AUTISM AID ONLUS - INTERVENTO PROF. MINGUZZI/VASSALLO

non ero presente a questa lezione molto interessante.penso alla sofferenza che i bambini e i genitori provano.possiamo solo aiutare queste persone a sentirsi non sole.tutta la mia stima va a queste persone.

Ho ascoltato con molta attenzione l'intervento del prof, le associazioni come quella di cui ha parlato sono molto importanti per i bambini autistici e per le loro famiglie, ed è molto importante che di queste se ne parli poichè non tutte le famiglie sono a conoscenza di queste associazioni. A mio parere bisognerebbe fare più pubblicità per non correre il rischio che qualche famiglia possa sentirsi sola e isolata. Le persone affette da autismo possono essere capaci di grandi cose e questo è stato visto anche nel "corso del corso" :)e non sarebbe giusto non dargli una possibilità.

L’ incontro avvenuto con la fondazione onlus mi ha aperto gli occhi su quello che è il problema dell’autismo, dato che non avendo la possibilità di avere un contatto diretto con persone autistiche non ero arrivata a capire fino ad’ora la reale entità del problema.
Infatti, attualmente una vera e propria cura per l’ autismo non esiste ; si seguono strade alternative per istaurare canali comunicativi diversi come ad esempio è accaduto per le scienze motorie con il nuoto.
La ricerca sta andando avanti nella costruzione di macchinari sempre più sofisticati che possano permettere un’integrazione degli autistici all’interno della società; tra questi vi è il PECS, un computer che permette ai disabili di comunicare tranquillamente con l’utilizzo di un linguaggio universale. Tuttavia molti di questi macchinari sono molto costosi e non tutte le famiglie delle persone disabili possono permettersi queste spese; in conclusione mi chiedo se questi ragazzi potrebbero essere aiutati cosi, perché non farlo ?

la testimonianza del prof Minguzzi\Vassallo portavoce dell'associazione dell'Autism Aid Onlus ci ha fatto riflettere sul tema dell'autismo un tema che ancora tutto oggi forse non viene molto trattato.Allora come ha detto Minguzzi i bambini colpiti dall'autismo sono quei soggetti caratterizzati da un grave deficit dello sviluppo,appaiono come bambini che hanno instaurato un muro inpenetrabile tra loro stessi e il mondo che li circonda li chiamano per l'appunto bambini venuti dalla luna...questa malattia è inguaribile però come hanno detto i due prof in aula bisogna che i tre sistemi formativi devono essere compatti e fare in modo da non classificare questi bambini come diversi e quindi abbandonarli ed emarginarli bensì riuscire a farli condurre una vita nei limiti più serena possibile....

Sono stata presente ma no fino alla fine della lezione. Ciò che mi ha colpito di più è stata la loro testimoniaza,il loro coraggio,ma soprattutto la loro forza di raccontare con tanta serenità il loro vissuto di genitori con figli autistici. Il loro è un vero esempio di vita perchè ci insegnano a lottare di fronte agli ostacoli che la vita ci riserva.Spero che nel futuro ci saranno più opportunità per questi bambini affetti da autismo e che anche loro a suo modo possiamo vivere una vita "NORMALE".

DELLE VOLTE PENSO COME LA GENTE SI ABBATTE FACILMENTE, MA DOPO ALCUNE TESTIMONIANZE MI RENDO CONTO DELLA FORZA DEI QUESTE PERSONE E CHE BASTA SAPER ACCETTARE E CONDIVIDERE NEI MIGLIORI DEI MODI CON QUESTA MALATTIA.SPERO IN UN FUTURO DI SCOPERTE E CHE CI POSSANO ESSERE DELLE ATTIVITà NUOVE PER MIGLIORARE LA VITA DI QUESTE PERSONE.

Dall'intervento fatto dal prof Minguzzi e dal prof Vassallo, ho capito quanti sacrifici debbano fare i genitori di bambini autistici, sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista economico, perchè come ci hanno spiegato tutte le attrezzature che servono per aiutare il bambino autistico a comunicare (PECS) costano un bel pò. Inoltre sono rimasta molto colpita quando ad inizio conversazione ci è stato detto che l'autismo è una malattia che non si può guarire, questo mi ha portato ad aprire di più il mio cuore e capire quante cose non sapevo sull'autismo. Sono stata molto rincuorata nmel sapere che ci siano associazioni che aiutino le famiglie ad affrontare con maggior sicurezza questa malattia, ma soprattutto associazioni che aiutino i bambini a non farli sentire diversi ed emarginati, cercando di inserirli in una società comune in cui possano sentirsi accolti e voluti bene!

l'incontro con i professori Minguzzi/Vassallo mi ha colpito molto e l'ho trovato molto interessante.Mi ha colpito il fatto che entrambi hanno figli autistici,e il loro modo di raccontare le loro testimonianze con molta forza,determinazione è veramente da ammirare.Inoltre questo incontro ci ha permesso di conoscere in maniera più approfondita questa malattia particolare e ci ha donato importanti informazioni da tenere sempre presenti.è vero la malattia non si può curare ma vedere che ci sono tanti progetti per queste persone è gia una cosa positiva.

oggi in aula si è parlato di un argomento di cui conosco ancora poco, poichè non ho mai conosciuto una persona autistica. sia il professore Meluzzi che l'avvocato Vassallo hanno esposto il bisogno di educatori con delle caratteristiche fondamentali, quali sensibilità, conoscenza, in grado di poter aiutare al meno le persone che presentano diversità. i due professori sono genitori di bambini autistici e dalla loro lezione è emerso tutto l'amore, l'affetto verso questi bambini che hanno disturbi neurologici. vorrei anch'io imparare ad aiutare queste persone e conoscere ancora di più, in maniera approfondita, tutte quelle patologie che esse presentano.

Ho avuto la fortuna di ascoltare gli interventi dei prof. Minguzzi e Vassallo 2 volte, uno in aula e l'altro al seminario "autismo, dall'adolescenza all'età adulta:nuove prospettive per un progetto di vita inclusivo"L'intervento è stato a mio parere molto interessante in particolare perchè la loro esperienza è a 360° nel senso che oltre ad operare nel settore,come potrebbero fare tutte le persone che ne hanno le competenze,loro invece vivono in prima persona la patologia in quanto hanno le figlie affette dalla sindrome dello spettro autistico, quindi hanno una visione completa delle esigenze, aiuti, tenconologie (pensiamo alla comunicazione facilitata)e del personale di cui si necessita e proprio su quest'ultimo punto i professori si sono soffermati in quanto ha posto l'accento sull'importanza degli educatori ma educatori competenti, con specifica formazione, e sensibili e secondo me di questi aspetti se ne parla troppo poco.
Inoltre mi ha molto emozionato la forza, il coraggio che si carpiva dalle loro parole e il forte amore che non li ha portati ad una rassegnazione o negazione verso la patologia ma ad una spinta a lottare tutti i giorni per migliorare la vita e il futuro delle loro figlie e non solo.

L'incontro cn i professori Minguzzi/Vassallo è stato molto interessante.questo incontro ci ha permesso di conoscere in maniera più approfondita l'autismo,ci hanno fornito importanti informazioni da tenere sempre presenti.La cosa che più mi ha colpito è il fatto che entrambi hanno figli autistici.il prof.Menguzzi ci ha detto che purtroppol'autismo è una malattia,è un danno neurologico,il bambino autistico nn riesce a comunicare verbalmente .NN è in grado di eseguire certe azioni,ha dei comportamneti anomali,nn comprensibili,ed è questa la sua disabilità.Ma si può intervenire integrando e quindi formando il soggetto sia in famiglia che a scuola.Anche la tecnologia può fare il suo corso:cioè avere un piccolo computer che permette al bambino di comunicare:essere a conoscenza del suo bisogno(esempio:andare in bagno).C' è anche il bisogno per questi soggetti di essere seguiti,affiancati da persone competenti,educatori che imparino a capire i loro bisogni anche senza l'aiuto di materiale.Questi professori collaborano cn una associazione "Autism Aid Onlus" dove questi soggetti,vengono seguiti.E brutto sapere che l'autismo non puo essere curato ma essere a consoscenza che ci sono dei centri che si occupano di qste persone è una grande gioia!

é stato bello ascoltare l'esperienza ed il pensiero di chi ha a che fare con persone autistiche e cerca di aiutarle e capirle nel migliore dei modi.Io ho visto genitori davvero crudeli e insensibili nei confronti dei loro figli autistici,li ingnoracvano visibilmente facendo finta che nn esistessero..mai una carezza...mai una parola..niente!Beh io credo che le persone autistiche percepiscono benissimo l'affetto dei propri genitori e capiscono anche quando non sono accettati da loro.Anche io come molte persone non sono molto informata sull'argomento,ma di sicuro so che tutti abbiamo un cuore e proviamo dei sentimenti...anche gli autistici che sono stati meno fortunati di noi!

l'autismo è una malattia e su questo non c'e nessuno dubbio. A parer mio pero il fatto di essere autistici non vuol dire essere diversi o quanto meno emarginare queste persone,l'autistico ha comunque bisogno d'aiuto,d'amore e di rispetto!!!!

In aula con l'intervento del poff. minguzzi e vassallo è stata un esperienza molto educativa ed interessante xkè ci hanno fatto capire cose sull'autismo ke noi sottovalutavamo. Quello ke mi ha attratto di più è stato il loro modo di parlarci e ci hanno reccontato ke sn genitori di bambini autisci e ke loro inizialmente alla notizia hanno reagito kome la maggior parte dei genitori ke vengono alla conoscenza di tale notizia, e ke nn si sn abbattuti anzihanno formato un'associazione per bimbi autistici. grazie al proff x l'insegnamento dato .

Ho trovato momlto interessante l'intervento dei prof Miguzzi e Vassallo,soprattutto perchè mi hanno aperto un altro orizzonte in campo lavorativo a me sconosciuto.Riguardo all'autismo conosco veramente poco, mia vergogna e mi piacerebbe approfondire e fare qualche esperienza.Trovo molto bello di come hanno valorizzato la figura dell'educatore, non sempre ben inquadrata ed apprezzata,e di come loro cercano solo i "migliori",i "valii" educatori per impiegarli nella loro onlus. Per me è stato uno sprono a far meglio!

l'incontro è stato importante sia per una maggiore conoscenza del problema dell'autismo, sia per attestare un mio pensiero che credo sia evinto dai vari commenti, e cioè che più ci si trova a contatto con persone diversamente abili (in questo caso i figli dei rispettivi professori), più si è capaci di capire ed affrontare il "problema" in questione..per questo motivo io trovo disagio nel parlare di certi argomenti o ad esempio, nel trovare il modo più appropriato per dare loro una mano di qualsiasi genere.

L'intervento in aula dei prof. Minguzzi e Vassallo è stato molto interessante perchè grazie a loro sono venuta a conoscenza di cose che prima non sapevo assolutamente e poi in particolare sono rimasta affascinata dalle loro parole, di come parlavano dei loro figli e di tutti i bambini autistici. Mi ha colpito di entrambi la loro forza d'animo, perchè penso che non sia facile vedere un figlio che ogni giorno convive con questa malattia e automaticamente ci convive anche il genitore. E' bellissimo quello che hanno costruito e che continuano a fare affinchè possano migliorare la vita di questi bambini che (come dicevano in aula) si dividono tra famiglia, scuola e centro terapeutico..l'idea della piscina è stata importante in quanto i bambini possono stare insieme e fare qualcosa di diverso dalla solita routine, e questa cosa sicuramente aiuterà ad alleggerire e a migliorare la loro vita. Vorrei ringraziare i prof. per averci arricchito con le loro parole e la loro esperienza che sicuramente di queste ne faremo tesoro.

Oggi e' stato dato a tutti noi l'opportunita' di conoscere piu' da vicino un problema come l'autismo. Questo problema non mi e' del tutto estraneo in quanto ho una cugina autistica che ha 27 anni e so quanto e' difficile convivere con questa patologia.Proprio per saperne di piu' e per poter essere d'auito ai miei zii ho presenziato anche al convegno sull'autismo.

il mio commento su questa partecipazione l'ho integrato a quello del convegno sull' autismo , cui c'erano anche i suddetti.

credo non ci sia niente di meglio che la testimoniana di chi ogni giorno affronta questi problemi,per chi conosce qualcosa solo per sentito dire o documentandosi da libri o attraverso la tv, per cercare almeno in parte di capire cosa veramente si prova...e nemmeno capire,direi solo provare ad immaginare!

I due docenti Minguzzi e Vassallo hanno trattato il tema dell'autismo ed hanno entrambi figli autistici. L'autismo è una malattia neurologica che impedisce al soggetto di avere rapporti "normali" con il resto della società.
Il soggetto autistico tende ad isolarsi poichè non è in grado e non ha gli strumenti necessari per interagire con gli altri. Ha difficoltà verbali e vive in un modo tutto suo. Questi soggetti hanno la necessità di essere seguiti non solo da genitori, ma da queste persone competenti che sappiano capire i loro bisogni.
I due professori collaborano con un associazione chiamata Autism Aid Onlus , che è un associazione proprio per bambini disabili dove questi ultimi vengono seguiti attraverso vari laboratori e attività sportive come il nuoto proprio per imparare una maggiore coordinazione nei movimenti.

Questo argomento mi tocca particolarmente, da due anni tramite un'associazione seguo un bambino autistico il suo nome è Giuseppe è ha 10 anni,con lui trascorro 3ore e mezzo circa al giorno, dove lo aiuto a svolgere i compiti di scuola, lui rispetto al suo fratellino, anche lui autistico, è già in una fase di miglioramento anche se a volte le terapiste riscontrano problemi!io faccio in modo che lui riesca ad apprendere qualcosina cerco di farlo in tutti i modi,ammetto che ci vuole molta ma molta pasienza specialmente quando cerchi di spiegargli qualcosa e vedi che ti guarda, ti ascolta, sembra che abbbia capito, ma poi....è allora io non mi arrendo è ricomincio tutto daccapo è giocando, disegnando, facendo anche gli esempi più banali faccio in modo che lui capisca!la soddisfazione più grande è quando lui stesso si rende conto di quanto fai per lui è purtroppo non sapendo pronunciare bene le parole o meglio riuscire a dire una intera frase ti abbraccia perchè ti vuole ringraziare, e ti rendi conto che hai fatto qualcosa, hai aiutato una persona e credetemi non c'è cosa migliore che fa stare bene e che aumeta la voglia di stare vicino a chi ha bisogno!Quante cose imparo da lui ogni giorno, è capace di farmi sorridere anche nei giorni più negativi, quante volte è stato l'unico a capire veramente il mio stato d'animo anche se non lo dimostravo, lui lo sente,lo percepisce e con le sue buffe faccia mi fà sorridere...è veramente un bambino speciale, avrei tanto da raccontare di lui, perchè ogni giorno lui mi insegna qualcosa e adesso non posso fare a meno di lui!Non scrivo questo per compiacere o altro perchè per me è stato veramente difficile scrivere questo commento, ma ciò che voglio dirvi e che se potete fare del bene a queste persone standogli vicino fatelo perchè è un' esperienza bellissima che vi riempie la vita!

l'autismo è pultroppo una malattia irreversibile, ma ciò non significa trattare queste persone come se loro non capissero ,in quanto anche se tendono a chiudersi in un mondo tutto loro, avvertono la presenza di chi gli stà accanto e percepiscono il loro affetto.
Io credo che bisogna dare loro delle attenzioni particolari, ed è per questo che la figura dell'educatore è importante ma allo tempo difficile poichè deve trovare un canale per poter comunicare con il soggetto, entrare nel suo mondo per poi aiutarlo ad esprimersi.

I sacrifici che si fanno per i figli sono tantissimi ma commuove sapere che ci sono genitori che fanno i salti mortali per rendere la vita del proprio figlio più normale possibile, anche essendo autistici. Non sapevo che la percentuale di autistici è superiore persino alla percentuale dei malati di handicap. Sentire i due professori in aula mi ha commossa perchè hanno messo in risalto le vere necessità di questi bambini, e il bisogno di avere affianco persone competenti per aiutarli. La diversità spinge le persone normodotate a dare di più per chi è nato diversamente abile o è diventato diversamente abile.

diverso tempo fa ho letto un libro molto bello che parla dell'autismo,si chiama "Pulce nn c'è".è tratto da una storia vera,di una bambina affetta da autismo.La madre di dispera per la disabilità della figlia e il padre viene accusato di abusi di famiglia non veri,cosi la bambina Pulce viene allontanata dalla famiglia e trasferita in una comunita per minori.La sua storia viene raccontanta dalla sorella...vabbè mi fermo sennò racconto tutto,leggetelo comunque è molto interessante come libro,lo consiglio a tutti