Laboratorio 29 aprile (E COMMENTO ALLA TEORIA) - STEREOTIPI

Questo laboratorio si riallaccia a quanto proposi col mio intervento nel laboratorio in cui ci è stato richiesto di condividere qualcosa col forum. Già in quell' occasione avevo definito la nostra società come una società che impone canoni di bellezza e perfezione. Ma quello che essa fa è molto di più: riesce a "plasmare" il senso comune e il risultato è che chi rispecchia questi canoni risulta errere "bello", chi invece non li segue non solo "non è bello", ma finisce anche per essere oggetto di esclusione dal gruppo. Questo è almeno quanto capita per lo più tra i giovani, perchè quando si è più grandi si riesce più facilmente (ma non sempre!!) a comprendere quasto meccanismo e in particolare ciò che c'è dietro, come sempre motivi economici.
Io credo che la bellezza sia una cosa assolutamente soggettiva e che tutte le persone siano belle. Già solo il fatto che esistano e siano uniche le rende speciali. Però credo che non tutti siano capaci di "mostrare" la propria bellezza. Per mostrare le propria bellezza innanzitutto bisogna essere in sintonia con se stessi, conoscere la propria bellezza e sentirsi belli, solo così la si potrà far vedere anche agli altri.
Inoltre credo che non esista solo una bellezza. Quello che bisogna definire bene è di quale tipologia di bellezza si vuole parlare, ed è proprio in questo che la pubblicità ci frega! Davvero la bellezza fisica ha un valore così grande?E' a questa a cui ci vogliamo riferire?E' questa ciò che rincorreremo tutta la vita?(perchè il corpo si trasforma giorno dopo giorno e illudersi che possa essere immutabile richiede molte cure!oltre che una grande fantasia..).
Riguardo a questo mi viene in mente un film di qualche anno fa ormai, si chiama "Amore a prima svista". E' una commedia americana molto sempliciotta, però riesce al meglio a trasmettere il concetto di bellezza come un qualcosa di relativo, che assolutamente non va associato al solo aspetto fisico e che, se la si riesce a vedere davvero, può renderti felice.

Ecco le nostre categorie con i vari stereotipi
GIOVANI: irresponsabili,non affidabili e senza valori
PSICOLOGI:strizzacervelli,una persona da evitare
TEDESCHI: severi,impostori e caratterialmente freddi
ALBANESI:ladri
RUMENI:furbi e sporchi
MODELLE:anoressiche e infelici
la categoria che abbiamo inserito è stata quella dei BARBONI che ai nostri occhi risultano privi di aspettative.

in collaborazione con Passariello Elena Mariapia e Genna Antonella

questo lavoro è stato svolto insieme a Vallefuoco Lucia e D'Ambrosio Giovanna.
giovani: viziati, irresponsabili, ribelli
tedeschi: bevitori bi birra, freddi
rumeni: ladri, violenti
psicologi: pazzi, ma aiutano tanto le persone
rumeni:rapiscono i bambini, sfruttatori
donne: casalinghe, sesso inferiore

per quanto riguarda il dibattito in classe, anche se è brutto affermarlo, ma ci sono persone che guardano se di fronte a loro c'è qualcuno che indossa vestiti marcati. io non penso di classificarmi tra queste persone, poichè bisogna guardare il modo di porsi di una persona, il suo carattere e non le cose superficiali come un pantalone griffato (anche se devo essere sincera anche a me a volte piace comprare delle cose marcate, ma non per metterle in mostra, ma solo perchè la mia è una vita un pò particolre, faccio molti lavori e ogni tanto voglio regalarmi un piacere).

CIò CHE CONTA è ESSERE SE STESSI
è stato decisamente interessante il discorso emerso in aula soprattutto quello condotto ed alimentato dai miei colleghi.è stato divertente ascoltare come ognuno esprimeva il proprio giudizio positivo o negativo riguardante questo simbolo qual'è la "marca" che può accomunare o allontanare ancor di più.Personalemte credo che ognuno è libero di fare ed essere ciò che vuole,come al solito, e se ci si riscontra in un qualcosa che può essere un jeans firmato,o un paio di scarpe,o ci si sente rappresentati da un certo stile non capisco cosa ci sia di strano nel seguirlo.Mi ha colpito sopratutto l'intervento di una collega che parlando appunto degli stereotipi e delle marche,si rivolse all'intera aula facendoci notare di com eravam vestiti tutti allo stesso modo,con un tono direi alquanto negativo..bè credo che nel mondo ci sono milioni di persone ed inevitabilmente ognuno può avere delle caratteristiche o gusti in comune con quelli di qualcun'altro è inevitabile.. dopotutto se ci ritroviamo nella stessa aula,nella stessa università non è perchè abbiamo gli stessi scopi e gli stessi interessi?questo non significa già riscontrarsi in un gruppo? io non ci vedo niente di strano..ovviamente seguire un certo stile che ci rappresenta,ed essere noi stessi è cosa molto diversa dal seguire la moda per essere accettati dalla società!Quindi è inutile negare la propria appartenenza ad un gruppo che sia esso emo,punk..ad uno stile,perchè inevitabilmente potremmo essere classificati tutti per il proprio gusto,abbigliamento,comportamento o quant'altro e non è una cosa negativa.Ognuno è diverso dall'altro ed è partendo da questo presupposto che credo che non dovremmo avere la presunzione di credere di non appartenere ad alcun gruppo sociale,perchè appartenervi non significa fare massa o essere nessuno.

lavoro svolto con Margrid Guarracino e Carmen Russo:
I giovani sono: scostumati,egoisti e omologati.
I tedeschi bevono molto,sono quasi tutti biondi e alti,sono precisi.
I rumeni sono dei ladri,maneschi e zingari.
Gli albanesi sono poveri,artisti e magri.
Gli psicologi sono pazzi,atei ed empatici.
I politici sono troppo ricchi,nullafacenti e bugiardi.

per quanto riguarda la bellezza, il conformarsi, i giovani che seguono una moda o che non la seguono, essere emo o truzzo, credo che non sono questi i veri problemi, ma che forse è solo un modo a volte per nasconderli e inoltre che se uno sta bene con se stesso, al di la di come veste, se bello o brutto, grasso o magro, ricco o povero, l'importante è star ben appunto, certo non bisogna farsi illudere dalle belle in tv, dal capo firmato o la velina coi veli, ma credo ci sia più bisogno di avallare questi falsi idoli e crescere internamente e magari andare oltre al vestito o alla bellezza e saper leggere un pò di più negli occhi di ci sta accanto.

L'esercizio è stato svolto con: lubrano immacolata, maria pesce

GIOVANI: omologati, superficiali, immaturi

TEDESCHI: pignoli, scostanti, ubriaconi

ALBANESI: ladri, si drogano, stupratori

PSICOLOGI:studiosi, colti, prolissi

RUMENI: chiedono la carità e poi hanno i denti d'oro, ladri, sporchi, sfruttano i bambini per propri interessi

MODELLE: alcune sono limitate mentalmente, troppo magre, non sanno cosa significa lavorare duramente

NAPOLETANI: solari, ospitali, simpatici, a volte ignoranti, sfaticati e mammoni molto mammoni

GIOVANI: senza responsabilità, si drogano, pensano solo al divertimento
TEDESCHI: rigidi, tutti alti e biondi, scostanti
ALBANESI: ladri, immigrati, sprucidi
RUMENI: pedofili, sporchi, viscidi
MODELLE: belle, longilinee, fotografate
CALCIATORI: pagati al massimo, fanno moda, vestono di marca

questi sono alcuni stereotipi ma ne esistono tanti...

Ne è uscito dalla discussione in aula che lo stereotipo rispecchia talvolta l'opinione di un gruppo di persone o l'idea di un qualcosa che ne riguarda altri attraverso delle associazioni,e spesso l'associazione può essere negativa quando siamo impregnati di pregiudizi e luoghi comuni come per esempio:
TEDESCO: è considerato razzista, freddo e schematico

GIOVANI: disincantati,senza valori,effimeri ed egoisti


ALBANESI: considerati ladri,spesso ubriachi e poco operosi


RUMENI: vengono visti ladri,sporchi zingari,senza regole e sfruttattori di bambini

MODELLE: belle,drogate, estete e infelici


CALCIATORI: ignoranti bamboccioni,ricchi e fidanzati con le veline.

Sembra che tutto sia standardizzato,penso che dovremmo aprire di più i nostri orizzonti.Mi rendo sempre più conto che siamo braccati da messaggi effimeri e da bisogni sterili come per esempio l'acquisto di un capo griffato altrimenti sei out;o l'emarginazione di qualcuno solo perchè la società te lo impone.Tutto ciò ci porta a privarci della nostra specificità dell nostra ceatività nell'esprimerci e nel rappresentarci per paura di essere un'autsider e rimanere fuori dal gruppo.

Lo stereotipo è un costrutto che rappresenta una visione allargata e condivisa da un gruppo di persone su una località , un oggetto , una persona.
All’ interno dell’ aula la professoressa ha indicato diversi tipi di stereotipi riguardanti specifiche categorie di persone ,presenti all’interno della nostra società, come ad esempio : giovani , rumeni, zingari e tedeschi; queste persone possono essere oggetto di stereotipi negativi o positivi , che pregiudicheranno il loro comportamento in maniera completamente diversa.
Analizzando l’argomento ho riflettuto sulla mancata importanza che al giorno d’oggi, con il largo uso di stereotipi, viene data all’individualità del singolo, considerandolo invece esclusivamente all’interno del gruppo di appartenenza ; Il singolo soggetto si confonde, quindi, nell’ anonimato di comportamenti , costumi che portano al completo estraniamento dello stesso, che non riesce più a distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato .

Per quanto riguarda gli stereotipi,penso che dipenda dalla psicologia di ogni singolo individuo,sopratutto i giovani cercano in tutti i modi di farsi accettare dalla società,farsi accettare da altri gruppi per riuscirne a farne parte,cosa sbagliatissima,si cerca di apparire agli altri quelli che non si è,e poi mi chiedo come si riesce a stare bene cn se stessi??? pensano che un vestito firmato,un taglio nuovo di capelli o magari una macchina nuova,solo tutto questo può permettergli di integrarsi nella società.persone che cambiano il proprio corpo,i loro comportamenti solo perchè non rispecchiano i canoni della società..
E' vero la società cambia e bisogna adeguarsi ad essa,ma essendo sempre liberi di esprimersi secondo il proprio volere,confrontarci con la società e restare sereni con noi stessi!!!

La nostra comunità è seppellita sotto uno strato di pregiudizi e steriotipi che precludono ai "pigri" la conoscenza reale delle cose, non lasciamoci soffocare dai pregiudizi e non lasciamo che qualcosa o qualcuno ci dica cosa pensare di chi, apriamoci al mondo e impariamo a vedere ciò che spesso non vediamo e a conoscere quello che crediamo di conoscere già.
Per quanto riguarda il dibattito in classe penso che non si sia detto che la bellezza è solo un termine e non una realtà oggettiva... una ragazza ha detto che le persone ti guardano, ti scrutano e ti danno un'etichetta, in parte è vero, ma non facciamo di tutta un'erba un fascio, non cadiamo anche noi negli steriotipi se vogliamo combatterli!
Questi i pregiudizi più comuni della nostra sociuetà (che non accetto nè condivido)
GIOVANI:
drogati
bamboccioni
superficiali
TEDESCHI:
fascisti
rigidi
biondi con gli occhi azzurri
ALBANESI:
ladri
prostitute
stupratori
PSICOLOGI:
pazzi
sanguisuga
strizzacervelli
ANZIANI:
non sanno guidare
sono teneri
sbadati

1)Giovani:superficiali
confusi
svogliati


2)Tedeschi:biondi
freddi
calcolatori


3)Albanesi:ladri
zingari
abusano delle donne e non solo


4)Modelle:anoressiche
poco colte
disposte a tutto pur di arrivare al successo


5)Psicologi:buon ascoltatori
persone in gamba

1. COMMENTO AL DIBATTITO TEORICO SVOLTO IN AULA SUL TEMA 'STEREOTIPI e MARCHE (e include BELLEZZA E NORMALITà)' (SIA CHE L'ABBIATE SCRITTO SIA CHE L'ABBIATE SOLO PENSATO)
ANCHE CON UN VOSTRO TITOLETTO PER IL COMMENTO

2. ESERCIZIO 1 STEREOTIPI 'SI DICE...'
RACCONTA COSA è EMERSO NEL TUO GRUPPO SULLE CATEGORIE DISCUSSE
SE PUOI LE RIPORTA SOLO IL CAPOGRUPPO CON I NOMI.
IL RESTO SOLO COMMENTO.

LA DOCENTE
La nostra società e fatta di stereotipi!la bellezza è quella standar,cosi anke x la cultura,il modo di vestirsi,pensare..il bello non è quello ke iace a tutti a cio che piace a me,il soggettivo!
2)Tedeschi:biondi
freddi
calcolatori

giovani:superficiali
senza valori
svogliati

Albanesi:ladri
poco operosi

psicologi:persona colta
che sa ascoltare
che sa aiutare

esercizio svolto in aula:da francesca esposito, giustina passariello,wanda cesa, arianna esposito,francesca spina.
categoria stereotipata che cosa si dice
GIOVANI...........................................superficiali, hanno perso valori,
non hanno ambizioni,"sono bamboccioni"
TEDESCHI..........................................bevono birra,sono macchiati dalla storia,
sono chiari
RUMENI............................................rubano, denti d'oro,nomadi,non pagano le tasse,sfruttano i minori

"BELLA DONNA".......................................stupida,rifatta,facili costumi

"UOMO DI COLORE".....................................ben dotato,odori del corpo molto forte(non tutti condividono ) vendono i "pezzotti"
PSICOLOGI(la categoria che ha ci ha diviso)..........portano gli occhiali,associati ad un lettino,hanno una propria filosofia di vita

Il tema affrontato in classe è uno dei più attualissimi, che riguarda soprattutto il mondo dei giovani ma non solo. Volendo dare un titolo al mio commento, scrivo: "Dimmi come vesti e ti dirò chi sei". Oggi giorno vengono seguite due linee guida, o cerchiamo di omologarci tutti a un certo modo di apparire, di vestire, per non sentirci dire che siamo "diversi" rispetto a un modo di fare definito "normale" per il senso comune,seguendo così la moda in tutti i particolari, o c'è chi invece,veste in modo per essere anticonformista. In um modo e nell'altro si tende a classificaere le persone secondo uno steriotipo e io l'ho appena fatto e quindi volevo chiarire che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio .
In questi giorni leggevo da un libro intitolato " Mondanità" un intervento di una ragazza chiamata Jenni che diceva:"I miei amici mi avevano soprannominato la ragazza succinta. Quando sceglievo cosa mettere mi preoccupavo soltanto che i miei vestiti mi facessero sembrare più magra, che attirassero l'attenzione di tutti su di me e che somigliassero alle cose che avevo visto sulle passarelle di moda o addosso a donne famose. Volevo essere accettata e ammirata per quello che indossavo. Godevo dei miei abiti, dell'attenzione che mi garantivano e delle emozioni che facevano scaturire dentro di me".
Sono parole molto forti che riprendono i vari temi affrontati in aula. Può un abito, un capo di marca, farci scaturire certe emozioni e farci sentire accettati dagli altri?Qusto è il solo risultato, non per fare la parte di quella moralista, di un senso di insoddisfazione che vivono in molti, cercando nell'apparire di appagare tutto ciò, ma questo si rivela alla fine un solo correre dietro a cose che porteranno soltanto a emozioni momentane e si continuerà a vivere con la propria insoddisfazione.

Ecco le nostre categorie con i vari stereotipi
GIOVANI: irresponsabili,non affidabili e senza valori
PSICOLOGI:strizzacervelli,una persona da evitare
TEDESCHI: severi,impostori e caratterialmente freddi
ALBANESI:ladri
RUMENI:furbi e sporchi
MODELLE:anoressiche e infelici
la categoria che abbiamo inserito è stata quella dei BARBONI che ai nostri occhi risultano privi di aspettative.

in collaborazione con Passariello Elena Mariapia e Genna Antonella

Quando qualcosa, per qualcuno, è troppo caotica, tanto da suscitare una reazione complessa che può includere sentimenti misti di affetto, invidia, amore o rabbia (o comunque sensazioni contrastanti), allora si sceglie una capsula comoda, un’idea in cui racchiudere il fenomeno per poterlo finalmente maneggiare (senza cautela) e in ultima analisi distruggere.Questo provoca la morte di tutto ciò che è complesso e la loro riduzione:
lo stereotipo è una forma di conformismo, ma è anche molto di più: è la prepotenza dell’interpretazione.

GIOVANI=fannulloni, maleducati.
TEDESCHI=precisi, biondi.
LBANESI=profughi, sporchi.
PSICOLOGI=cervellotici.
RUMENI=zingari.
POLITICI=corrotti.

Stereotipo di gruppi su altri gruppi????....di razza ????? cultura???.......dalla discussione emersa in aula si è fatto riferimento a stereotipi di sé, quindi alla persona al modo di vestire,(emo, metallari)all’influenza dei media, tv , moda , influenza sociale, conformismo , pregiudizi ma cosa significa realmente stereotipo??????????? …..per quanto riguarda la discussione emersa in aula a mio parere la maggior parte dei giovani della società attuale tende a conformarsi, farsi influenzare dai media, dalla televisone spazzatura che gioca molto sull’apparire, che tende a mostrarci determinate categorie……

esercitazione svolta con alessia gironda
GIOVANI : si drogano; si vestono tutti uguali; sono "strani" e senza valori;
TEDESCHI : sono freddi; sono antipatici e bevono tanta birra.
ALBANESI : si ubriacano ; infastidiscono soprattutto le ragazze; sono da evitare.
PSICOLOGI : sono "santoni"; a volte "non servono a niente"; credono di conoscere tutto di tutti.
RUMENI : sono antipatici; sono misteriosi ed ubriaconi; hanno tutti i denti d'oro.
MADRI : punti di riferimento; donne perfette e forti!

per quanto riguarda gli stereotipi credo che questi vengano definiti dalla società stessa,dall'influenza negativa che i mass media hanno sui giovani e su persone deboli senza alcuna personalità che per inserirsi nella società sono alla continua ricerca della perfezione estetica e sottolineo solo estetica,guidati quasi da una voce superiore che è la moda,se la segui sei dentro il "giro"se sei una persona che veste di gusto anche non spendendo un intero stipendio per una borsa o un paio di scarpe vieni additato come un "diverso.
per quanto riguarda l'esercizio in classe è stato svolto con:raffaela ottavo,maria vigliotti,gelsomina piscitelli,rossella d'alisa



1)GIOVANI: non hanno piu valori,condizionati dai mass media,sfaticati,



2)TEDESCHI:alti biondi carnagione chiara e occhi chiari,ubriaconi,freddi,presuntuosi



3)ALBANESI:sfruttatori,violenti e viziosi



4)PSICOLOGI:egocentrici,atei,si credono onnipotenti e onniscienti




5)RUMENI:"pericolosi",strupatori,ladri,criminali





6)MODELLE: Anoressiche,viziate,super pagate inutilmente,a volte molto stupide

giovani - imprudenti; superficiali
tedeschi - bevono molto; biondi-occhi azzurri; "apatici"
albanesi- non si lavano; rubano
psicologi - manipolatori; un pò "schizzati"
rumeni - nomadi; violentatori
modelle - belle; troppo magre; poco intelligenti

questo sono di solito gli aggettivi che descrivono queste categorie di persone ma ci teniamo a preecisare che non abbiamo intenzione di generalizzare.

commento
spesso collocare un soggetto in una determinata categoria comporta degli svantaggi per il soggetto stesso in quanto si tende a generalizzare oppure si tende troppo a seguire un determinato stereotipo finendo col perdere la propria personalità.
ad esempio i napoletani sono considerati dei truffatori e questo va a discapito di tutti i napoletani onesti.....perciò si viene giudicati male dagli altri ( in questo caso dai settentrionali). un altro esempio è quello in cui soprattutto i giovani tendono a voler somigliare a un determinato stereotipo, vestendo in un certo modo e assumendo determinati tteggiamenti.....questo danneggia la formazione della loro personalità, che viene manipolata dall'ambiente che ci circonda. è normale avere degli stereotipi ma bisogna sempre e comunque valorizzare la propria individualità

esercizio svolto con anna scognamiglio

Ecco le nostre categorie con i vari stereotipi
GIOVANI: irresponsabili,non affidabili e senza valori
PSICOLOGI:strizzacervelli,una persona da evitare
TEDESCHI: severi,impostori e caratterialmente freddi
ALBANESI:ladri
RUMENI:furbi e sporchi
MODELLE:anoressiche e infelici
la categoria che abbiamo inserito è stata quella dei BARBONI che ai nostri occhi risultano privi di aspettative.

in collaborazione con Passariello Elena Mariapia e Genna Antonella

il problema delle marche, della bellezza, dell'apparire è un problema che c'è sempre stato. oggi xò i modi di reagire sono più tragici, si da ancora meno valore alla vita umana. ki di noi da piccole e nn solo si è sentito inadatto a certe persone o luoghi a causa di questi motivi...
bisogna imparare a reagire nel modo giusto xò. o semplicemente reagire e nn permettere agli altri di lasciarti cadere.

1 Giovani IRRESPONSABILI. IMMATURI
2 psicologi MANIPOLATORI
3 tedeschi BIONDI, BEVITORI DI BIRRA
4 albanesi POVERI
5 rumeni NOMADI
6 modelle ANORESSICHE, BELLE

per quanto riguarda gli stereotipi credo che questi vengano definiti dalla società stessa,dall'influenza negativa che i mass media hanno sui giovani e su persone deboli senza alcuna personalità che per inserirsi nella società sono alla continua ricerca della perfezione estetica e sottolineo solo estetica,guidati quasi da una voce superiore che è la moda,se la segui sei dentro il "giro"se sei una persona che veste di gusto anche non spendendo un intero stipendio per una borsa o un paio di scarpe vieni additato come un "diverso.
per quanto riguarda l'esercizio in classe è stato svolto con:raffaela ottavo,maria vigliotti,gelsomina piscitelli,rossella d'alisa



1)GIOVANI: non hanno piu valori,condizionati dai mass media,sfaticati,



2)TEDESCHI:alti biondi carnagione chiara e occhi chiari,ubriaconi,freddi,presuntuosi



3)ALBANESI:sfruttatori,violenti e viziosi



4)PSICOLOGI:egocentrici,atei,si credono onnipotenti e onniscienti




5)RUMENI:"pericolosi",strupatori,ladri,criminali





6)MODELLE: Anoressiche,viziate,super pagate inutilmente,a volte molto stupide

per quanto riguarda gli stereotipi credo che questi vengano definiti dalla società stessa,dall'influenza negativa che i mass media hanno sui giovani e su persone deboli senza alcuna personalità che per inserirsi nella società sono alla continua ricerca della perfezione estetica e sottolineo solo estetica,guidati quasi da una voce superiore che è la moda,se la segui sei dentro il "giro"se sei una persona che veste di gusto anche non spendendo un intero stipendio per una borsa o un paio di scarpe vieni additato come un "diverso.
per quanto riguarda l'esercizio in classe è stato svolto con:raffaela ottavo,maria vigliotti,gelsomina piscitelli,rossella d'alisa



1)GIOVANI: non hanno piu valori,condizionati dai mass media,sfaticati,



2)TEDESCHI:alti biondi carnagione chiara e occhi chiari,ubriaconi,freddi,presuntuosi



3)ALBANESI:sfruttatori,violenti e viziosi



4)PSICOLOGI:egocentrici,atei,si credono onnipotenti e onniscienti




5)RUMENI:"pericolosi",strupatori,ladri,criminali





6)MODELLE: Anoressiche,viziate,super pagate inutilmente,a volte molto stupide.