lab. 8 aprile - LAVORIAMO SULE IMMAGINI

Personalmente mi ha colpito molto l'urlo di Munch. Mi viene in mente il disagio in generale e nessuna disabilità specifica, ma proprio la difficoltà della persona disabile in questa società, che io considero piena di pregiudizi,perchè non si può vivere cosi, in un mondo che è sempre pronto a giudicare tutti, a cui non interessa se la persona che si ha di fronte ha un problema fisico, una disabità o un qualsiasi difetto,ma importa solo che quella persona è diversa, e allora contro questo mondo, questa società, ti verrebbe e mi viene solo da urlare, e certi giorni con alcuni sguardi/commenti, o prendi a parole qualcuno oppure lasci correre, e quello che hai dentro sembra proprio l'immasgine dell'urlo di Munch...
Per quanto riguarda la favola..beh mi ha colpito molto la favola di Dumbo, xkè ci mostra, si,la disabilità di qst ultimo, la sua "diversità" e le difficoltà avutesi nel superare il tutto...gli sguardi i commenti i giudizi...ma soprattutto mi ha colpito la straordinaria capacità di qst piccolo elefante nel superare il tuutto e anzi trasformare questa sua disabilità in risorsa..e questa secondo me è una grande vittoria per gli altri,si, uno schiaffo morale, ma è una vittoria immensa soprattuitto x se stesso...

Il quadro che più mi ha colpito, anche in passato,è stato: "L'Urlo di Munch".
L'immagine rappresento un uomo che urla, è molto angosciante come immagine, mi fa pensare ad un urlo di aiuto e per questo si potrebbe pensare ad un emarginato... nel nostro caso di un diversabile. L'urlo, in questo caso, un urlo silenzioso rappresenterebbe a mia opinione, una richiesta di aiuto.. di solidarietà da un emarginato. L'urlo rimane solo un grido sordo che non puo' essere avvertito dagli altri ma rappresenta tutto il dolore che vorrebbe uscire dal diversabile, senza mai riuscirci. E cosi' l'urlo diviene solo un modo per guardare dentro di se', ritrovandovi angoscia e disperazione.

Il QUADRO che maggiormente mi ha colpito è "notte stellata" di Vincent van Gogh. Questo quadro mi ha immediatamente fatto pensare alla depressione.
Da Wikipedia "La depressione è una patologia dell'umore, tecnicamente un disturbo dell'umore
caratterizzata da un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali, somatici ed affettivi che, nel loro insieme, sono in grado di diminuire in maniera da lieve a grave il tono dell'umore, compromettendo il
"funzionamento" di una persona, nonché le sue abilità ad adattarsi alla vita sociale. La depressione non è
quindi, come spesso ritenuto, un semplice abbassamento dell'umore, ma un insieme di sintomi più o meno complessi che alterano anche in maniera consistente il modo in cui una persona ragiona, pensa e raffigura se stessa, gli altri e il mondo esterno."
Quindi la disabilità che mi viene in mente è proprio la depressione.
Forse esco un po' fuori tema, ma credo che in un certo senso anche la depressione possa considerarsi una forma di disabilità, dato che come le disabilità fisiche anche questa può "compromettere il funzionamento di una persona, nonché le sue abilità ad adattarsi alla vita sociale".
Inoltre credo che sia strettamente collegata anche alla disabilità di tipo corporeo, dato che le diverse condizioni fisiche di un disabile possono portarlo a sentirsi incapace, inutile, diverso dagli altri, non accettato. Quindi forse in un certo senso si può vedere la "depressione" come il contrario di "resilienza".
Forse laddove non c'è resilienza, c'è depressione. Forse la disabilità fisica può portare a un'altra forma di disabilità e cioè il buio della mente, il mal di vivere.

La FAVOLA che mi è venuta in mente è "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" di Luis Sepulveda. La favola narra di una gabbiana di nome Kengah, che, mentre si tuffa nelle acque del mare del Nord in cerca di cibo, viene colpita da un’onda carica di petrolio. Precipita sul balcone di una casa, dove abita un gatto,Zorba. Morente, la povera Kengah ries ce ad affidare il suo primo e ultimo uovo a Zorba, dopo aver richiesto di mantenere tre promesse: Di non mangiare l’uovo, di averne cura finché non nascerà il piccolo, di insegnarle a volare.Zorba promette di prendersi cura del piccolo che sta per nascere. E così non solo cova l’uovo, ma con l’aiuto dei suoi amici gatti, Colonnello, Diderot e Segretario, alleva con tanto amore la piccola gabbianella e la protegge dai pericoli. Viene chiamata "Fortunata". Il problema nasce quando Zorba deve insegnare a volare a Fortunata , perché essendo un gatto non sa come insegnare a un gabbiano a volare. Dopo tanti inutili tentativi i gatti sono costretti a ricorrere all’aiuto “dell’uomo” e a rompere il tabù, cioè parlare agli umani nella loro lingua. L'uomo prescelto è un poeta, un uomo dall’animo sensibile, capace di capire e comprendere. E così Fortunata riuscirà a spiccare il suo primo volo e a librarsi nel cielo: il suo mondo.
Credo che questa favola rappresenti perfettamente il concetto della diversità come motivo di arricchimento e
non come motivo di lotta,di conflitto o di emarginazione. Anche un gatto, che per natura è nemico di un uccello, può imparare ad apprezzare ed amare una gabbianella, senza pretendere di essere uguali, ma imparando ad accettare la sua diversa natura che porterà l'uccello a volare e il gatto a restare a terra.

Nella cartella "RELIGIONI", l'imagine che mi ha colpito maggiormente, è quella dei due ragazzi che si baciano attraverso un filo spinato. Mi ha fatto pensare subito all'olocausto e quindi a quel periodo buio della nostra storia, che è il più emblematico in assoluto, di come il razzismo e quindi la non accettazione della diversità, possa portare a conseguenze assolutamente drammatiche.

Nella cartella "DIFFERENZE" l'immagine che più mi ha colpito è quella del bambino in cui compare la didascalia "l'orientamento sessuale non è una scelta". Sono perfettamente d'accordo con questa affermazione, perchè purtroppo è qualcosa che ancora oggi non si è capito. Molti ritengono ancora che l'essere omosessuali sia un comportamento deviante, una scelta perversa; ancora non si è accettata pienamente l'idea che l'orientamento sessuale sia un qualcosa di assolutamente naturale e questo, come molte altre diversità che non si accettano, porta ad averne paura perchè è qualcosa che non conosciamo, che non comprendiamo e quindi porta spesso all'omofobia, che rende difficile la vita di chi, non per sua scelta, è omosessuale.

Nella cartella "COLORE DELLA PELLE", l'immagine che più mi ha colpito è quella dei due bambini che si guardano mentre i genitori si danno le spalle. Mi fa pensare a quanto la diversità e la paura del diverso siano spesso, dovuti a cause esterne come l'influenza culturale, l'ignoranza,ecc. I bambini invece non hanno pregiudizi e spesso non si accorgono nemmeno delle differenze, o se se ne accorgono, non vi danno importanza.

Nella cartella "CORPI", l'immagine che più mi ha colpito è quella della ragazza anoressica. Mi viene da pensare a quanto il corpo possa essere influenzato dalla nostra mente e a quanto il nostro corpo influenzi la nostra mente: una ragazza con dei problemi di insicurezza ad esempio, può diventare anoressica o obesa e quindi la sua mente in questo caso ha modificato il suo corpo; il suo corpo ora modificato, sarà la sua immagine e quindi l'immagine che gli altri avranno di lei attraverso il suo corpo, influenzerà il suo modo di comportarsi, il suo modo di pensare: ad esempio una ragazza obesa, probabilmente si sentirà non accettata e quindi diventerà una persona insicura e timida. In questo caso è il suo corpo che ha modificato la sua mente.

Mi ha colpita molto la favola del brutto anatroccolo, in questa immagine mi viene in mente la diversità di colore tra le persone. questa diversità porta all'esclusione di gran parte delle persone, il piccolo anatroccolo esprime proprio quello che succede nella realtà, le persone diverse vengono escluse dalla società.

1)Il quadro che ha colpito la nostra attenzione è "la ballerina" di Botero.
2)Il tema che mi sovviene è la diversità.
3)La disabilità è di tipo corporeo.
4-5)Non cè un canone,uno schema de seguire tutto è unico e irripetibile e ovvimente bello così com'è!!!!
La favola che ci ha colpito è quella del brutto anatroccolo dove la diversitàè sinonimo di inferiorità,e solo dopo in un secondo momento si fà di quella diversità un valore!
Raffaela Ottavo Gelsomina Piscitelli Maria Vigliotti

L'immagine che mi ha colpito maggiormente è quella della ballerina grassa che mi ha fatto pensare a una brutta malattia come l'obbesità che in un certo senso è vista come disabilità....una disabilità di tipo corporea
il messaggio che vorrei mandare è di non soffermarsi troppo solo sull'aspetto fisico di una persona, ma riuscire ad andare oltre...non è giusto a mio avviso che chi è stato meno fortunato debba essere considerato un "anormale"semplicemente perchè è grasso, e quindi non capisco:NON HA UN CUORE?DEI SENTIMENTI? UNA PASSIONE;UN SOGNO; é UN ESSERE UMANO COME NOI O é UN ROBOT???!!! perchè discriminare tanto queste persone facendogli sentire la loro malattia ancora più pesante e dolorosa di quella che è?...ma purtroppo mi rendo conto che il mio messaggio non cattura i cuori di tutti,perchè ognuno di noi tende ad avere solo pregiudizi e opinioni senza mai capire che cosa in verità queste persone provano...Mi sento in un certo senso vicino alla ragazza dell'immagine,non perchè x mia fortuna,sono obbesa, ma xkè frequento uno sport che purtroppo quello che prevale maggiormente è la linea, tutto ciò che riguarda l'arte, l'espressione viene cancellato perchè x quanto possano essere fattori importanti,non potranno mai equivalere a un corpo di 45-50kili.
lo sport che sto parlando è appunto la danza,una disciplina rigorosa,un arte con l'A maiuscola,ma allo stesso tempo richiede sacrificio e abnegazione perchè di porta ad avere complessi sul tuo corpo,a far si che quel corpo di una donna in sviluppo,possa solo diventare corpo senza forme....e dall'amore e dalla passione che nutri in quest'arte si trasforma in un odio...io ballo da 10 anni e il mio corpo è molto cambiato ma continuo a non accettarmi perchè vorrei essere leggera come una piuma che potessi sollevarmi con i miei piedi senza che nessuno se n accorgesse.
Eppure è solo frutto di una mia mania della dieta,causata appunto dalla danza ke ripeto però che amo e senza di essa non avrei altre mete.
ma ecco mi rendo conto, perchè purtroppo in questo mondo è così,che ci sono persone che vengono "etichettate"anche per un solo kilo in più, sono subito considerate delle dilettanti,non professioniste,figuriamoci chi invece ha più di un kilo in più...le verrà sottratto da subito il suo sogno gettandola in una realtà così cruda e ingiusta,lascaiandola per sempre un senzo di vuoto.

Il quadro di Picasso dove viene raffigurato un volto, ritengo sia stupendo. Picasso stravolge i tratti del viso e ci trasmette il vero significato della bellezza quella che non esiste perchè ogni persona è bella nella sua unicità. Picasso mi fa andare al di là delle apparenze ed oltre qualsiasi pregiudizio.

La favola che mi colpisce è quella del brutto anatroccolo dalla quale emerge il tema della diversià: in questo caso non c'è una vera e propria disabilità ma è semplicemnte escluso, emerginato perchè è diverso per colore.
Il messaggio è quello di considerare la diversità come una occasione di arricchimento, di crescita e di confronto.

per quanto riguarda il laboratorio sulle immagini dell 8 aprile mi ha molto colpito la ballerina di danza classica di botero,guardando questa figura come disabilita mi viene in mente l obesita in quanto ella non corrisponde ai classici canoni di una ballerina classica,la favola che mi viene in mente è quella del brutto anatroccolo che non essendo bello come gli altri viene cacciato via perche nessuno lo vuole ma che poi si trasforma in un ballissimo cigno,inoltre mi viene anche da pensare che forse botero potrebbe essere visto a mio parere come un futurista in quanto non ci vedo niente di male se una ballerina è un po piu in carne,e poi chi l'ha detto che la denza è solo per i magri?ci sono tanti tipi di danza per accontentare tutti.

Il quadro che ci ha colpito è quello di Vangog: "la notte stellata".Il tema è quello della distorsione della realtà.Abbiamo visto in questo quadro la diversità dalla comune linearità.Il messaggio che secondo noi vuole dare è che , nonostante la particolarità complessa, il quadro riesce comunque a trasmettere emozioni come una comune notte stellata.

Esempio di favola :
1.NEMO.2/3. MENOMAZIONE,A CAUSA DELLA SUA PINNA MENO SVILUPPATA CHE GLI IMPEDISCE DI NUOTARE BENE.IL MESSAGGIO CHE SECONDO NOI DA QUESTO PERSONAGGIO DI CARTONE è CHE NONOSTANTE L' HANDICAP ,CON FORZA DI VOLONTà E CORAGGIO POSSONO ESSERE ABBATTUTE QUELLE COMUNI BARRIERE ARCHITETTONICHE CHE OSTACOLANO LA VITA DI TUTTI I GIORNI.
svolto con Raffaela Tarantino

RELIGIONE
L'immagine che mi ha colpito molto è stata quella della donna mussulmana,commento questa immagine perchè mi ha sempre colpito il modo di trattare le donne dei mussulmani,è come se loro,o meglio le loro mentalità,fossero rimaste indietro di anni e la donna non si fosse mai emancipata.Il messaggio che mi viene in mente è sicuramente l'egoismo dell'uomo e in questo caso la disabilità è rappresentata dall'essere impotente delle donne di fronte a tutto ciò.Mi fa rabbia il modo di vederle come oggetto inanimato,da comandare e manovrare a loro piacimento,le costringono ad indossare il burqua e non hanno diritto a nessun tipo di scelte,quando mi è capitato di vedere per strada queste donne nei loro occhi si leggeva tutto il dolore che si portano dentro,la rassegnazione e tanta tristezza.il messaggio che mi viene in mente è che chi ha un pò di potere si sente sempre superiore rispetto agli altri e cerca di prendere il sopravvento sui deboli.Per me non si tratta di religioni diverse ma di uomini troppo egoisti ed egocentrici che temono in qualche modo l'emancipazione delle proprie donne e godono nel trattarle come schiave ed essere il loro "padrone".

DIFFERENZE
Mi ha colpito l'immagine dei due ragazzi con il passeggino perchè io ho sempre pensato che ogni persona dovesse avere la libertà di esprimere la propria personalità ed il proprio essere,il tema che ne viene fuori è l'omosessualità,io penso che l'omosessualità non sia una malattia o una follia della persona,ma per me rappresenta piuttosto dei disagi vissuti in famiglia,se non una vera e propria disabilità interiore,cioè dei bambini che sono stati maltrattati o abbandonati dai padri e non avendo la loro figura di riferimento si sono rispecchiati sin da piccoli nelle madri(e viceversa) e affiancandosi ad una persona dello stesso sesso non fanno altro che cercare quella figura di riferimento che gli è sempre mancata.Il messaggio che mi viene in mente è che queste persone non devono essere esclusi dalla società o derisi invece devono essere aiutati a superare le loro difficoltà interiori.Però penso anche che due persone dello stesso sesso non dovrebbero avere la possibilità di avere dei figli,non per razzismo verso gli omosessuali ma per protezione verso i bambini perchè crescendo in una famiglia così avrebbero sicuramente le idee confuse,non riuscirebbero ad identificare il proprio genitore di riferimento,senza parlare poi del fatto che nella nostra società verrebbero derisi da tutti e quindi non riuscirebbero a sviluppare quel senso di famiglia "normale" con un padre e una madre.

COLORE DELLA PELLE
Mi ha colpito molto l'immagine dei due bambini che giocano mentre i loro genitori si danno le spalle,il tema che mi viene in mente è sicuramente il razzismo e penso che la disabilità si trovi nel modo di pensare dei grandi,nel fermarsi all'apparenza ed escludere l'altro solo perchè è "diverso".Guardando i bambini invece il messaggio che mi viene in mente è che loro riescono ad andare oltre il colore della pelle,oltre ogni apparenza e vedere l'altro un suo simile nonostante tutto.Questo mi fa riflettere molto,perchè noi tutti pensiamo di dover insegnare qualcosa ai nostri bambini,ma non ci soffermiamo mai ad osservarli bene in modo tale da capire che siamo soprattutto noi a dover imparare da loro:imparare ad avere la loro sensibilità,la loro dolcezza,la loro umiltà e la loro ricchezza interiore,tutto ciò viene dimostrato dal fatto che noi selezioniamo le persone con cui stare,loro invece stanno con tutti in egual modo,noi notiamo le differenze tra noi e l'altro,loro invece si riconoscono uguali agli altri e sono liberi da ogni pregiudizio.

CORPI
L'immagine che mi ha colpito è quello della ragazza seduta,il tema che ne traggo è l'anoressia,la disabilità sta nel fatto di non sapersi accettare,il messaggio che ne viene fuori è sicuramente che si guarda troppo alle apparenze e poco all'interiorità delle persone,anche i mass-media danno della donna un'immagine magra se non proprio anoressica e le adolescenti si rispecchiano in quello che la tv trasmette ,cercando di assomigliare il più possibile al prototipo di donna che si è creato negli ultimi tempi.Secondo me l'anoressia nasce dal non sapersi accettare ma si alimenta molto della solitudine,dal fatto di non avere accanto una persona che ti faccia sentire speciale e soprattutto dal vivere in un ambiente che non senti tuo e che non ti dà serenità.Per superare questo momento ci vuole tanta forza ma sicuramente anche tanto affetto dalle persone che ti circondano.


(ho lavorato con Diana Rosa e Schiavone Raffaella)

Visionando i quadri quello che mi ha colpito di più è stato il quadro in cui è dipinta una sedia con la gamba spezzata,e guardandolo mi ha fatto subito venire alla mente gli anziani perchè non solo i disabili,ma anche le persone di una certa età sono spesso reclusi ai margini della nostra società, e infatti ciò che mi ha colpito e che la sedia non è dipinta vicino ad un tavolo con le altre sedie ma è messa in un angolo,pronta forse per essere buttata via.

La favola invece che mi è venuta alla mente è quella della BELLA E LA BESTIA,ho pensato a questa favola perchè,nonostante il suo aspetto sia frutto di un incantesimo da tutti quelli del paese viene considerato e trattato come una BESTIA da tenere lontano,e infatti vive in un castello fuori dalla città.mi ha colpito quest favla perchè ci fa comprendere la superficialità delle persone che si fermano all'apparire e non riescono ad andare oltre.Sarà poi solo BELLA a riesce ad andare oltre il suo aspetto a guardare al di là della BESTIA E AD INNAMORARSI DI LUI.

L'autore che più mi ha colpita è stato Botero dove rappresenta una ballerina che fuoriesce da quelli che sono i canoni tradizionali della ballerina.Infatti la ballerina rappresentata è una donna obesa, mi ha colpito quest'immagine perchè spesso dietro questo problema si nasconde purtroppo tanta sofferenza e anche ignoranza di chi non conosce l'argomento. L'obesità è un problema serio che non va sottovalutato, ma il più delle volte viene associato al semplice fatto di mangiare tanto senza guardare oltre e capire che forse ci sono ben altri motivi..infatti chi è obeso purtroppo ancora oggi, nonostante ci siano tante campagne di solidarietà per chi ha questi problemi, purtoppo c'è ancora chi deride queste persone, trattandole come se fossero dei mostri su cui potersi fare una bella risata senza pensare che magari quella persona oltre a vivere dei problemi fisici, deve convivere anche con la solitudine e la tristezza di tutti quei giudizi negativi. Il quadro di Botero dunque mi ha colpita proprio perchè rappresenta una donna che esprime se stessa senza vergognarsi di essere diversa o non incarnare la perfetta ballerina, anzi rappresenta la forza di volontà di esprimersi in un'attività nonostante i limiti.
Una favola che mi ha colpita è stata "La Bella e la Bestia", dove la bestia viene emarginato per il suo aspetto ed è costretto per questo a vivere rinchiuso senza mostrarsi agli altri. Questa favola mi ha colpita perchè, Bella riesce ad andare oltre il suo aspetto fisico e guardare la sua anima, infatti Bella si innamora della Bestia senza nascondere le sue emozioni. Altre favole che mi vengono in mente è quella di Dumbo, l'elefantino che viene emarginato da tutti perchè diverso a causa delle sue lunghe orecchie, ma la favola ha la sua morale e lieto fine e cioè fare di un punto di forza quello che può sembrare una debolezza e non arrendersi mai.

1)Il quadro che ha colpito la nostra attenzione è "la ballerina" di Botero.
2)Il tema che mi sovviene è la diversità.
3)La disabilità è di tipo corporeo.
4-5)Non cè un canone,uno schema de seguire tutto è unico e irripetibile e ovvimente bello così com'è!!!!
La favola che ci ha colpito è quella del brutto anatroccolo dove la diversitàè sinonimo di inferiorità,e solo dopo in un secondo momento si fà di quella diversità un valore!
Raffaela Ottavo Gelsomina Piscitelli Maria Vigliotti

1)Il quadro che ha colpito la nostra attenzione è "la ballerina" di Botero.
2)Il tema che mi sovviene è la diversità.
3)La disabilità è di tipo corporeo.
4-5)Non cè un canone,uno schema de seguire tutto è unico e irripetibile e ovvimente bello così com'è!!!!
La favola che ci ha colpito è quella del brutto anatroccolo dove la diversitàè sinonimo di inferiorità,e solo dopo in un secondo momento si fà di quella diversità un valore!
Raffaela Ottavo Gelsomina Piscitelli Maria Vigliotti

mi ha colpito molto il quadro di munch l urlo.mi viene in mente l angoscia,la paura,la solitudine che tutte le persone "diverse" vivono.è lo stesso artista a provare terrore e smmarrimento e rimane da solo a soffrire,e per questo mi ha colpito, perche secondo me questo quadro riflette proprio la condizione interiore che solo loro, persone "diverse",riescono a percepire.inerente è la favola del brutto anatroccolo,animaletto considerato "diverso" che alla fine diventerà un bellissimo cigno.

il brutto anatroccolo grigio sgraziato diverso da tutti gli altri e quindi emarginato,sentendosi rifiutato si vede brutto quindi vediamo in questa favola che emerge la diversità come sinonimo di"brutezza".ma vedimo che nel momento in cui si allontana da chi lo umilia e si avvicina a chi lo acetta si accorge dlla sua belezza e che è uguale agli altri.

[b]Guardando le immagini che la pressoressa ci ha proposto il dipinto che più mi ha colpito è stato quello della ballerina di Botero,che raffigura una ballerina diversa dai soliti canoni:non è alta,magra e slanciata ma più robusta e bassa.Per me questo esempio è la dimostrazione che anche chi puo apparire diverso dai tradizionali steriotipi deve avere l'opportunità di portare avanti i propri obbiettivi e sogni senza porsi dei limiti.

Voglio sottolineare un altro quadro che mi è piaciuto molto:il quadro di Eduard Much,l'urlo in cui si evidenzia il rapporto angoscioso che l'artista avverte nei confronti della vita. Il tema che mo viene in mente è quello di un'angoscia esistenziale. Secondo me l'urlo esprime la solitudine del soggetto nei confronti del mondo;questa condizione rispecchia,secondo il mio parere,una disabilita a livello interiore,non a livello fisico o esteriore. L'urlo rappresenta una richiesta di aiuto,di attenzione perchè nn si sente accettato dalla realtà.

l'immagine che analizzo è "l'urlo di munch".
Quest'opera mi fa venire in mente l'urlo disperato di una persona con disabilità ke non riesce ad esprimersi, non riesce a far valere i suoi desideri, i suoi pensieri, i suoi diritti.una persona che vuole considerazione da parte degli altri, che gli passano davanti indifferenti.

MI ha colpito molto la Ballerina di Botero , una ballerina diversa dalle altre, una ballerina con qualche chiletto in più,in controtendenza con tutto ciò che ci propinano oggi i mass-media,dove ci deve essere un unico canone di bellezza,dove ci propinano la ricerca della perfezione e propio per questo molte ragazze entrano in un tunnel chiamato "anoressia",infatti anche l'immagine della ragazza anoressica mi ha colpito,e un forte messaggio.Credo appunto come già detto che la bellezza è soggettiva, che non vi e un canone di bellezza e tutti possono essere Belli!!!

a noi ci ha colpito molto l'immagine della ballerina di Botero,subito ci è saltato in mente il tema della diversità,diversita intesa come uscire fuori dai soliti canoni,dalle convenzioni.la disabilita evidente è quella dell'obbesità,il modo di Botero di evadere gli skemi convenzionali fa capirecome un handicap è tale a causa della societàche ne determina gli svantaggi!!!non bosogna conformare le proprie idee a quelle della società ma allontanarsi dalle convenzioni e dai luoghi comuni come ha fatto Botero facendo della differenza una ricchezza!!!valorizziamo le differenze!!!!
FIABE
tra le varie fiabe noi abbiamo pensato a "BIANCA NEVE E I SETTE NANI" dove emerge chiaramente l'opposizione tra la perfezione e la bellezza (biancaneve) e l'imperfezione (i sette nani)rappresentata soprattutto dalla sproporzione dei tratti somatici:orecchie grandi...la disabilità evidente è il nanismo .vengono abbattute tutte le barriere,emerge la completa e perfetta collaborazione tra soggetti diversi o addirittura opposti,collaborazione che risulta spontanea e per nulla sforzata... questo è un cartone che lancia un messaggio non evidente,ma dal quale noi tutti dovremmo trarre un esempio di vita!!!
GIUSTINA PASSARIELLO
WANDA CESA
FRANCESCA SPINA

Tutte le immagini in un modo o nell'altro richiamano alla tematica della disabilità letta come diversità ma più di tutte ha catturato la mia attenzione l'immagine del volto di un ragazzo africano che mi rimanda al tema della diversità culturale e di conseguenza delle caratteristiche fisiche dell'uomo le quali comportano pregiudizi e stereotipi, preconcetti nei confronti di chi viene considerato inferiore solo perchè non appartiene alla nostra stessa cultura. Quello del razzismo è un tema che mi sta molto a cuore perchè con l'educazione ricevuta in 20 anni ho imparato a non discriminare nessuno e ci sono state,ci sono e ci saranno sempre discriminazioni razziali anche se ci illudiamo che il mondo sia cambiato rispetto al passato riguardo questo fenomeno, in realtà oggi una persona razzista cerca di mostrare quanto meno è possibile le sue opinioni contro chi è diverso.

Oltre al Brutto Anatroccolo e a Nemo, mi viene in mente un'altra favola che rappresenta la tematica della disabilità ed è quella di Dumbo il piccolo elefantino nato con le orecchie più grandi, quindi sproporzionate rispetto al corpo. Questa malformazione di Dumbo fa sì che esso venga discriminato e deriso dai suoi simili fino a quando grazie a dei simpatici corvi conosciuti nel corso della storia, Dumbo impara ad utilizzare il suo handicap traendone vantaggio e imparando a volare acquisendo più fiducia in se stesso.