lab. 8 aprile - LAVORIAMO SULE IMMAGINI

Il quadro che mi ha colpito di più è stato quello della ballerina di Botero. In esso infatti è rappresentato un modello estetico differente rispetto ai canoni classici imposti dalla società. Di solito le ballerina di danza classica hanno un fisico asciutto, delle linee perfette, invece quello di Botero è una ballerina obesa, completamente differente rispetto all'immaginario collettivo. Secondo me l' obesità per una ballerina di danza classica può essere un handicap, perchè non permette di compiere tutti i movimenti in maniere fluida, il corpo diventa comunque un ostacolo. Ma il messaggio che vuole lanciare Botero attraverso il suo quandro è secondo il mio pensiero, quello di andare oltre i classici modelli imposti dalla società. La sua vuole sicuramente essere una provocazione contro tutte le regole ed i pregiudizi contro cui ogni giorno le persone considerate "diverse" devono combattere.

il quadro che mi ha colpito molto è stato l'urlo di munch...esso stà a significare l'angoscia che ognuno di noi porta dentro, quelle due figure nere possono rappresentare l'indifferenza che queste sagome hanno per quest'uomo sofferente...ed ecco che in questo quadro vedo proprio il comportamento di alcuni uomini in confronto dei diversamanti abili ad esempio il non interessarsi costruendo tutt'ora barriere architettoniche che possono dare difficoltà a persone con limitata capacità sensoriale e motoria.

Laboratorio svolto da Giuliana Caputo e Maria Consalvo.

Il quadro che ci ha colpito è quello della "Ballerina di Botero".La tematica riguarda l'esteticità e la cura del corpo. L'obesità viene considerata una diversità, anche se nell'opera di Botero è evidente l'idea del superamento delle barriere che impone la danza, ed in particolare la danza classica: eccessiva magrezza, linee perfette e piatte. In questo quadro l'obesità della ballerina e la legiadra della postura creano contrasto; la ballerina nella sua imperfezione diviene incredibilmente perfetta, quasi leggera.


FAVOLA SCELTA: "LA BELLA E LA BESTIA".
Attraverso la classica storia di un amore impossibile, che supera ogni barriera, "La Bella e La Bestia" ci parla inanzitutto del tema della diversità, in particolare dell'accettazione del "diverso" e "dell'altro da sè". Una diversità che si manifesta spesso nella realtà e nello stesso modo in cui avviene nella fiaba: l'aspetto fisico, l'esteriorità non accettati dall'altro perchè lontani dai canoni di bellezza perfetta, proposti dai mezzi di comunicazione. L'essere "mostruoso" viene considerato "cattivo", viene allontanato dalla società, addirittura è lui stesso ad accettarsi come "diverso", a convivere con il destino che l'ha "maledetto".

Il quadro che più ci ha colpito è l'Urlo di Munch che esprime un senso di disperazione,angoscia!Il soggetto ha il viso deforme e ci fa pensare alla sordità perchè ha le mani sulle orecchie ed il messaggio potrebbe essere quello di una persona sofferente,diperata che,urlando,esprime il suo pieno disagio rispetto a a condizione in cui è costretto a vivere

Tra le favole abbiamo pensato a Dumbo che viene deriso a causa de e sue orecchie enormi.Il messaggio che possiamo ricavarne è che ognuno può trarre vantaggi dai propri difetti ed essere unico e speciale nel suo essere come nel caso di Dumbo che proprio a e sue grandi orecchie riesce a volare a differenza di tutti i comuni elefanti

In collaborazione con Annalisa Spinelli e Antonella Calderazzi

ilaria nettuno ha scritto:Il quadro che ci ha colpito di più è stato l'Urlo di Munch.
TEMA-> il tema che appare in risalto nel quadro è l'angoscia dell'uomo rispetto alla complessità e al caos del mondo reale. Come infatti il quadro nasce da un'esperienza di vita vissuta dell'autore che egli stesso racconta come un momento di forte angoscia in cui "il cielo sembrava si tingesse d'improvviso di rosso sangue"
DISABILITA'-> non è una specifica disabilità quella che emerge dall'opera ma più che altro è sottolineata la condizione di terrore, angoscia, inquietudine interiore in cui può trovarsi un disabile
MESSAGGIO-> il messaggio è quello di un uomo che si sente solo e nell'impeto dell'angoscia, della solitudine dà un grido che gli fa perdere ogni forma umana e col suo urlo riesce a distorcere per fino la realtà intorno a lui. é come se ci fosse un forte desiderio di cambiare le cose ma allo stesso tempo un desiderio di evasione, di fuga da un caos che l'uomo nella sua limitatezza non riesce a dominare. Inoltre è forte anche il messaggio di lontanaza che c'è tra "l'urlatore" quindi il disabile e gli amici i "normali" che continuando a camminare lungo il ponte non si curano o meglio non si accorgono proprio della devastazione interiore che sta avvenendo in quel momento.

Russollillo Cristina,Nettuno Ilaria,Garofalo Annalisa,Negri Rosa

1. Ti ha colpito un autore/quadro/un’immagine in particolare? Quale?

2. Quale tema ti viene in mente?

3. Quale disabilità ti viene in mente?

4. Quale messaggio ti viene in mente?

5. Riflessioni (aggiungi cosa ne pensi):

SCEGLINE UNA TRA QUELLE CITATE O TRA QUELLE CHE TI VENGONO IN MENTE.

L’immagine che maggiormente mi ha colpito è l’ultima,cioè quella dei due diversi stereotipi di bellezza,quello formoso e mediterraneo e quello algido e spigoloso che ultimamente va molto di
moda!
Il tipo di disabilità che mi viene in mente è quello legato ai disturbi dell’alimentazione,come
quello dell’anoressia e della bulimia,un dramma che affligge molte ragazze e negli ultimi anni
anche molti ragazzi
Ritengo che sia fondamentale accertarsi e credo che in questo svolgono un ruolo importante le persone che ci circondano,poichè spesso abbiamo bisogno di sentirci amati,voluti,abbiamo l'esigenza di sentire parole rassicuanti,qualcuno che ci accetta per come siamo.

per quanto riguarda il quadro quello che mi ha colpito maggiormente è stato "l'urlo" di Munch, perchè in quel quadro vedo tanta disperazione che relativamente al nostro corso mi fà pensare all'urlo di una persona in difficoltà, all'urlo di qualcuno che è stanco di vivere una vita da "diverso"

invece per la favola, sono rimasta colpita da "dumbo" principalmente perchè essendo un cucciolo lo vedo indifeso, la storia di dumbo la vedo molto attuale nel senso che quello che accade a dumbo è quello che molto spesso accade a chiunque possa essere diverso cioè essere adittato criticato insultato invece, di aiutarlo e consolarlo.
bisogna capire che essere diverso non vuol dire non poter fare qualcosa o non essere in grado.
io ci tengo a ribadire sempre lo stesso concetto:tutti possiamo l'importante è volerlo!

LAVORO SVOLTO CON ARIANNA ESPOSITO:
favola scelta :la bella e la bestia
1-3:quando i domestici vogliono convincere la bestia ad invitare Belle a cena, la Bestia aha paura, la stessa paura che l'ha portato a nascondersi per anni in un castello
2:disagio per la diversità fisica,sentirsi diverso per l'aspetto
4:BELLE riesce ad abbattere il muro della diversità fisica e cogliere ciò che li rende uguali: il sentimento..che è celato dietro un aspetto mostruoso

Il quadro chè più mi ha colpita è l'urlo. Mi tocca particolarmente, in quanto esso esprime un senso di profonda solitudine del soggetto in questione, nei confronti del mondo intero. Ciò lo si può chiaramente capire dall'espressione del soggetto. Per quanto riguarda la fiaba, quella che più mi ricorda la disabilità è "il gobbo di Notre Dame", dove la disabiltà di Quasimodo purtroppo rappresenta un "fenomeno da baraccone".

TRA I QUADRI CHE HANNO ATTIRATO LA MIA ATTENZIONE CE NE SONO STATI DUE:
IL PRIMO E' QUELLO DI BOTERO CHE RAFFIGURA UNA FAMIGLIA "CICCIONA" E
IL SECONDO E' QUELLO SEMPRE DI BOTERO CHE RAFFIGURA UNA BALLERINA "CICCIONA"
IL TEMA CHE SALTA SUBITO AGLI OCCHI E' QUELLO DELL'OBESITA',NON INTESA COME UNA CONDIZIONE DI DISABILITA',MA COME UNA SEMPLICE CONDIZIONE DI VITA.LA DISABILITA' PER COLORO CHE SOFFRONO DI OBESITA',CONSISTE NEL FATTO CHE SI SENTONO DIVERSI DAI COSIDDETTI MAGRI....MA CHI LO DICE CHE LA NORMALITA' CONSISTE NELL'ESSERE MAGRI?????
CERTO,ESSERE MAGRI E BELLI,RAPPRESENTA UN LASCIA PASSARE IN OGNI FORMA DI SUCCESSO,MA A MIO PARERE CREDO CHE LA COSA PIU' IMPORTANTE,OLTRE IL SUCCESSO,SIA LO STARE BENE CON SE STESSI E SE UNA PERSONA OBESA,O SEMPLICEMENTE CICCIOTTELLA,LO E',NON VEDO QUALE SIA IL PROBLEMA.
QUESTI QUADRI ESALTANO L'OBESITA' E VIENE STRAVOLTO IL CANONE DI BELLEZZA PRIVILEGGIANDO UN'IDEALE DI BELLEZZA DIVERSO,MA NON PER QUESTO SBAGLIATO......VORREI INFINE SOTTOLINEARE CHE NON E' L'ASPETTO FISICO CHE DEFINISCE UNA PERSONA,MA LO E' LA PERSONALITA',IL CARATTERE E TUTTE QUELLE CARATTERISCTICHE CHE NON RIENTRANO NELLA CATEGORIA CORPOREA!

LUDOVICA COZZOLINO E MARIA FERRARO

esercizio svolto insieme a :Rhoswyta Magliulo

1. Ti ha colpito un autore/quadro/un’immagine in particolare? Quale?

2. Quale tema ti viene in mente?

3. Quale disabilità ti viene in mente?

4. Quale messaggio ti viene in mente?

5. Riflessioni (aggiungi cosa ne pensi)

-potete sviluppare tutto in un unico discorso

1.ci ha colpito in modo particolare il quadro la :"la ballerina di Botero"
2.il tema che si affronta nell'osservare questo quadro è "l'obesità"
3.la disabilità che si viene a riscontrare in questo problema è il non sentirsi belli e di conseguenza messi da parte in una società dove l'apparenza e la bellezza estetica è messa in primo piano.
4.il messaggio che ci viene in mente è quello di badare ad evidenziare maggiormente la bellezza interiore delle persone e non quella esteriore la quale la definisco una bellezza al quanto superficiale.come appunto ci vuole far capire Botero nel caso della ballerina.
5.grazie a queste immagini si riesce a capire come autori come questi riescono a cogliere il senso esatto di molti condizioni e che grazie a loro ci vengono trasmesse attraverso l'arte e noi magari un domani lo trasmetteremo attraverso le nostre teorie educative.


ANALISI DELLA FAVOLA "LA BELLA E LA BESTIA":
1.TEMA DELLA DIVERSITà
2.LA DISABILITà CHE ESALTA DA QUESTA FAVOLA è CHE L'ESSERE BRUTTI è SINONIMO DI EMARGINAZIONE DA UNA SOCIETà CHE VIVE PER APPARIRE E DOVE LA BELLEZZA RENDE SOVRANA.COME NELLA FAVOLA LA BESTIA OLTRE AD ESSERE VISTA COME UNA CREATURA BRUTTA VIENE IDENTIFICATA ANCHE COME UNA PERSONA CATTIVA E UNA PERSONA CHE DEVE ESSERE ISOLATA DALLA SOCIETà.
3.IL MESSAGGIO CHE CI VIENE IN MENTE è CHE NONOSTANTE IL SUO BRUTTO ASPETTO LA "BELLA"RIESCE A VEDERE LA BELLEZZA INTERIORE DELLA "BESTIA" E CIò CI PUò INSEGNARE CHE NON BISOGNA FERMARSI ALL'APPARENZA DELLE COSE MA BISOGNA ANDARE OLTRE PER VIVERE IN UNA SOCIETà CHE NON SIA SOLO UNA SOCIETà DI APPARENZE E MAGARI DI BELLEZZE E POCO CONTENUTO MA UNA SOCIETà CHE RIESCA AD APPREZZARE LA DIVERSITà!!!!!SENZA EMARGINARLA!!!

mi ha colpito il quadro di Vincent Van Gogh "la camera di Van Gogh",in quanto vi è rappresentata una netta contrapposizione tra la calma apparente e l'ordine sistematico della stanza vuota e l'animo perennemente tormentato e in subbuglio dell'artista.questa dicotomia mi richiama alla mente alcune caratteristiche dell'autismo,i soggetti affetti da tale disturbo possono manifestare stati di agitazione psicomotoria e irrequietezza in contapposizione a momenti di isolamento e chiusura sociale;come un soggetto autistico Van Gogh contrappone colori forti e brillanti del quadro ad una calma apparente.Il disturbo autistico mi richiama l'immagine di colui che pur con un'apparente chiusura emotiva e relazionale potrebbe invece avere dentro di se tutti i "toni accesi"delle emozioni

Il laboratorio "lavoriamo sulle immagini" l'ho fatto con Catalano Immacolata e De Luca Maria.Tra le immagini osservate in aula quella che ci ha colpito di più è stato il quadro di Botero,ovvero,la ballerina alla sbarra e i temi che ci sono venuti in mente sono quelli legati all'alimentazione come:l'anoressia,la bulimia,l'obbesità.........Una delle disabilità che ci è venuta in mente è stata proprio l'obbesità,in quanto questa porta sia difficoltà motorie che fisiche e secondo noi Botero vuole dirci che nella vita la bellezza,l'essere magre non è tutto.

Invece tra le favole abbiamo scelto la bella e la bestia dove viene fori un un tema oggi molto diffusa ovvero l'emarginazione,ma questa favola ci è proprio da esempio in quanto ci fa comprendere che le barriere della diversità,dell'emarginazione possono essere abbattue solo se nono vi sono pregiudizi nei confronti del diverso

L'immagine che mi ha colpito particolarmente è la Ballerina di Botero:figura che esce fuori dai soliti schemi a cui noi siamo abituati.
La ballerina "IN CARNE" è proprio la dimostrazione del diverso,in quanto non potrà effettuare movimenti corretti come una vera ballerina.
Per quanto una persona non voglia discriminare e' inutile dire frasi come "la danza è per tutti"...non è vero,per essere ballerine si devono rispettare alcuni canoni,non sto parlando di bellezza ma di leggiadria di forme e di movimenti.

La favola a cui ho pensato è "la bella e la bestia":esempio brillante di come l'apparenza inganna.
Lui,la bestia,essere spregevole,arrogante,ignobile viene allontanato da tutti perchè fisicamente diverso..solo Bella,riesce a piccoli passi a legarsi a lui,fino ad innamorarsene.

Credo che probabilmente non esista artista piu eloquente di Picasso riguardo il fatto di vedere persone e cose sotto un'ottica prettamente personale. Picasso rende tutto cio' che lo circonda deforme e irregolare, ma sotto quest'aspetto "brutto" e "anormale" della forma secondo me egli cerca di farci capire che la perfezione non è nella visione oggettiva della cose (infatti chiunque veda un suo quadro potrebbe pensare alla rappresentazine di mostri) ma la perfezione è cio' che noi vogliamo sia perfetto.
La favola che mi è venuta in mente, anche se gia citata da altre persone in questo forum, è "la bella e la bestia", la storia di un amore tra una bestia e una ragazza molto bella; si innamora della bestia perchè scopre in lui una parte del suo carattere che è tutt altro che bestiale.

L'immagine che mi ha colpito di piu in assoluto è stata in assoluto quella dei corpi..Perchè purtroppo oggi quando si parla di diversità o di disabilità ci si riferisce sopratutto a delle diversità fisiche come il fatto di essere magre o grasse o come ad esempio l'altezza.Infatti sappiamo che oggi per poter entrare a far parte di un corpo militare dobbiamo raggiungere una certa altezza..E questa non è discriminazione?Non è diversità?Oggi in ogni luogo e in ogni situazione si parla di disabilità o di diversità,incentrata per lo piu su una diversità fisica....

Sfogliando le varie slide,mi son resa conto di questa cartella integrativa e non avendola ancora commentata provvedo ora.
Ci sono molte immagini che mi hanno colpito in questa cartella..quella in assoluto dei bambini di etnia diversa che si abbracciano teneramente..o che seduti sul vasino si scoprono..e ciò che mi è venuto in mente è che non si scoprono diversi per il colore della pelle..ma si scoprono diversi in quanto entità separate.. se fossimo stati abituati sin da piccoli a convivere con "il diverso" che sia esso lo straniero od il disabile forse,anzi quasi sicuramente non saremmo oggi pieni di pregiudizi e tabù.I bambini che rappresentano la purezza, l'ingenuità sono in grado di voler bene chiunque sia in grado di dedicargli attenzioni,affetto ed amore..indistintamente dal colore della pelle,dal sesso o dalla gravità del deficit.E ancora una volta mi rendo conto di quanto siano fondamentali queste creature angeliche e di quanto ci possano insegnare!
L'altra immagine che mi ha colpito che mi ha fatto sorridere in un primo momento, ma che poi ha toccato un argomento sul quale sono fortement contraria è stata quello dei due uomini,immagino una coppia gay che spinge un carrozzino.Anche le coppie gay rappresentano in un certo senso la diversità,ed anhe loro hanno diritto a vivere serenamente senza aver paura di niente e di nessuno,devono aver la possibilità di vivere i loro amori alla luce del sole e quant'altro..e se il discorso terminasse qui non ci sarebbe niente da ridire...ma fin quando poi non si toccano i bambini!!!!Ormai mi son resa conto durante questo corso che il mio motto è "ognuno è libero di fare ed essere ciò che vuole"...e soprattutto in questo caso.L'amore come i bambini non ha distanze,non conosce differenze di sesso o razza ma la scelta di un uomo di amare un altro uomo non deve ricadere sui bambini,non deve precludere a questi ultimi di vivere in una famiglia diversa da quella tradizionale.Con il passare del tempo l'evoluzione tocca ogni campo,la tecnologia,il lavoro e perchè no..anche la famiglia..ma può svilupparsi,aprirsi rinnovarsi quanto si vuole ma da che mondo e mondo la famiglia è costituita da un uomo ed una donna che biologicamente possono generare dei figli,e se una coppia di uomini o di donne si uniscono..anche in matrimonio ovviamente costituiscono una famiglia ma biologicamente non hanno la possibilità di generare figli...e allora mi chiedo il perchè ci si ostina ad adottare figli,o affitare uteri o quant'altro?????????????L'unica risposta che mi so dare è che l'egoismo dell uomo è troppo forte per comprendere certe cose.. una coppia gay che vuole adottare figli non solo manifesta in pieno il puro egoismo ma dimostra l'ignoranza e la chiusura di comprendere le reali esigenze di un bambino!Ciò che non è comprensibile è che si definiscono "avanti",e non dico che non lo siano,per il proprio coraggio di rompere le regole e le tradizioni ma si dimostrano chiusi per comprendere ciò di cui necessitano i bimbi...allora non è questo un atteggiamento contraddittorio????Non metto in dubbio che siano persone piene d'amore..anzi talvolta sono anche più sensibili di noi donne..ma per dare amore non occorre adottare un bambino...si può dare amore ogni giorno...a chiunque..ci si può occupare delle persone bisognose..dei bambini chiusi in case famiglia,di chiunque abbia bisogno di essere amato...una persona povera,un disabile..chiunque!E se ciò che si desidera è essere apprezzati.rispettati amati..tt questi son sentimenti che non sono compresi nel pacchetto famiglia,non c'è un contratto tra genitori e figli di amarsi per forza..i prorpi comportamenti,ed il proprio essere genera degli affetti da parte degli altri nei nostri confronti.Un bambino ama sì il padre..ma quanti casi ci sono di figli che amano non i propri genitori biologici ma chi si prende cura di loro?!

Van Gogh dipinge "Notte stellata"dal vivo ovvero non rinchiuso nel suo solito studio,perchè voleva un contatto diretto con la realtà naturale.Cio' mi riporta alla mente la condizione del disabile in passato cioè egli veniva considerato solo un malato da assistere ed accudire,segregato in casa fin quando le cose per fortuna cambiarono grazie a delle riforme che portarono i soggetti disabili fuori dalle mura domestiche per essere integrati nella società.

https://www.youtube.com/watch?v=dSoMh3MQHIg
IN TEMA CON L'ARGOMENTO CHE ABBIAMO TRATTATO

[b]Due sono le immagini che piu mi hanno colpito:quella della ballerina di Botero,e il dipinto di una ragazza di Picasso.
Nel primo dipinto,l'autore ha raffigurato una ballerina "diversa" dal solito prototipo,infatti non è alta magra e aggraziata nei movimenti,ma molto in carne.Nell'ideale comune la ballerina,sopattutto di danza classica,rappresenta la perfezione e l'armonia delle forme,ma se si ha una passione o anche la possibilità di provare a danzare,l'obesità non deve essere un limite nè un elemento di discriminazione.Il messaggio che ho percepito guardando l'immagine è che una ballerina in carne è diversa da una piu magra e aggraziata,ma resta una ballerina con la stessa passione e voglia di imparare pur non avendo le giuste misure fisiche;per questo la diversità è esteriore non interiore e può rappresentare un limite ma non un impedimento.
Per quanto riguarda il dipinto di Picasso,io credo che il bello puo essere percepito in modo diverso da persona a persona,ognuno di noi osserva e valuta in modo differente il soggetto che ha davanti,la diverità è quindi soggettiva.

1 la sedia di gauguin.
2 sono vari....riposo, vecchiaia, focolare familiare, abbandono.
3 l'infermità
4 c'è una luce ancora accesa....forse la sperenza.
5 Lo sfondo è al quanto buio, mi viene in mente l'ambiente in cui vivono i nonni. Lo spegnersi di una vita o anche la rottura di un qualcosa di cui non si sa il perchè.

ho svolto il lavoro con elena passariello e dora ieronimo

Tra i quadri mostrati quello che più di tutti mi ha colpito è stato l'urlo del norvegese Edvard Munch pochè in esso è visibile il dramma della vita umana nel momento in cui ci facciamo sopraffare dalle ansie e dalle angosce. L'immagine dell'uomo viene distorta, le ansie annullano l'uomo fino a farlo sembrare una figura umanoide, quasi aliena, quasi mi fa pensare allo stato in cui devono trovarsi le persone disabili se non fossero aiutati dalla grande forza di volontà che li rende persone uniche.

BOTERO:BALLERINA ALLA SBARRA
-QUALE TEMA TI VIENE IN MENTE? danza
-QUALE DISABILITA'? obesità,disfunzione
-QUALE MESSAGGIO? la bellezza non dipende solo dall'aspetto fisico,anzi lui si
differenzia dal prototipo di bellezza di quel tempo,rappresen=
tando una ballerina in carne
-RIFLESSIONI: viviamo in una società dove l'aspetto fisico è molto importante,ma questo non vuol dire che dobbiamo seguire questa corrente ma mostrarci nella nostra bellezza sia se siamo magre sia se siamo in carne. L'unico problema che ci potrebbe colpire è di non eccedere nel cibo e trascurarsi,per non diventare obesi,arrivando ad avere problemi di salute e di movimento.

Mi ha colpito l’immagine del pesciolino Nemo, perché mi fa pensare al rapporto tra padre e figlio, in particolare a come il bene di un padre possa non essere compreso e alle difficoltà che si possono incontrare nella vita. Secondo me , Nemo , pesciolino con pinna atrofica, rappresenta quelle persone che hanno disabilità motoria per problemi fisici. Questo tipo di disabilità mi fa pensare a come molti genitori siano molto protettivi nei confronti dei loro figli, impedendogli di vivere una vita normale. La storia di Nemo ci insegna che la disabilità puo’ essere affrontata partendo dal proprio desiderio di vivere e di essere considerata una persona normale, soprattutto dalle persone care. Per me vale l’antico detto Volere e’ Potere, cioe’ che se una persona vuole, puo’ fare tutto nonostante la disabilità.
Christian Punzi

Delle tante immagine mi ha molto colpito il quadro di Botero della ballerina, una ballerina che non rispecchia i canoni di bellezza e fisicità di oggi. Le forme abbondanti limitano i movimenti…. A colpirmi è stao proprio questo che l’obbesità non sembra determinare alcuna limitazione, e forse il messaggio è proprio quello di guardare al di là dei canoni che ci vengono “imposti” anche attraverso la tv !!!!!!
La favola che mi è saltata alla mente è quella di dumbo, un elefantino dalle orecchie grandi che lo emerginano dagli altri elefanti ma che alla fine sono un punto di forza infatti imparerà a volare diventerà famosa proprio per questo suo “difetto”