Personalmente,ho avuto esperienza con un ragazzo autistico in parrocchia,ero semplicemente la sua animatrice,quindi non dovevo anche perchè non potevo,svolgere attivatà ludiche o riabilitative,il mio compito era solo quello di trattarlo come gli altri,non farlo sentire isolato e puntare all'inserimento all'interno del gruppo. Mi resi ben presto conto,che anche "fare solo questo" come mi dicevano gli altri,era difficile,bisognava essere specializzati,competenti,bisognava saper cosa fare,come comportarsi,cosa dire...Non sapevo nulla dell'autismo,quindi ero la persona meno adatta e pure per una serie di coincidenze,di meccanismi positivi,Alessandro riuscii piano piano ad integrarsi nel gruppo,ed ancora oggi è membro attivo del gruppo a.c.r.
L'intervento dei docenti per me è stato veramente importante,perchè ripeto non conosco molto di questa patologia,ma spero d'avvero che anche tramite l'università possa affacciarmi anche nella loro onlus per capire ancora di più la loro realtà,e provare a diventare un'educatrice sensibile,non solo un'educatrice.