facendone dei punti di forza.

Riguardo le nuove immagini proposte mi hanno colpito quelle del colore della pelle e dei corpi che mostrano la diversità- unicità delle persone.

Laboratorio svolto con Valentina Di Grazia e Antonietta Greco:

L'autore che ci ha più colpito è stato Botero soprattutto con il quadro della ballerina in quanto dà un' immagine della donna diversa da quelle dipinte in quel tempo e un tema ancora oggi attuale, L'ANORESSIA.
La disabilità per una ballerina in carne consiste nell'impossibilità di eseguire determinati passi di danza, ad esempio le prese.
Il messaggio che ci ha ispirato è quello di non escludere queste ballerine in quanto la danza va oltre le prese;la danza è un arte che tutti possono praticare e di ciò è la conferma una ragazza ,Simona Atzori, che nonostante non abbia entrambe le braccia fa la ballerina.

La favola che ci è venuta in mente è quella de "La Bella e la Bestia",in quanto la BESTIA è considerato diverso,escluso da tutti ma nonostante questo la Bella si innamora di lui superando tutti i pregiudizi.
Il messaggio che ci ha ispirato è che bisogna andare oltre l'aspetto fisico perchè spesso l'apparenza inganna.

Personalmente mi ha molto colpito il quadro di botero in cui viene ritratta una ballerina che non rispecchia i canoni ai quali si è abituati. L'obesità, in questo caso dovrebbe rappresentare un handicap per la ballerina, le forme abbondanti non la facilitano nei movimenti. Secondo me il messaggio di botero con questo quadro è proprio quello di andare oltre i canoni suggeriti dalla società, l'handicap è una difficoltà che può essere superata.

– LAVORIAMO SULE IMMAGINI
PER CIASCUNA CARTELLA CHE VI MOSTRERÒ
Riempite questa scheda:


1. Ti ha colpito un autore/quadro/un’immagine in particolare? Quale?

2. Quale tema ti viene in mente?

3. Quale disabilità ti viene in mente?

4. Quale messaggio ti viene in mente?

5. Riflessioni (aggiungi cosa ne pensi)


Per quanto riguarda le immagini viste in aula oggi, mi ha colpito l'autore picasso che mi ha fatto subito navigare con la mente nei ricordi liceali. C'è una tela di picasso GUERNICA ispirata al grande evento della guerra civile spagnola e la distruzione della cittadina stessa. Picasso mette in evidenza il senso drammatico della sofferenza umana dalla trasformazione dei corpi, alle linee spezzate, ai colori scuri che accentuano una dinamica delle forme contorte.Credo che il dramma umano è un esperienza che giunge alla comprensione della realtà interiore e che si può ricollegare alla disabilità corporea, fisica mentale o di dolore come forma di "aiuto" nei confronti di una società silenziosa.




– LAVORIAMO SULE IMMAGINI
PER CIASCUNA CARTELLA CHE VI MOSTRERÒ
Riempite questa scheda:


1. Ti ha colpito un autore/quadro/un’immagine in particolare? Quale?

2. Quale tema ti viene in mente?

3. Quale disabilità ti viene in mente?

4. Quale messaggio ti viene in mente?

5. Riflessioni (aggiungi cosa ne pensi)

per quanto riguarda una favola voglio commetnare quella del brutto anatroccolo che è diverso dagli altri, brutto e tutto grigio.era così brutto che suscitava negli altri la voglia di maltrattarlo (diversità)quando si accorse del suo riflesso in acqua capì che era un cigno così fu felice e ammirato.Mi viene in mente il tema della marginalita nei confronti di ragazzi svantaggiati,insultati, e messi da parte perchè diversi, ma in realtà tutti siamo uguali. Il messaggio che mi viene in mente è quello di integrazione di apertura verso glia altri non solo da parte nostra "futuri educatori" ma da parte del modno che li accoglie e li deve amare.

[i]la favola di Dumbo mette in luce il concetto di disabiltà proprio perche il protagonista principale sarà un elefante dalle grandi orecchie. Dumbo sara oggetto di discriminazione,verrà preso in giro dai suoi amici. ma alla fine prenderà il sopravvento su tutti perchè quello che per gli altri è fonte di discriminazione per lui sarà una vera e propria fonte di riscatto visto che grazie alle sue orecchie volteggierà in aria, diventerà una stella dello spettacolo. a mio parere le persone normodotate che discriminano le persone diversamente abili sono delle persone ignoranti perchè i disabili non hanno niente in meno forse a volte si dimostrano anche piu intelligenti di noi che crediamo di sapere tutto della vita

Laboratorio svolto con Valentina Bifolchetto e Valentina Di Grazia.

L'autore che ci ha più colpito è stato Botero soprattutto con il quadro della ballerina in quanto dà un' immagine della donna diversa da quelle dipinte in quel tempo e un tema ancora oggi attuale, L'ANORESSIA.
La disabilità per una ballerina in carne consiste nell'impossibilità di eseguire determinati passi di danza, ad esempio le prese.
Il messaggio che ci ha ispirato è quello di non escludere queste ballerine in quanto la danza va oltre le prese;la danza è un arte che tutti possono praticare e di ciò è la conferma una ragazza ,Simona Atzori, che nonostante non abbia entrambe le braccia fa la ballerina.

La favola che ci è venuta in mente è quella de "La Bella e la Bestia",in quanto la BESTIA è considerato diverso,escluso da tutti ma nonostante questo la Bella si innamora di lui superando tutti i pregiudizi.
Il messaggio che ci ha ispirato è che bisogna andare oltre l'aspetto fisico perchè spesso l'apparenza inganna.

Laboratorio svolto con Angela Tessitore e Alessia Ciliberti.

L'immagine che ci ha colpito é stata"La ballerina di Botero",perchè il tema riguarda la diversità che va oltre ai canoni stabiliti dalla danza.La disabilità è quella dell'obesità.Quello che il pittore vuole trasmettere è una provocazione,per rompere gli schemi,le regole previste nella società odierna,ma anche una speranza per tutte quelle persone che vorrebbero praticare un'attività come la danza,ma ostacolate dal proprio aspetto fisico.

La favola che invece ci ha colpito è stato il "Brutto anatroccolo",quindi la diversità riguardo l'aspetto esteriore.Il messaggio è che alla fine il brutto anatroccolo si riscatta diventando un bellissimo cigno.Per quanto riguarda l'aspetto esteriore,la diversità non è sempre uno svantaggio,ma può essere anche un privilegio.

Salve io purtroppo stamane nn sn potuta essere presente alla lezione ma grazie alla nostra docente Briganti ke ci tiene sempre e subito aggiornati delle lezioni ho potuto svolgere l'esercizio.
A me ha colpito in modo particolare l'immagine della donna seduta sulla sedia a rotelle,quello ke a me viene in mente è la disabilità della donna con una famiglia rende ancor più doloroso il fatto di nn poter garantire in certi casi la completa protezione.
Ad esempio durante una passeggiata in un parco nn molto affollato la mamma disabile e il bambino di 7 anni intravedono una persona ubriaca ke sta x avvicinarsi a loro, una persona ke nn essendo completamente cosciente puo'fare qualcosa di male,in questo caso e cioè in assenza di persone e la presenza invece della sua disabilità rende in qualke modo impossibile il deviare all'istante da questa situazione.

Laboratorio svolto da Giuliana Caputo e Maria Consalvo.

Il quadro che ci ha colpito è quello della "Ballerina di Botero".La tematica riguarda l'esteticità e la cura del corpo. L'obesità viene considerata una diversità, anche se nell'opera di Botero è evidente l'idea del superamento delle barriere che impone la danza, ed in particolare la danza classica: eccessiva magrezza, linee perfette e piatte. In questo quadro l'obesità della ballerina e la legiadra della postura creano contrasto; la ballerina nella sua imperfezione diviene incredibilmente perfetta, quasi leggera.


FAVOLA SCELTA: "LA BELLA E LA BESTIA".
Attraverso la classica storia di un amore impossibile, che supera ogni barriera, "La Bella e La Bestia" ci parla inanzitutto del tema della diversità, in particolare dell'accettazione del "diverso" e "dell'altro da sè". Una diversità che si manifesta spesso nella realtà e nello stesso modo in cui avviene nella fiaba: l'aspetto fisico, l'esteriorità non accettati dall'altro perchè lontani dai canoni di bellezza perfetta, proposti dai mezzi di comunicazione. L'essere "mostruoso" viene considerato "cattivo", viene allontanato dalla società, addirittura è lui stesso ad accettarsi come "diverso", a convivere con il destino che l'ha "maledetto".

mi ha colpito molto il quadro di botero dove viene rappresentata una ballerina con un corpo totalmente diverso dai normali canoni di ballerina.infatti e' proprio il suo eccessivo peso che la puo' rendere "disabile" in quanto non puo' effettuare tutti i movimenti che una normale ballerina effettua.Un messaggio secondo me e' che "la danza non e' per tutti in quanto e' proprio l'aspetto fisico uno dei principali elementi per rendere una ballerina professionista

LABORATOTIO DI della Vecchia Maria Felicia e Barbato Rosa
mi ha colpito molto il quadro di botero dove viene rappresentata una ballerina con un corpo totalmente diverso dai normali canoni di ballerina.infatti e' proprio il suo eccessivo peso che la puo' rendere "disabile" in quanto non puo' effettuare tutti i movimenti che una normale ballerina effettua.Un messaggio secondo me e' che "la danza non e' per tutti in quanto e' proprio l'aspetto fisico uno dei principali elementi per rendere una ballerina professionista.

tra le immagini illustrate in aula quella che ci ha colpito di piu è stato il quadro di Botero raffigurante una ballerina in carne. il tema che ci viene in mente è l'obesità,in quanto la persona obesa puo avere delle difficolta nello svolgere attivita e mansioni della vita quotidiana. normalmente una ballerina deve rispettare dei canoni fisici:ossia essere slanciata,magra,alta.il quadro vuole farci capire che ci sono persone che nonostante la loro diversita fisica mettono in atto la propria passione,vivendo la loro disabilita come normalita,non importandosi dei èregiudizi e delle critiche negative che gli vengono fatte


per quanto riguarda la favola quella che ci e venuta in mente riferendoci alla diversita è :La Bella e la Bestia. la Bestia e considerato diverso,è escluso da tutti ma nonostante cio la Bella si innamora di lui,fregandosene dei preigiudizi della gente. nonostante sia una favola possiamo dire che non bisogna fermarsi alle apparenze ma bisogna andare oltre


laboratorio svolto da corsico maria concetta e angela chianese

mi ha colpito molto tra le immagini quella dell "urlo" in quanto mi fa pensare ad una disabilità non a livello fisico,esteriore ma internamente....una persona che lancia un urlo di aiuto o un urlo di liberazione da qualcosa che la lacera la far star male dentro, perchè magari non si sente accettata nella società,o magari per qualche altro problema e quindi si sente diversa....quindi associo ciò alla favola del brutto anatroccolo sempre improntata su questa diversità questo non essere accettati anche se i problemi dell anatroccolo sono dovuti alla sua bruttezza.