lab 6 maggio esperienza di emarginazione

Io ero in città e mi sono sentita bene...però posso immaginare le persone emarginate come si sono sentite. Mi chedo perchè queste distinzoni?perchè queste esclusioni?Sarebbe così bello sentirsi tutti uguali, nonostante le diversità...penso che tutti siamo diversi e unici al tempo stesso!

dall'esercizio svolto in aula devo dire che non mi sono sentito "emarginato" in quanto non portavo ne gli occhiali quel giorno ne ascolto musica classica. ma le forme di emarginazione possono essere tante...credo che emarginare qualcuno per i suoi gusti o qualche suo "difetto" sia un comportamento che assumono le persone stupide...

Questo gioco ci ha permesso di provare cosa vuol dire sentirsi emarginati,in quanto io non mi sono sentita emarginata xkè ero della categoria città.Gli emarginati erano comunque lì in gruppo da parte,ma sembravano loro quelli che più formavano un gruppo anziché noi che eravamo di città.

[b]Durante il laboratorio abbiamo ipotizzato di trovarci in una cittadina il cui sindaco ha deciso di emarginare tutti coloro i quali portano gli occhiali e quelli a cui piace la musica classica.In entrambi i casi io ho partecipato da cittadina attiva alla vita comune che aveva la possibilià di prendere parte alle feste ai balli insomma da cittadina non ero esclusa dalle attività della città.Invece i cittadini emarginati che rappresentavano un piccolo gruppo escluso dal resto della città,non formavano una società compatta e autonoma come la nostra,perchè secondo il mio parere quei cittadini si sentivano inferiori e svantaggiati solo perchè sono stati da noi etichettati.Io penso che in ogni società ci sono gruppi di persone che vengono emarginate perchè hanno caratteristiche che li contraddistunguono,non solo vengono emerginati ma si sentono emarginati e per questo non sfruttano al meglio le loro capacità,non fanno valere le loro idee perchè sono insicuri e per il fatto che vengono isolati si sentono deboli e non proprongono iniziative che gli permettono di dimostrare a chi li emargina quanto valgono.

Durante la lezione tenutasi sull'emarginazione sociale sotto la giuda dell'insegnante, abbiamo simulato due situazioni dove si verifica tale problematica. Nel secondo caso sono stati emarginati in un angolo tutti quelli che amavano la musica classica, invece nel primocaso tutti coloro che indossavano gli occhiali hanno fatto gruppo e gli altri sono stati isolati, cos'è successo? Che chi faceva gruppo si divertiva,giocava, scherzava, in poche parole si sentiva parte integrante della società. Fortunatamente persolanmente sono entrata a far parte della maggioranza, ma nello stesso tempo mi è capitato di osservare "gli altri" e sentirmi triste e amareggiata e provare quell'isolamento ed emarinazione che spesso può provocare gravi danni su una personalità già debole e provata e che con il passare degli anni sfoia o in depressioni o in violenza verso se stessi e verso gli altri.
Quindi secondo il mio modesto parere è opportuna la paziente ricostruzione di un saldo tessuto sociale, di solidarietà e di condivisione di comuni obiettivi di fama ed equilibrata crescita civile, ogni quartiere, ogni zona dovrebbe diventare una sorta di grande famiglia allargata in cui il senso della collaborazione predomina sugli egoismi e sui particolarismi individuali, recuperando in tal modo il senso di quei valori fondamentali senza i quali non si può parlare di società civile.

L'esperienza vissuta oggi in aula ci ha fatto rivivere cio' che in realta' viviamo ogni giorno:l'emarginazione. L'ermarginazione non avviene solo nelle citta', come nel caso del sindaco che emargina i suoi cittadini, ma avviene attraverso una pluralità di aspetti non sempre inerenti a una concezione del giusto. Secondo me per quanto si possa evitare il fenomeno sara' sempre presente fino a quando si creeranno gruppi, e fino a quando si faranno distinzioni di qualsiasi genere, poichè secondo me creare un gruppo significa gia aver emarginato tutto il resto implicitamente, ma se creare gruppi è nella natura dell'uomo, quando l'uomo smettera' di emarginare? Spero che un giorno un'educazione basata sul rispetto del diverso insieme ad una mescolanza di culture negli stessi posti ponino fine a questo disagio che è prima sociale e poi personale.

IL GIOCO è STATO INTERESSANTE POICHE HA TOCCATO UN ARGOMENTE MOLTO DISCUSSO (EMARGINAZIONE).NEL GIOCO IL MIO RUOLO ERA QUELLO DI UN CITTADINO NON SENTITO "EMARGINATO" ,E CERCAVO DI DOMANDARMI COME SI POTESSERO SENTIRE REALMENTE NELLA VITA QUESTE PERSONE.HO NOTATO CHE NELLA VITA REALE APPARTE ALCUNE ATTIVITA DI VOLONTARIATO QUESTE PERSONE NON SONO INSERITE NELLA SOCIETA VIVENDO IN ISOLAMENTO. LA MIA DOMANDA :MA LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE COSA FANNO PER FARLI VENIR FUORI DA QUESTA CONDIZIONE??-L INDIFFERENZA è IL PIU'GRAVE PECCATO MORTALE! IO CERCO OGNI GIORNO NEI PICCOLI GESTI DI REAGIRE ATTIVAMENTE AIUTANDO CON IL MIO POSSIBILE IL PROSSIMO!!!

nel "gioco" fatto in aula non mi sono sentita emarginata in quanto non porto ne occhiali ne ascolto musica classica...anche se credo che il vero senso del gioco era quello di farci capire quanto sia grave il processo di emarginazione... chi emargina fondamentalmente è perchè considera l'emarginato un diverso,quel diverso che non ha "diritto" di vivere insieme agli altri...emarginazione,stereotipi,pregiudizi sono brutte piaghe di questa società.


https://www.youtube.com/watch?v=pmvlBGjHlsQ Emarginazione dopo il carcere!!!testimonianza sul reinseramento dopo il carcere anche questo per me vuol dire emarginare.

Io porto gli occhiali, ma non mi sono mai sentita diversa dagli altri per questo motivo, anche se io non li tollero proprio, ma è una cosa mia e forse proprio questo non mi fa pesare il giudizio degli altri o il fatto che posso pensare di sentirmi "diversa" o "emarginata".
Per quanto riguarda il tipo di musica, io penso che non si possa considerare una persona diversa, solo perchè ascolta musica diversa dalla propria anche se mi rendo conto che nella nostra realtà succede anche questo!!

nn sn stata esclusa in nessuna dei due casi e sn stata fortunata xke nn mi sn sentita esclusa,invece quando una persona e esclusa o emarginata si kiude in se stesso e sbagliano ,xke sene devono fregare di tt le persone. per quanto riguarda la preferenza della musica dal mio punto di vista ogni uno di noi deve essere libero di ascoltare quello ke vuole senza essere giudicato.

I n questo laboratorio ho provato la situazione di vivere in "città",non mi sono sentita emarginata anzi il contrario mi sono sentita superiore una vincente potevo esprimere le mie opinioni e sentirmi sicura di essere accettata dal gruppo.
Purtroppo ancora oggi esiste il grave problema dell'emarginazione che è molto complesso e difficile da affrontare.Emarginato è colui che viene messo ai margini,isolato e che non ha facoltà di esprimere la propria opinione e vengono estromessi dalla vita sociale quindi si sentono inferiori a tutti gli effetti.

essere emarginati è una cosa bruttissima anche se io in aula non lo sono stata, ma mi sono messa nei panni di chi lo era...e questo fa star male davvero perchè il nostro è stato un gioco, ma purtroppo ogni giorno persone vengoo emarginate dalla società, e questo è solo frutto di un pregiudizio perchè l'emarginazione nasce dal pregiudizio di persone stupide che etichettano le persone per questo o quel motivo...per la maggior parte delle volte anche banali...basta che in una parte qualsiasi del mondo una persona si svegli e decida di emarginare un tot di pòersone per un motivo, e trovi dei sostenitori allora quella emarginazione avviene, secondo me dovremmo imparare a pensare di più con la nostr testa...per evitare certi drammi.

Nel gico che si é svolto in aula io mi trovavo in città è quindi mi sentivo forte e sicura di me quindi superiore rispetto a chi invece,era emarginato questo succede,anche nella vita di tutti i giorni.Dove chi pultroppo viene emarginato nono fa altro che isolarsi perdere sempre più fiducia in se è negli altri.

Vivendo in una civiltà pseudomoderna,siamo costretti a emarginare il diverso.
Stà ad ognuno di noi ,non sentire colui che è diverso da noi, un nemico da abbattere!

ALL'ESPERIMENTO FATTO IN CLASSE SULL'EMARGINAZIONE SONO STATA EMARGINATA PERCHè ASCOLTAVO MUSICA CLASSICA.PENSO CHE NON VI SIANO MOTIVAZIONI PER ESSERE EMARGINATE!TRA L'ALRO SONO UN INSEGNANTE DI DANZA CLASSICA E IL MIO LAVORO SI BASA SOPRATTUTO SULL'ASCOLTO DI MUSICA CLASSICA.POI PERCHè PROPRIO SULLA MUSICA CLASSICA?E NON SULLA MUSICA JAZZ O ROCK?
UN'ESPERIENZA DI EMARGINAZIONE L'HO VISSUTA NEL PERIODO DELLE SCUOLE MEDI QUANDO NON RIUSCIVO AD INTEGRARMI NON PER COLPA MIA,PERCHè NON RIENTRAVO NELLE CARATTERISTICHE DELLA MAGGIORANZA.PENSO CHE IL FENOMENO DELL'EMARGINAZIONE NASCA DA QUELLE PERSONE CHE HANNO UNA FORTE PERSONALITà SU DI UN DETERMINATO GRUPPO E FANNO CREDERE CHE TUTTO CIò CHE HANNO E CHE SANNO FARE SIA LA COSA MIGLIORE.IN QUEL PERIODO MI SENTIVO INFERIORE ,CI STAVO MALE MI CHIEDEVO CHE COS'è CHE MI MANCA?POI CRESCENDO HO CAPITO CHE QUESTE PERSONE CE L'HANNO VINTA SOLO CON PERSONE CARATTERIALMENTE DEBOLI.è QUINDI DALLE SCUOLE SI DOVREBBE INIZIRE A SENSIBILIZZARE ALLA NON EMARGINAZIONE,ALLA DIVERSITà.FORSE ANCHE PER QUESTO CHE HO SCELTO QUESTO PERCORSO UNIVERSITARIO!

Nell'esperimento svolto in aula in entrambi i casi ho fatto parte della città.
Nel primo caso il gruppo era formato da persone emarginate per un handicap fisico se così si può chiamare chi indossa gli occhiali da vista. Io che mi trovavo nella città a “divertirmi e a far festa”mi sentivo a disagio in quanto non era stata una loro scelta tale situazione. Scherzosamente alcune emarginate alla domanda della docente<<come vi sentite?>>hanno risposto <<stiamo bene, abbiamo organizzato anche noi una festa>>.Anche se era una battuta ciò è vero:infatti gli emarginati fanno spesso gruppo tra loro,tra persone che hanno lo stesso problema e che quindi possono capirli.
Nel secondo caso invece l’emarginazione riguardava un gusto musicale:gli emarginati erano coloro a cui piaceva la musica classica.
Ascoltavo delle mie colleghe che dicevano<<va bè non è un emarginazione!hanno solo gusti diversi!
Riflettendoci bene emarginare delle persone perché hanno gusti diversi dai nostri non è meno grave di emarginare persone con problemi fisici. In un forum precedente abbiamo parlato di stereotipi e categorie.
Posso collegarmi a ciò dicendo che chi non si omologa ai gusti della massa (che viene spesso influenzata dal contesto e dai media) viene esclusa.
Inoltre vorrei dire che tollerare gli altri non è il modo giusto di comportarsi:tollerare infatti significa sopportare anche se non ci va bene;invece dobbiamo cercare di andare incontro all’altro senza pregiudizi.
La città non deve essere divisa in fette come una torta:e parlando sempre di torta vorrei paragonare gli altri diversi da noi alla ciliegina sulla torta:entrambi danno quel qualcosa in più che rendono da una parte la torta dall’altra il mondo più speciale.

LABORATORIO DEL 6 MAGGIO
EMARGINAZIONE

Nella prima parte del laboratorio mi sono ritrovata nel gruppo degli emarginati perchè porto gli occhiali,nella seconda parte ero nel gruppo presente in città.
Quando ho rivestito il ruolo di emarginata mi sono sentita distante sia dal gruppo presente in città sia dal gruppo degli altri emarginati, infatti tutti gli altri occhialuti come me erano persone verso cui non riuscivo a sentire il senso di appartenenza, non li sentivo come un gruppo di cui fare parte, con cui condividere qualcosa a parte la casualità di avere un difetto di vista.Quindi ho provato un doppio isolamento, dal gruppo in città e dal gruppo degli emarginati.

Nella seconda parte del laboratorio ho fatto parte del gruppo che è rimasto in città e ho pensato che chi ama la musica classica si sente più in alto del resto delle persone che, nella stragrande maggioranza, amano la musica pop.Quindi ho provato una sensazione di antipatia nei confronti di chi, amando la musica classica,snobba e si sente superiore alla massa del popolo.

Nel laboratorio-gioco fatto in aula ho provato entrambe le esperienze:sono stata nel gruppo degli emarginati perchè porto gli occhiali e in quel caso mi sono sentita isolata,spaesata,come un pesce fuor d'acqua,anche se eravamo in tanti e quindi abbiamo creato lo stesso una sorta di gruppo,e questo mi ha fatto riflettere sul fatto che nella realtà è ancora peggio perchè gli emarginati non stanno in gruppo ma sono soli con se stessi.
Quando mi sono trovata in città per la musica,invece,mi sono sentita più serena,in un certo senso anche più forte perchè mi sentivo appoggiata dagli altri e non mi sentivo etichettata come nel primo caso.

Nella prova svolta oggi, io mi trovavo nella parte degli emarginati, perché porto gli occhiali. Non è stata un esperienza traumatizzante perché comunque ho notato a primo impatto che non ero sola, eravamo in molti e per questo abbiamo fatto subito gruppo. Questa situazione però mi ha portato ad analizzare e a riflettere, sul fatto che per essere emarginati non bisogna per forza avere un handicap, ma anche la cosa più futile, come un paio di occhiali, un apparecchio per i denti ecc. possa essere causa di emarginazione.

Durante il laboratorio abbiamo simulato l'esperienza dell'emarginazione,in cui coloro che venivano allontanati erano quelli che indossavano gli occhiali o che ascoltavano la musica classica.Nel primo caso io ero tra gli emarginati.Formavamo un piccolo gruppo disorganizzato,ci sentivamo stigmatizzati ed emarginati perchè non avevamo le stesse possibilità che avevano i cittadini attivi.el secondo caso invece facevo parte dei cittadini,formavamo un gruppo più ampio,compatto e organizzato.
Grazie a questo esercizio ho capito cosa vuol dire essere emarginati e respinti comprendendo lo stato d'animo di tutte queste persone molto vicine a noi,ma che spesso appaiono molto lontane.

nel laboratorio fatto in aula io sono rimasta in citta' e quindi non ho provato la sensazione di essere emarginata pero' ho notato che loro stavano bene perche' erano intanti e si facevano compagnia, pero' purtroppo nella realta' non è cosi perche' gli emancipati quasi sempre restano da soli abbandonati a loro stessi.

nel laboratorio fatto in classe mi so sentita sia in città che emarginata.....
in citta x quanto riguarda la condizione di coloro che portano gli occhiali in quanto cmq nn ho necessita di indossarli..... emarginata x qaunto riguara la musica classica xke nn rientra nei mie gusti anche se penso che,la questione degli occhiali e quella della musica classica,sono abbastanza diverse in quanto la prima è una necessita ,mentre la seconda è un gusto!!!!

Durante l'esercizio che abbiamo svolto in aula mi sono sentita in città.
In ogni caso sostengo che ogi l'emarginazione sia un problema molto grave che va affrontato con molta serietà. Nella nostra società basta poco ad emarginare una persona, basta che quest'ultima non indossi capi firmati o che non frequenti i locali più in della cità. Questo non aiuta i giovani a valorizzare la propria individualità, in particolare, proprio per evitare di essere emarginati i giovani tendono a voler somigliare ai loro coetanei anche nel modo di gesticolare, di parlare, etc.

in questo laboratorio non mi sono sentita in nessuno dei due emarginata ma so benissimo cosa significa perchèda piccola sono stata tante volte emarginata. questo è un problema che èesistito e continuerà ad esistere, secondo me. spero che in futuro in veste di educatore possono evitare e far capire che è una cosa brutta e che non bisogna farla