PEDAGOGIA DELLA DISABILITà - ANNO 2010

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PEDAGOGIA DELLA DISABILITà - ANNO 2010

FORUM DIDATTICO. Stanza di collaborazione della classe - docente del modulo Floriana Briganti (DOCENTE TITOLARE ORNELLA DE SANCTIS) attività laboratoriale del corso di di Pedagogia della Disabilità - Suor Orsola Benincasa di Napoli, lezioni da marzo a giu


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    LEZ. 3 – LAB. 25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE

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    Maria Rosaria Illiano


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    LEZ. 3 – LAB.  25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE - Pagina 8 Empty Re: LEZ. 3 – LAB. 25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE

    Messaggio  Maria Rosaria Illiano Mar Mar 30, 2010 10:49 am

    ORE 6:00 -7:00 SVEGLIA- DOCCIA- COLAZIONE
    ORE 7:15 PRENDO L' AUTOBUS, TRENO E AUTOBUS
    ORE 8:30 INIZIO CORSI ALL' UNIVERSITA'
    ORE 13:30 PRANZO
    ORE 15:30 INIZIO CORSI POMERIDIANI
    ORE 17:30 RITORNO A CASA- FUNICULARE,TRENO,AUTOBUS
    ORE 19:00 RIENTRO A CASA, ESCO O STUDIO
    ORE 21:00 CENA
    ORE 23:00 DORMO
    Questa è la mia giornata tipo quando seguo i vari corsi universitari e senza ombra di dubbio affermo che se fossi una persona sulla sedia a rotelle dovrei riscrivere la mia giornata. Infatti la prima barriera architettonica la incontro nel momento in cui devo scendere da casa per arrivare alla fermata dell' autobus. Qualcuno dovrebbe necessariamente aiutarmi a scendere 13 scalini abbastanza alti. Inoltre poiché abito in un paesino di provincia gli autobus a nostra disposizione sono molto piccoli e dotati di porte strette che non consentiscono il passaggio a tutti. Altri invece sono più capienti, dispongono di uno spazio ampio per i disabili ma non hanno scivoli che permettono l' accesso al mezzo di trasporto. Arriviamo alla stazione dei treni e notiamo che le porte molto spesso, poiché strette, permettono solo attraverso svariati tentativi l' accesso ad un carrozzino figuriamoci ad un soggetto su sedia a rotella. Quest' ultimo diversamente dal bambino non può essere preso in braccio né la sedia a rotelle può essere chiusa come un normale passeggino ogni volta. Quindi notiamo che la vita di una persona disabile è molto più complessa di quella di un normodotato per questo è importante predisporre in ogni struttura le giuste precauzioni per evitare ad un soggetto su sedia a rotelle di potersi sentire ancora meno accettato dalla società.
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    LEZ. 3 – LAB.  25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE - Pagina 8 Empty Re: LEZ. 3 – LAB. 25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE

    Messaggio  valentinabifolchetto Mar Mar 30, 2010 12:05 pm

    COMMENTO DEI VIDEO SULLE BARRIERE ARCHITETTONICHE:
    Mi sento profondamente colpita guardando questi video perchè emerge proprio la totale indifferenza sia da parte delle autorità che da parte dei cittadini stessi,che non si impegnano a far sì che un disbile,un essere umano come noi,possa compiere anche i più piccoli gesti della vita quotidiana(camminare sui marciapiedi perchè non ci sono gli appositi sali/scendi per le loro carrozzelle,mentre per noi è un'attività scontata quando siamo per strada,trovare un posto auto in un parcheggio perchè magari qualche menefreghista ha occupato il posto a loro dedicato,usufruire dei mezzi pubblici che nella maggior parte dei casi non hanno la pedana per permettere ai disabili di salire e scendere dal mazzo ecc...)senza che si senta ancor di più in disagio, ma possa condurre una vita decente alla pari degli altri uomini.

    OROLOGIO:
    08.30 sveglia,scendo al piano giorno per fare colazione attraverso una scala (prima barriera architettonica per un disabile)
    doccia(anche nel bagno c'è un gradino quindi sarebbe un problema per la carrozzella del disabile perchè non potrebbe arivare al gabinetto e alla doccia senza farsi aiutare),poi risalgo al piano notte per prepararmi,poi riscendo per uscire di casa e oltre alla scale interne ci sono 5 gradini fuori alla porta(altra barriera).
    10.00 mi metto in macchina per arrivare alla metro,poi da lì prendere la funicolare (anche lì ci sono delle scale ma anche ascensori quindi non ci dovrebbero essere difficoltà per un disabile).
    11.00 arrivo all'università attraverso un cammino su marciapiedi(ostacolo per un disabile perchè spesso si trovano auto e motorini parcheggiati male)
    13.30 fine lezione esco dall'università e prendo gli stessi mezzi dell'andata.
    14.45 torno a casa, pranzo e riposo fino alle 16.30
    16.30 studio
    19.00 esco o con il mio ragazzo o con familiari
    21.00 cena
    22.30 un pò al pc e poi a letto.

    Questa è la mia giornata tipo e da quanto si può vedere un disabile non potrebbe mai fare le stesse cose in quanto è ostacolato già nelle cose per me semplici (esempio entrare in bagno,andare a fare colazione,lavarsi) perchè incontrerebbe molte barriere architettoniche.
    Facendo questo esercizio mi sono resa conto che sono molto fortunata e che dobbiamo imparare ad apprezzare anche le più piccole cose che la vita ci offre.
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    LEZ. 3 – LAB.  25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE - Pagina 8 Empty Barriere architettoniche / Esercizio sulle diversità

    Messaggio  claudiabasile Mar Mar 30, 2010 12:36 pm

    Per quanto riguarda la mia giornata, purtroppo un disabile (come lo era mia nonna) non potrebbe scendere di casa senza l'aiuto di qualcuno in quanto, essendo un vecchio palazzo, non c'è l'ascensore.
    Purtroppo in Italia abbiamo una mentalità troppo retrograda e menefreghista, ed è per questo che il progresso è mooolto lento.


    Esercizio sulle diversità
    Facendo questo esercizio, Mara ed io, abbiamo trovato che "UGUALE" sia una parola troppo grande. In due persone ci possono essere delle idee comuni, dei modi simili di vedere le cose, ma ognuno è comunque unico e non sarà mai uguale ad un altro. Nemmeno due gemelli sono uguali.
    In ogni caso l'esercizio è questo (noi ci conosciamo da annetto, dall'inizio dell'uni):

    Mara:
    Uguale -> Serietà
    Diverso -> Situazione sentimentale - Altezza - Gusti musicali

    Claudia
    Uguale -> Serietà - Semplicità
    Diverso -> Età - Situazione sentimentale - Altezza - Gusti musicali
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    LEZ. 3 – LAB.  25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE - Pagina 8 Empty Re: LEZ. 3 – LAB. 25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE

    Messaggio  angela lucignano Mar Mar 30, 2010 1:02 pm

    Guardando i video mi è subito venuto in mente un film di Carlo Verdone del 1994 "Perdiamoci di vista". E' la storia di un conduttore televisivo che incontra una ragazza (Asia Argento) sulla sedie a rotelle e, una volta stretto amicizia, il personaggio di Verdone si rende conto di come sia difficile per un paralitico vivere liberamente la propria giornata. Il film, infatti, mostra varie scene problematiche come ad esempio la difficoltà di andare in bagno lungo un viaggio in autostrada, nel quale la maggior parte degli autogrill hanno barriere architettoniche. Cito tale film proprio perchè si comprende molto bene anche lo stato d'animo della persona portatore di handicap, che cerca in tutti i modi di essere indipendente e di farcela da sola.
    Riguardo a questo problema delle barriere architettoniche è necessario che comuni, regioni, ma la politica tutta debba interessarsi e dare delle risposte concrete. Proprio in questo periodo siamo stati tartassati da comizi politici in vista delle elezioni regionali, ma qualcuno ha mai affrontato tale problema? Tutto ciò che riguarda le minorenza viene sempre messo in secondo piano, senza capire, invece, che è la loro integrazione che può portare ad un educazione volta a migliorare tutta la società.


    OROLOGIO:
    ore 9.00 sveglia e colazione
    ore 9.30 doccia (barriera n.1: gradino del bagno) e mi vesto
    ore 10.00 scendo di casa (barriera n.2: scale del palazzo)
    vado a piedi alla metro (un paralitico dovrebbe prendere l'autobus: barriera n.3)
    ore 10.15 prendo la metro (barriera n.4: scale del sottopassaggio e della metro)
    ore 10.45 scendo dalla metro (barriera n.5: scale della metro e del sottopassaggio)
    esco dalla metro e prendo l'autobus( barriera n.6: privo di pedana sollevatrice)
    ore 11.15 arrivo all'università ed vado in aula prendendo l'ascensore
    ore 14.30 esco dall'università
    prendo l'autobus (barriera n.7: come sopra)
    ore 14.45 scendo dall'autobus(barriera n.8: come sopra)
    prendo la cumana
    ore 15.15 prendo la macchina
    ore 15.30 arrivo a lavoro (barriera n.9: scale del palazzo)
    ore 19.00 esco da lavoro (barriera n.10: scale del palazzo)
    prendo la macchina
    ore 19.20 arrivo a casa (barriera n.11: scale del palazzo)
    ore 20.30 ceno *
    ore 23.00 mi lavo (barriera n.12: gradino del bagno)
    ore 23.30 a letto

    *delle volte esco per cenare da maici o andare al cinema, ma credo che se fossi un paralitico, dopo aver incontrato tutte queste barriere, resterei proprio a casa a riposarmi!
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    LEZ. 3 – LAB.  25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE - Pagina 8 Empty Re: LEZ. 3 – LAB. 25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE

    Messaggio  Brigida Giaccio Mar Mar 30, 2010 2:04 pm

    La società di oggi ci parla tanto di non escludere il disabile e di integrarlo in ogni semplice attività, ci parla tanto di creare edifici idonei a queste persone per far si che vivino meglio...ma poi com'è possibile che i principali servizi che un disabile potrebbe usufruire non sono idonei per le sue difficoltà.Basta guardare le strade,le entrate delle farmacie, i pulman e si comprende com'è la vita di queste persone, praticamente impossibile.la mia giornata tipo è:sveglia alle 8:00, colazione, doccia e prendo la cumana per arrivare all' università.Il pomeriggio studio e lavoro spostandomi sia a piedi che con l'auto.Penso proprio che se avessi avuto deficit fisici la mia giornata tipo sarebbe stata sicuramente diversa e questo spoprattutto alle barriere architettoniche che la mia società presenta.
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    Messaggio  Serafina Riccio (SARA) Mar Mar 30, 2010 5:00 pm

    Eccoci!!!!tutti a pensare la vita di un disabile,penso che sia impossibile riuscirlo a capire. Quest'argomento trattato in aula mi è interessato molto,guardando i 3 filmati mi sono sentita veramente fortunata,nei confronti di un disabile che ogni giorno deve lottare con tante difficoltà,semplicemente per un minimo spostamento che noi riteniamo scontato. La cosa che mi ha colpito maggiormente, vedere la grande forza di volontà che hanno quelle persone,soprattutto quando alcuni operatori in metro lo hanno ignorato,comportandosi in maniera del tutto indifferente. Bhe che dire....ci troviamo nel 2010 un mondo tecnologicamente molto avanzato,dove per tutto si trova un rimedio,ma ancora i disabili restano con le loro difficoltà,vengono posti sempre più ai margini della società,rendendo il disabile poco autosufficiente.Nessuno riesce veramente a comprendere queste persone,spesso sono costretti a camminare per strada perchè gli scivoli vengono occupati dalle macchine,oppure in metro tutto è sempre fuori servizio,non riesco proprio a capire perchè tutto viene costruito ma niente può essere utilizzato. Spero che la situazione possa migliorare anche se rispetto al passato ci ono stati dei miglioramenti.
    la mia giornata
    1)sveglia ore 8
    2)doccia,colezione 8 20
    3)metro oppure macchina 9
    4)università seguo il corso 10 30
    5)ritono a casa 13 30 (metro,opp macchina)
    6)pranzo 14 30
    7)studio 16
    8)esco verso le 20 opp vado in palestra (macchina)
    9)torno a casa ore 21 30cena
    10)spesso esco 22 30(macchina)
    bhe questa è una delle mie giornate più tranquille,un disabile nn potrebbe mai fare tutte queste cose,impiegherebbe più tempo ma non solo. partendo dalla colazione sarebbe difficile accedere nella mia cucina dalla mia stanza,a casa mia non esiste l'ascensore,nella metro spesso è tutto fuori servizio,la mia macchina non è adatta per un disabile,la mia palestra è molto stretta e piena di scale,diciamo che un disabile incontrerebbe molte difficoltà.
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    LEZ. 3 – LAB.  25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE - Pagina 8 Empty Re: LEZ. 3 – LAB. 25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE

    Messaggio  luigianocerino1036 Mar Mar 30, 2010 6:45 pm

    è assurdo pensare che nel 2010 i diversamente abili si trovano di fronte a delle barriere architettoniche. a volte penso di essere una persona davvero fortunata perche tutte le azioni che io svolgo nella mia giornata come salire le scale o semplicemente entrare da una piccola porta per me sono futili azioni ma per i disabili sono vere e proprie difficoltà. vedendo i tre video mi si chiude lo stomaco, mi metto nei panni di queste tre persona e per un secondo capisco le difficolta che essi provano ed è davvero brutto sapere che nessuno pensa a loro.


    LA MIA GIORNATA TIPO
    7:30 CIRCA MI ALZO VADO IN BAGNO E FACCIO COLAZIONA(LA PRIMA BARRIERA CHE UN DISABILE INCONTRA è IL BAGNO PERCHE LA DISTANZA TRA IL BAGNO E IL MOBILE DEL LAVANDINO E PICCOLA E QUINDI UNA SEDIA A ROTELLA NON CI ANDREBBE LA SECONDA BARRIERA INVECE SONO LE SCALE PERCHE AVENDO PIANO GIORNO E PIANO NOTTE IL DISABILE DOVREBBE COMUNQUE SCENDERE CIRCA 20 SCALE
    8:30 MI FACCIO UNA DOCCIA (TERZA BARRIERA è LA VASCA CHE è ABBASTANZA ALTA)VADO ALL'UNIVERSITA CON LA MACCHINA
    9:30 CIRCA ARRIVO ALL'UNIVERSITA CON LE MIE AMICHE POSIAMO LA MACCHINA NEL PARCHEGGIO CHE è ABBASTANZA LONTANO DALL'UNIVERSITA(UNA BARRIERA POTREBBE ESSERE LA STRADA CHE è PIENA DI ESCREMENTI DI CANI E IN QUESTO MOMENTO LA STANNO AGGIUSTANDO E QUINDI UN DISABILE SULLA CAROZZINA DOVREBBE CAMMINARE IN MEZZO ALLA STRADA CHE QUANDO C'è IL TRAFFICO O RIMANE UN PULLMAN BLOCCATO LA CARROZZINA NON SI PUO MUOVERE
    14:30 ARRIVO A CASA E PRANZO(UNA BARRIERA POTREBE ESSERE LA PORTA DI ENTRATA PERCHE C'è UN GRADINO ABBASTANZA ALTO
    15:00 SALGO AL PIANO NOTTE A GUARDARE LA TV,UN PO DI TEMPO DEDICATO AL COMPIUTER
    16:30 CIRCA STUDIO FINO ALLE 19 CIRCA
    20:00 VADO IN PALESTRA(LE BARRIERA CHE INCONTRO SONO LE SCALE,E POI IO IN PALESTRA FACCIO STEEP AEROBICA QUINDI UNA PERSONA CHE NON MUOVE LE GAMBE NON PUO FARE GLI ESERCIZI CHE SVOLGO IO IN PALESTRA
    21:00 CENO E QUANDO POSSO ESCO CON IL MIO RAGAZZO
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    LEZ. 3 – LAB.  25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE - Pagina 8 Empty Re: LEZ. 3 – LAB. 25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE

    Messaggio  luigianocerino1036 Mar Mar 30, 2010 6:57 pm

    luigianocerino1036 ha scritto:è assurdo pensare che nel 2010 i diversamente abili si trovano di fronte a delle barriere architettoniche. a volte penso di essere una persona davvero fortunata perchè tutte le azioni che io svolgo quotidianamente come salire le scale o semplicemente entrare da una piccola porta per me sono futili azioni ma per i disabili sono vere e proprie difficoltà. vedendo i tre video mi si chiude lo stomaco, mi metto nei panni di queste tre personE e per un secondo capisco le difficoltà che essi provano ed è davvero ASSURDO sapere che nessuno pensa a loro.


    LA MIA GIORNATA TIPO
    7:30 CIRCA MI ALZO VADO IN BAGNO E FACCIO COLAZIONE(LA PRIMA BARRIERA CHE UN DISABILE INCONTRA è IL BAGNO PERCHE LA DISTANZA TRA IL BAGNO E IL MOBILE DEL LAVANDINO E PICCOLA E QUINDI UNA SEDIA A ROTELLA NON CI ANDREBBE LA SECONDA BARRIERA INVECE SONO LE SCALE PERCHE AVENDO PIANO GIORNO E PIANO NOTTE IL DISABILE DOVREBBE COMUNQUE SCENDERE CIRCA 20 SCALE
    8:30 MI FACCIO UNA DOCCIA (TERZA BARRIERA è LA VASCA CHE è ABBASTANZA ALTA)VADO ALL'UNIVERSITA CON LA MACCHINA
    9:30 CIRCA ARRIVO ALL'UNIVERSITA CON LE MIE AMICHE POSIAMO LA MACCHINA NEL PARCHEGGIO CHE è ABBASTANZA LONTANO DALL'UNIVERSITA(UNA BARRIERA POTREBBE ESSERE LA STRADA CHE è PIENA DI ESCREMENTI DI CANI E IN QUESTO MOMENTO LA STANNO AGGIUSTANDO E QUINDI UN DISABILE SULLA CAROZZINA DOVREBBE CAMMINARE IN MEZZO ALLA STRADA CHE QUANDO C'è IL TRAFFICO O RIMANE UN PULLMAN BLOCCATO LA CARROZZINA NON SI PUO MUOVERE
    14:30 ARRIVO A CASA E PRANZO(UNA BARRIERA POTREBE ESSERE LA PORTA DI ENTRATA PERCHE C'è UN GRADINO ABBASTANZA ALTO
    15:00 SALGO AL PIANO NOTTE A GUARDARE LA TV,UN PO DI TEMPO DEDICATO AL COMPUTER
    16:30 CIRCA STUDIO FINO ALLE 19
    20:00 VADO IN PALESTRA(LE BARRIERA CHE INCONTRO SONO LE SCALE,E POI IO IN PALESTRA FACCIO STEEP AEROBICA QUINDI UNA PERSONA PARALITICA NON PUO FARE GLI ESERCIZI CHE SVOLGO IO IN PALESTRA
    21:00 CENO E QUANDO POSSO ESCO CON IL MIO RAGAZZO
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    LEZ. 3 – LAB.  25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE - Pagina 8 Empty Re: LEZ. 3 – LAB. 25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE

    Messaggio  Carla Scolorato Mar Mar 30, 2010 7:05 pm

    Esercizio dell'Orologio:
    5.40sveglia,poi segue la colazione(ma per farla devo scendere giù in cucina,prima barriera architettonica),mi preparo e anche per andare in bagno c'è uno scalino(seconda barriera architettonica).Esco di casa alle 06.50,altre scale per prendere la macchina che mi accompagnerà alla stazione(terza barriera architettonica).7.10Prendo il treno,metropolitana,funicolare(e nessuno di questi mezzi è dotato di pedane o quant'altro,sesta barriera architettonica),aggiungo che dalla funicolare all'università c'è un bel pò di strada da fare a piedi e non sempre i marciapiedi sono sgombri o spaziosi per poter passare(settima barriera architettonica).Terminati i corsi verso le 16.00torno a casa e faccio il percorso inverso.Questa è una giornata semplificata al massimo,per non essere troppo prolissa,ma mi rendo conto che se mettessi anche gli altri impegni come per esempio le attività parrocchiali,le visite ai miei nonni le barriere si moltipicherebbero esponezialmente.Mi ha toccato molto una frase che dice la signora nel 2° video,ed è :"E' cambiato tantissimo da trent anni a questa parte,ma tanto altro deve ancora cambiare!".E' verissimo molti di noi diamo per scontato la possibilità di fare queste cose autonomamente,non prendendo in considerazione le persone impossibilitate non per loro volontà ma il più delle volte per l'indifferenza degli altri.Poi nel 3°video mi ha fatto riflettere il fatto che molte volte per la strada non c'è neanche il marciapiede su cui un diversamente abile potrebbe"camminare".Infatti ho pensato subito ad un ragazzo che conosco e che non ha mai potuto camminare,lui ha delle difficoltà enormi per attraversare le strade del mio paese perchè per costruire i palazzi hanno eliminato i marciapiedi oppure li hanno ridotti che anche una persona che cammina con le proprie gambe ha difficoltà a passarvici.Io penso che in primis a cambiare dovrebbe essere il cuore delle persone,non per compatire chi è più sfortunato di noi ma per immedesimarsi a pieno nelle situazioni altrui e mobilitarsi seriamente affinchè non ci siano disparità di conduzioni e condizioni di vita.
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    LEZ. 3 – LAB.  25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE - Pagina 8 Empty Re: LEZ. 3 – LAB. 25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE

    Messaggio  Magliulo Giovanna90 Mar Mar 30, 2010 8:05 pm

    Per quanto riguarda le barriere architettoniche,rendono la vita dei disabili molto difficile perchè in molti luoghi pubblici dove ci sono rampe,scale loro non possono andare...


    IL MIO OROLOGIO...

    -sveglia ore 09.00
    -colazione ore 09.30
    -treno ore 10.25
    -bus ore 11.20
    -treno per il rientro 13.00
    -pranzo ore 14.00
    -doposcuola ore 15.00
    -secondo diploma serale ore 16.30
    -rientro ore 18.30
    -relax dalle 19.00
    -cena ore 20.00
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    LEZ. 3 – LAB.  25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE - Pagina 8 Empty Barriere architettoniche

    Messaggio  Carla Nebbia Mar Mar 30, 2010 9:04 pm

    Commento video 1
    E' assurdo quello che una persona in carrozzelladeve sopportare.
    Questo video oltre a mostrare che nella maggior parte dei casi ci sono dei montascale che non funzionano...documenta anche il totale menefreghismo degli addetti,del tutto indifferenti alle richieste di aiuto che gli vengono poste.
    Questi non si mobilitano ne al momento per aiutare la ragazza,ne prendono provvedimenti per garantire il corretto funzionamento dei montascale.
    Il disabile in questi casi può solo contare sulla gentilezza/sensibilità dei passanti(che si offrono di portare la carrozzella)e sull'aiuto dei familiari(che prendendola in braccio la portano su per le scale).
    E tutto questo perchè accade??????Perchè "uno strumento" importante che dovrebbe sempre funzionare è perennemente fuori uso.
    C'è una grande inefficienza degli organi competenti..che invece di garantire al disabile tutto ciò che gli occorre,non fa altro che arrecargli ulteriori "sofferenze e umiliazioni"...facendogli pesare ancora di più la situazione in cui si trova.
    In verità si potrebbebero migliorare le cose anche per merito delle persone comuni,ma sono poche quelle che si interessano realmente,il problema resta solo di chi ha un diabile in casa...pochi si soffermano a pensare alla vita che un diversamente abile conduce e agli ostacoli ogni giorno deve superare.
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    Messaggio  maddalena caporale Mar Mar 30, 2010 10:03 pm

    Le barriere architettoniche rappresentano da anni degli enormi ostacoli e dei profondi disagi per le persone diversamente abili,e sono proprio queste ultime che tendono a trasformare un deficit fisico ,motorio in un vero e proprio handicap.
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    Messaggio  Rosa Fioretti Mar Mar 30, 2010 11:23 pm

    Sfortunatamente oggi giorno nella notra società le problematiche riguardanti le persone diversamente abili vengono accantonate causando un'emarginazione sempre maggiore di questi soggetti che anche nello svolgere attività considerate da noi "semplici e di rutine" trovano difficoltà.
    Le nostre città,senza distinzioni geografiche non sono fornite delle giuste attrezzature per l'accoglieza di questi individui e qual'ora quest'ultime fossero presenti,molto raramente risultano essere funzionanti ed efficaci...
    Proprio per questo il soggetto diversabile si vede "impedito" e di conseguenza emarginato...
    I video visti durante la lezione del 25 marzo ci danno la dimostrazione di questa triste realtà e osservandoli mi sono resa conto che non per tutte le persone è facile condurre una vita "normale",come io considero la mia.
    Appunto per questo come chiesto dal laboratorio mi accingo a fare un' analisi di una mia giornata "tipo" confrontandola con quella di un soggetto disabile:
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    Messaggio  michelaiuliano Mar Mar 30, 2010 11:25 pm

    Da premettere che mi reputo molto fortunata e che veramente se metto a paragone la mia giornata con una persona sulla sedia a rotelle so gia' da adesso che incontrerebbe molte difficolta',iniziando dalla doccia per poi conclundere per l'andare a letto.Potrei incominciare,dicendo:che mi sveglio alle 7:30 e fin qui ci stiamo,ma per alzarmi non ho problemi non ho bisogno di aiuto,sono autonoma penso che sia inutile proseguire,visto che è proprio da li' che inizia la mia giornata.Come puo' una persona sulla sedia a rotelle alzarsi da un letto senza qualche ausilio o aiuto di qualche persona?la risposta penso che sia inutile scriverla lo sappiamio tutti che è impossibile.
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    Messaggio  emanuelacutolo Mar Mar 30, 2010 11:30 pm

    Il tema delle "barriere architettoniche" che si incontrano giornalmente nello svolgimento di attività anche molto semplici.
    Ci è stato chiesto di fare un confronto fra le attività che svolge un normodotato ed una persona disabile attraverso una scansione temporale. Oggi tendiamo ad identificare il disabile come colui che ha un problema di deambulazione che incontra barriere architettoniche che impediscono il normale svolgimento della sua vita ma spesso anche chi ha, come me, un’ aspetto apparentemente normale può, suo malgrado, vivere in una condizione di disabilità subentrata a 35 anni, con una maggiore difficoltà di accettazione della condizione e incontrare barriere che, se non realmente architettoniche perché riesce a muoversi in autonomia seppur limitata in alcune attività , che comunque impediscono di poter svolgere determinate mansioni al pari di un normodotato. La scansione temporale della mia giornata non reggerebbe il confronto con le stesse attività richiesta ad un disabile in carrozzella. Io stessa seppur senza problemi di deambulazione riesco con molta difficoltà a svolgere tutte le mansioni che la mia vita di insegnante, di madre di 2 ragazze e di moglie richiedono. Ho 44 anni sono un po’ “adulta” vivo a Caserta in una casa di quattro piani da molti anni piena di scale e di barriere dall’ingresso, alla doccia, al garage anche per andare all’università devo prendere 4 mezzi ad andare e 4 a tornare e se invece voglio andare con l’auto non trovo il posto dove lasciarla. Corro tutto il giorno fra casa scuola e palestre per accompagnare le figlie e anche se ho delle limitazioni per la mia condizione di disabilità mi reputo comunque una persona fortunata, perché a differenza di chi vive su una sedia a rotelle ho una disabilità quasi al 70 % ma ho ancora la possibilità di muovermi liberamente senza dover necessariamente dipendere da altre persone, e questo mi stimola a lottare per dimostrare a me stessa che nonostante tutto ce la posso fare e cerco in tutti i modi di riempire la mia vita godendo delle piccole gioie che mi riserva e cercando di accettare e superare molte delle limitazioni in tutti i modi possibili. Chi realmente ha problemi di deambulazione che deve essere costantemente assistito nello svolgimento delle normali attività dovrebbe essere considerato maggiormente soggetto di attenzione da parte di tutti noi, in primis da parte di chi siede ai piani alti e deve organizzare piani di intervento idonei e poi da tutti noi per sopperire alla mancanza di senso civico di alcune persone.
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    Messaggio  Rosa Fioretti Mar Mar 30, 2010 11:34 pm

    Ore 7.15 sveglia
    colazione
    ore 7.30 doccia
    ore 8.00 preparo mio fratello piccolo per la scuola
    ore 9.00mentropolitana e funicolare per l'università
    arrivo previsto per le 10.15
    dalle 10.30 alle 13.30 corso all'universtà
    13.30 pranzo al bar dell'università
    14.00 funicolare e metropolitana per il ritorno a casa
    ritorno previsto per le 15.15
    ore 16.00 impartisco lezioni di doposcuola
    fine delle lezioni prevista per le 18.00
    19.00 palestra
    21.00 rientro per cena
    22.00 mi intrattengo al pc o a guardare la tv
    23.30 mi metto a letto ...a mio parere per un disabile sarebbe molto difficile svolgere tutte queste attività premettendo che non riuscirebbe nemmeno ad uscire dal cancello del mio palazzo,visto che abito al secondo piano e non vi sono ascensori..inoltre dovrebbe anticipare tutti i tempi poichè l'uso della sedia a rotelle rallenterebbe il percorso e dopo aver seguito il corso all'università sarebbe cstretto a restar digiuno pechè le atrezzature di cui è dotato l'edificio non gli consentirebbero di raggiungere il sesto piano...
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    Messaggio  raffaelladiana Mer Mar 31, 2010 1:08 am

    Guardando i video mi rendo conto che veramente sono poco considerate queste persone.Non è possibile che esistano queste barriere architettoniche in luoghi pubblici,ancora di piu' perche' la tecnologia ha fatto dei progressi incredibili e su delle cose banali e scontate tanta indifferenza.Se una persona sulla sedia a rotelle in luoghi pubblici non è riuscita a muoversi da sola,o meglio non ha potuto fare nulla da sola senza l'aiuto di qualcuno,perche' non sono state considerate come cittadini,non credo che possa fare quello che faccio io nell'arco di una giornata.Ora vi spiego non abito a piano terra e quindi non avendo persone sulla sedia a rotelle in famiglia non vi è nessun tipo di ausilio per portare la persona al piano superiore,quindi qualcuno dovrebbe prendere la persona in braccio,e se la persona fosse pesante?questa è la difficolta' maggiore.Quasi tutti i giorni mi sposto con la metropolitana e come abbiamo visto,dire che una persona su una sedia a rotelle incontrerebbe qualche difficolta' è poco.Secondo me una persona su una sedia a rotelle senza il giusto ''aiuto''in tutti i suoi aspetti incontra molte difficolta'nell'arco di una giornata iniziando da una semplice doccia,ad esempio a casa mia la incontrerebbe tranquillamente perche' l'entrata della cabina è stretta per una sedia a rotelle,oppure per andare semplicemente a letto da sola non potrebbe perche' il mio letto è alto.Fortunatamente sono autonoma e riesco a fare tutto da sola ma quando vedo queste persone, magari con una forza d'animo incredibile a volte piu' della mia mi sento in colpa.E' inutile prenderci in giro sappiamo benissimo che una persona sulla sedia a rotelle incontrerebbe molte difficolta' nell'arco della giornata di ognuno di noi,ormai questa vita è una ''CORSA'' continua per tutti noi.
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    LEZ. 3 – LAB.  25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE - Pagina 8 Empty Re: LEZ. 3 – LAB. 25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE

    Messaggio  giovanna marolda Mer Mar 31, 2010 9:19 am

    Nel commentare i tre video penso che è al quanto orribile trovarsi nel 2010 e dover ancora riscontrare barriere architettoniche.Secondo il mio pensiero la gente è menefreghista, basterebbe un minimo da parte di tutte le persone e tutti viverebbero meglio (come non parcheggiare davanti alle scese dei marciapiedi); ognuno dovrebbe far bene il suo lavoro e disagi diminuirebbero.

    La mia giornata tipo:
    1)sveglia, colazione, doccia e preparazione;
    2)scendo per andare all'università;
    3) nel tardo pomeriggio torno a casa, mi lavo e vado a scuola guida;
    4)rientro a casa, ceno e poi o si dorme o si esce.

    in questo tipo di giornata le barriere che potrebbe incontrare un disabile, sulla sedia a rotelle, sono tanti, iniziando da casa mia: corridoio stretto e bagno con lo scalino; anche nel mio palazzo, c'è l'ascensore (un pò stretto per far entrare una carrozzella) però poi per uscire dal portone ci sono tre scalini; per recarmi all'università prendo la cumana, che non permette il passaggio di una carrozzella, c'è poi la funicolare e il tratto di strada corso Vittorio Emanuele pieno di buche, con marciapiede stretto dove ci parcheggiano anche le auto. Per quanto riguarda l'università permette l'accesso solo fino a i primi 4 piani per salire più diventa già più complicata.


    Ultima modifica di giovanna marolda il Ven Mag 07, 2010 4:34 pm - modificato 1 volta.
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    LEZ. 3 – LAB.  25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE - Pagina 8 Empty barriere architettoniche.

    Messaggio  VirotRosa1398 Mer Mar 31, 2010 2:47 pm

    sapere che Napoli non sia l'unica città non in grado di far sentire un disabile uguali a tutti gli altri è sconfortante, forse sarò troppo utopica ma spero che tutto questo con il passar degli anni sarà solo un brutto ricordo ma ciò non succederà fin quando non ci sarà qualcuno che non guarda solo al lato economico ma si occuperà di tale situazione migliorando le città e inserendo in esse tutto ciò che occorre affinche un disabile possa vivere al meglio eliminando tutte queste barriere.
    la mia giornata tipo è
    sveglia alle 6:00 mi alzo, faccio colazione e le faccende domestiche.
    alle 7:30 mi preparo e porto il cane a passeggio.
    alle 8:00 studio
    alle 10:30 prendo il pulman, metropolitana e funicolare per andare all' università
    alle 15 circa ritorno a casa a casa e
    alle 15:30 vado a prendere i bambini a scuola e inizio il doposcuola
    all 18 finisco il doposcuola
    alle 18:30 ricomincio a studiare
    alle 20:00 ceno e mi preparo per andare a letto.
    la mia vita penso che non sia adatta ad un disabile in quanto io cammino molto a piedi e per lui non essendoci mezzi adeguati, o almeno non funzionano correttamente, troverà grandi difficoltà.
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    Messaggio  emanuela_degregorio Mer Mar 31, 2010 2:51 pm

    Salve!!!Dopo la visione di questi 3 video, che presentano storie diverse ma situazioni pressocchè simili,sono rimasta molto amareggiata.Ho sempre saputo che nel nostro paese si fanno solo chiacchiere e pochi fatti concreti ma pensavo che almeno le cose minime che permettevano di far vivere ai disabili una vita dignitosa,senza farli sentire sempre "dipendenti" da qualcuno,c'erano ed erano funzionali,ma così non è a quanto pare!!Questa situazione penso che sia al dir poco oltraggiosa,perchè complica ancora di più la vita di coloro che ogni giorno combattono con già svariati problemi e che si aggrappano alla vita con le unghie e con i denti,dimostrando una grande volontà d'animo.Episodi del genere tolgono la dignità ad una persona!
    OROLOGIO:GIORNATA IMMAGINATA SULLA SEDIA A ROTELLE.
    Preparazione
    -sveglia alle 8,00
    -faccio colazione
    -faccio il bagno..la mia vasca è stretta quindi non penso sia adatta.

    esco
    -faccio una rampa di scale per uscire di casa,anche se sto a piano terra e questo di sicuro potrebbe rappresentare un problema per una persona in carrozzella.
    -Arrivo sulla fermata del pullman e aspetto.Quando arriva il pullan incontro difficoltà nel salire perchè la maggior parte dei pullman sono sprovvisti di supporto elettronico per far salire carrozzelle
    -scendo dal pullman con le stesse difficoltà
    -prendo la cumana ed incontro la stessa difficoltà(pedana elettronica)
    -scendo e mi reco alla funicolare dove non incontro il problema della pedana,perchè il piano per salire è molto basso,ma bisogna valutare il fatto che le porte nn sono larghissime e quindi non so se riuscirei ad entrare.
    -Attraverso il corso Vittorio Emanuele e arrivo all'università,dove non dovrei incontrare problemi dato che ci sono gli ascensori,anche se sempre strapieni,le difficoltà che potrei incontrare sono relative al bagno,infatti non mi sembra di aver visto bagni per disabili,tranne che sul piano del bar,dove un disabile sarebbe assolutamente impossibilitato nel salire,dato che si può accedere solo tramite una grossa rampa di scale..bhaaaaa
    -Seguo le lezioni.
    -Torno a casa rifacendo lo stesso percorso e riaffrontando le stesse identiche difficoltà.

    Arrivo a casa
    -Incontro amici e vado a fare una passeggiata all'aria aperta,se il tempo è buono,altrimenti posso uscire solo se qualcuno è munito di auto.

    Cena
    -bagno caldo (la vasca è stretta però!!!!!)
    -Guardo la TV e poi vado a letto.

    CONSIDERANDO TUTTE LE DIFFICOLTà CHE INCONTREREI PENSO CHE IL MIO PERCORSO SI FERMEREBBE GIA' DOPO LA COLAZIONE,E' ASSURDO!!! pale
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    LEZ. 3 – LAB.  25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE - Pagina 8 Empty Re: LEZ. 3 – LAB. 25 MARZO 2010 - BARRIERE ARCHITETTONICHE

    Messaggio  giovanna d'ambrosio Mer Mar 31, 2010 3:04 pm

    l'argomento della lezione è sulle "barriere architettoniche" dove la nostra professoressa ci invita a riflettere attraverso la comparazione di una nostra giornata tipo:
    6.30 sveglia,doccia,colazione
    7.30 scendo 3 rampe di scale mi reco in macchina x raggiungere il lavoro
    8.00 arrivo a lavoro( per fortuna lì ricordo che c'è un percorso e un'ascensore x i disabili)
    10.00 esco da lavoro per raggiungere l'università
    11.30 arrivo a lezione dopo un'ora e mezza di traffico e la fortuna di aver trovato il parcheggio
    13.30 finisce la lezione e mi reco in macchina
    14.50 arrivo a casa salgo le scale cucino e mangio
    16.00 mi accingo con le faccende domestiche e mi relaziono con la famiglia
    18.00 mi rimetto in macchina per recarmi in palestra
    18.25 arrivo in palestra e pratico lo sport
    19.30 temino mi faccio una doccia, mi rivesto e mi rimetto in macchina
    20.30 arrivo a casa cucino e riassetto il tutto
    22.oo studio qulcosa utile per l'università
    23.30 finalmente mi reco a letto
    (naturalmente le mie giornate non sono tutte così)
    Ma osservando questa giornata mi rendo sempre più conto che il confronto è impossibile farlo.Posso solo rifettere sulla fortuna che ho nel poter effettuare dei piccoli gesti come alzarmi da un letto la mattina da sola,di potermi recare in luogo senza dover chidere assistenza a nessuno,insomma riuscire a vivere una vita in maniera semplice, dando per scontato ciò che mi è stato donato,rendendomi una persona "fortunata",spesso dimenticandomi chi non ha o chi ha perso la popssibilità di vivere una vita senza disagi...e nel momento in cui mi confronto con queste persone disabili mi viene un gran magone dentro,perchè considero spesso difficile vivere specie quando si verifica qualche problema, anche perchè la vita ci riseva spesso dolore,ma quando vedo i veri problemi dei disabili dove si riscontrano in gesti quotidiani,io non faccio altro che vergognarmi dei miei pensieri negativi che spesso amplifico,e a loro mi inchino per la loro grandezza,nel riuscire a vivere e spesso sorridere in un mondo pieno di barriere..........
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    Messaggio  Gaetano De Luca Mer Mar 31, 2010 3:20 pm

    Ma si potrebbe parlare per ore di barriere archittettoniche è trovare un miliardo di imperfezioni per chi vive nel mondo della disabilità,pultroppo penso che ci vuole una organizzazione non solo politica ma anche civica che a mio avviso molte città italiane non sanno nemmeno cosa è!
    la mia giornata tipo è lunga è ingarbugliata nelle sue diverità,palestra,universita,calcio,lavoro,un disabile impiegherebbe il doppio se non il triplo del tempo che io dedico,questa è una grande pecca!
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    Messaggio  Alba Danese Mer Mar 31, 2010 6:04 pm

    Le barriere architettoniche rappresentano degli ostacoli soprattutto fisici che impediscono e limitano ( nel nostro caso) il disabile a spostarsi in modo”autonomo”e sicuro.Un esempio lampante di questi ostacoli è stato proprio il video visto in aula dove il disabile riscontra nella sua quotidianità queste”barriere”:la cosa che più mi ha colpito nel video è stata quando la signora aveva bisogno di medicinali e non poteva andarseli a comprare perché non c’era la pedana,oppure quando queste persone sono costrette a camminare in mezzo alla strada perché sono presenti marciapiedi troppo stretti o di rampe scale con eccessiva pendenza.Oggi non ci sono più strutture,mobilità per i diversamente abili;le barriere architettoniche sono ormai diventate”normali”,i disabili non hanno niente non ci sono sostegni,materiali didattici…niente di niente.Ci troviamo a vivere in una società dove queste non sono ben integrate,bensì messe da parte.Ognuno di noi può fare qualcosa,non è vero che non possiamo fare niente il problema è di TUTTI.Il tema del laboratorio di oggi è “l’orologio”:una tecnica di rappresentazione della nostra giornata;dobbiamo raccontare una nostra giornata e dopo metterla in relazione a quella di un disabile.
    Ore 7:00 sveglia e colazione
    7:30 faccende domestiche
    9:30 doccia,poi mi preparo e scendo
    11:00 aspetto la mia amica e andiamo all’università
    11:30 corsi
    14:30 fine corsi,torno a casa e cucino
    15:00 faccio i piatti e vedo la tv
    17:00 studio
    19:00 mi vedo con le mie amiche
    20:45 ceno
    10:00 msn e facebook piu tv
    00:30 doccia
    01:00 vado a letto
    Penso che sia impossibile rapportare una mia giornata a quella di un disabile perche comunque le cose che per me possono essere banali,per lui sono enormi difficoltà;il confronto non è valido perche la mia giornata presenta comunque diverse “barriere”(come la doccia,scendere le scale,fare le faccende domestiche).
    Concludo dicendo che la nostra società dovrebbe occuparsi di piu delle esigenze di queste persone diversamente abili e dovrebbe fornire quegli strumenti utili per farli vivere in maniera serena e comune a tutti.
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    Messaggio  angela.papallo Mer Mar 31, 2010 6:40 pm

    Il problema di garantire una vita dignitosa a queste persone è diventato più che mai impellente. Forse possiamo dire che la posizione del disabile nell'ambito della nostra società è migliorata. Lo tutelano tante leggi che non solo prevedeno le cure e l'assistenza necessaria , ma anche l'inserimento della scuola di qualsiasi grado, nelle palestre nelle piscine e infine nel mondo di lavoro.
    Le leggi scritte sono però cosa diversa dalla realtà, il disabile non viene considerato persona, con i propri diritti e doveri, ma solo un individuo sfortunato più debole delle persone cosiddette normali.
    E' da questo tipo di pensiero che nasce il razzismo nei loro confronti e la pietà fa considerare ancora di più la loro condizione di diversi.Il disabile vive in questa società in continua difficoltà, la prima di tutte è quella di muoversi tra le numersose barriere architettoniche: i mezzi pubblici non prevedono il trasporto delle carrozzelle, le scuole sono inagibili per loro, perfino gli uffici hanno un altezza di sportelli e di scaffali troppo elevata,marciapiedi inesistenti o occupati da macchine e motorini.
    A mio avviso, perchè vi sia un effettivo inserimento dei disabili nella società, bisognerà cominciare da un'educazione pià attenta e sensibile ai problemi di chi non è fisicamente uguale a noi, promuovere delle leggi che garantiscano uguali diritti per tutti e infine sviluppare il senso della solidarietà chè è così raro in questa società.
    9,00 mi sveglio
    9,30 faccio la doccia mi preparo e vado all'università (il disabile già incontra un ostacolo perchè abita al terzo piano e non ho l'ascensore)
    10,30 seguo i corsi
    13,30 torno a casa e mangio
    17,30 vado in palestra(il disabile incontra un altro ostacolo per i marciapiedi occupati da macchine e motorini)
    18,30 torno mi faccio la doccia
    19,00 studio
    11'30 a letto
    Per un disabile è difficilissimo affrontare questa mia giornata perchè un primo ostacolo come ho detto prima l'incontra appena esce da fuori la porta di casa.
    Mary Sgambato
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    Messaggio  Mary Sgambato Mer Mar 31, 2010 7:32 pm

    Commenti ai video :
    penso che nel 2010 non dovrebbero più esserci queste difficoltà, questi ostacoli per i disabili.Lo Stato dovrebbe preoccuparsi "per loro" facilitandoli nella vita quotidiana nella città. In quanto anche un piccolo marciapiede può essere ostacolo!!!!!!


    é un pò difficile "confrontare" la mia giornata con quella di un disabile, in quanto anche u piccolo gesto, un movimento, che per noi è semplice, per loro può essere complicato. Guardando i video mi sono resa conto di quanti ostacoli esistono ancora!!!!!!!!
    La mia giornata tipo è :
    07.30 : sveglia
    07.30-08.30 : colazione, mi preparo e metto a posto la stanza
    09.00 : esco di casa per andare a prendere il treno, usando la macchina, perchè la stazione è distante dal mio
    paese
    09.30-10.30(anche 11.00)treno,metropolitana, funicolare ARRIVO ALL'UNIVERSITà Very Happy
    11.30.13.30 : Lezione!
    13.30-14.15 : pranzo
    14.30.16.00(16.15)funicolare, metropolitana, treno e auto per ritornare a casa!!!!
    16.30.17.00 : riposo
    17.30.20.30 : studio /lavoro
    20.30.21.00 : doccia Smile
    21.00 : cena con tutta la famiglia
    21.30.23.30 : relax o uscita con gli amici!!!!

    Non tutte le giornate sono uguali ovviamente, dipende dai turni di lavoro e se seguo qualche corso. Per questo tipo di giornata mettendomi nei "panni di un disabile" incontrei molti ostacoli, anche in casa!!!! In quanto uscendo da casa devo scendere due rampe di scale all'aperto, in stazione altre scale e poi non tutti i treni hanno le pedane per facilitare la salita!!! Purtroppo sono tutti moviementi, situzioni,che come ho detto prima per noi sono semplici e facendole non ci rendiamo conto invece di quanto sia difficile per un disabile.!

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