lez. 2 - laboratorio 19 marzo Pistorius

PER ME LE PROTESI POSSONO ESSERE SIA UN VANTAGGIO KE UNO SVANTAGGIO BISOGNA VEDERE IN QUALI CONTESTI CI SI PARLA.IN QUESTO CASO SI ASSISTE AL REALIZZARSI DI UN SOGNO, QUELLO DI UN RAGAZZO "DIVERSAMENTE ABILE" DI PARTECIPARE ALLE OLIMPIADI CON DELLE PROTESI E QUINDI GAREGGIANDO CON NORMODOTATI,ANCHE SE RIMRRA' SEMPRE SVANTAGGIATO NELLA SUA VITA NON POSSEDENDO PURTROPPO PARTE DEGLI ARTI INFERIORI.NELLO STESSO TEMPO PENSO ANCHE CHE SE E' STATO TESTATO SCIENTIFICAMENTE E CIOè DEL VANTAGGIO CHE PUO' AVERE NON RIFERITO ALLA CAPACITà DI VELOCITà MA AGLI SFORZI, PENSO CHE IN UNA GARA NN SIA EQUO IL GAREGGIARE DI UN UOMO CON PROTESI(con vantaggi testati) E UN NORMODOTATO.SI POTREBBE PERO' STUDIARE MEGLIO LA DIFFERENZA DI SFORZO E NEL CASO RICORRERE A QUALKE INTERVENTO PER EQUIPARARE LA GARA, SI DOVREBB FARE CIOE' IN TUTTI I MODI QUALCOSA KE RENDEREBBE EQUO "NELA GARA" SIA I NORMODOTATI KE RAG. CON PROTESI IN MODO QUINDI DI DARE LA POSSIBILITA'ANKE A PERSONE DIVERSAMENTE ABILI DI ENTRARE CON REGOLARITA' A VARI CONTESTI.

Vedendo il video in aula che riguarda la storia dell'atleta sudafricano Oscar Pistorius, penso che bisogna ammirare la sua grande forza di volontà ed il "coraggio" di mettersi in discussione. Credo, inoltre che l'uso delle protesi sia da considerarsi uno svantaggio, in quanto Pistorius ha dovuto faticare per raggiungere livelli di forza e coordinazione tali da correre con i normodotati, partendo da una condizione ovviamente molto difficile. Nonostante sembri che queste protesi gli diano un piccolo vantaggio nella corsa, tuttavia non credo che si possa considerarlo tale, in confronto al disagio fisico e psicologico dell'atleta.

Nè vantaggio nè svantaggio,credo sia esclusivamente una opportunità,che rappresenta poi la cosa più importante per chi è portatore di handicap.
Nel caso specifico di Pistorius gli è stata data la possibilità di gareggiare come un qualsiasi altro atleta,favorendo così l integrazione.

Per quanto riguarda il quesito che ci è stato posto in classe, penso che le protesi, in generale, siano qualcosa di positivo, in quanto permettono agli individui di svolgere attività per loro vitali ed essenziali....Per quanto riguarda il caso di Pistorius e la sua esclusione dalle olimpiadi dei normodotati , penso che ci sia stato un rifiuto perché, nonostante ci troviamo nel 2010, si pensa ancora a questo atleta come un disabile e quindi il fatto che sia avvantaggiato con le protesi è solo un pretesto per non dire la verità...

Secondo me, la protesi è un vantaggio perchè dà alle persone disabili varie opportunità come ad esempio praticare uno sport. Inoltre grazie alle protesi le persone disabili si sentono anche meno diverse dalle persone normodotate!

Premetto che durante il laboratorio del 19/03 non mi è piaciuto molto l'atteggiamnto che c'era nei confronti delle persone che esprimevano le proprie impressioni sull'argomento non ci si ascoltava affatto,per quanto si possa dissentire dalle opinioni altrui si deve dare almeno il tempo e la possibilità di esporre i pensieri liberamente senza essere attaccati .Detto ciò,ritornando all'argomento principale della discussione,rapportandolo alla questione Pistorius(e non solo)protesi:vantaggio o svantaggio?Ho notato che nell'artico del Corriere dello Sport si definisce Pistorius una"cosa" il che mi ha lasciata sorpresa e delusa,degradandolo e non tenendo conto della sua storia personale.Sempre nell'articolo si parla del vantaggio che avrebbe potuto avere sugli altri atleti normodotati se avesse partecipato alle Olimpiadi.Io penso che la storia dell'umanità sia un superamento continuo dei propri limiti e Pistorius ne è l'esempio lampante.Le protesi servono a sostituire qualcosa che manca(come nel caso di Pistorius)o a integrare ciò che nel corpo è danneggiato.Quindi sì che c'è un vantaggio ma rispetto alla proria diversabilità,non nei confronti di chi non ce l'ha.Sorry Prof. se mi sono dilungata troppo

cara Carla, non scusarti, quello che dici è molto interessante,
ho detto di scrivere 3 righe come base, poi ognuno può scrivere quanto si sente e quante volte vuole.
conndivido il disappunto per chi non sa ascoltare gli altri.

ma siamo agli inizi, dobbiamo ancora imparare ad usare al meglio il nostro laboratorio.
Vi lascio una frase:

Non sono d'accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee.Voltaire (François Marie Arouet)

La docente

A proposito di Pistorius io credo che lui sia in vantaggio rispetto ai normodotati in quanto le protesi gli garantiscono una spinta maggiore, con minore sforzo. Nonostante quindi sia ovviamewnte piu sfortunato degli altri, non è da considerarsi "diverso"

la protesi potrebbe essere vista come un vantaggio in quanto Pistorius, nel momento in cui la indossa, non è più un disabile e può di conseguenza fare tutto ciò che prima da disabile non poteva.
Ai fini atletici può essere considerato, da un lato un vantaggio, in quanto ti permette di rendere meglio nella fase finale dove un normo dotato potrebbe cominciare ad avvertire la stanchezza, ma dall'altro lato, può rivelarsi anche uno svantaggio dal momento che dietro di essa c'è tutta una particolare preparazione

Ammetto di provare una profonda ammirazione nei confronti di una persona che nonostante sia rimasta gravemente lesa,mostra una grande forza di volontà e di coraggio,pronta a mettersi in competizione con gli altri e ad impegnarsi per raggiungere il proprio sogno.Riguardo il campo agonistico credo che non spetta a noi giudicare se Pistorius disponga di un vantaggio considerevole rispetto i normodotati,visto la mancanza di reali certezze.Piuttosto bisognerebbe riflettere sul vero problema della nostra società che è quello di avere un atteggiamento pietistico verso coloro che sono diversamente abili osservando solo i loro limiti,senza accorgersi delle loro potenzialità e di ciò che possono dare anche in termini di contributo alla società.Dopotutto perchè chi è disabile non può avere performance uguali a chi non lo è e dovrebbe rimanere sempre più in basso?!

Grazie all'utilizzo delle protesi in fibra di carbonio, Oscar Pistorius ha finalmente potuto coronare il sogno della sua vita."Lo sport è come la vita" e merita di essere vissuto con determinazione e grinta. Questo è il messaggio che Oscar Pistorius ha voluto inviarci. Dalla sua disabiltà ha tratto la forza per abbattere ogni pregiudizio e per integrarsi nel mondo dei "normodotati".
Le protesi sono indubbiamente vantaggiose per la disabilità in quanto consentono ai soggetti diversamente abili di migliorare la qualità della propria vita. Allo stesso tempo provocano non pochi complessi a chi ne fa uso essendo spesso deriso e scrutato "curiosamente".
Noi cosiddetti normodotati dovremmo aprire la nostra mente e il nostro cuore a chi la vita ha negato una qualche libertà, favorendone l'integrazione e la partecipazione attiva ad ogni attività quotidiana.

io trovo che il vantaggio sta proprio nell'utilizzo delle protesi,le quali sono importanti,per superare quei propri hendicap fisici e psicologici,come ha fatto Oscar pistorius che ammiro tanto per come ha lottato contro il divieto di partecipare alle olimpiadi,dimostrando a tutti il desiderio di vivere con dignità e orgoglio;naturalmene come in ogni cosa c'è anche lo svantaggio che in questo caso si manifesta attraverso il giudizio e sentenze delle persone spesso pieno d'invidia e d'ignoranza,mentre alla sciEnza e all'IAAF gli direi che prima di sentenziare mettessero nei loro dogmi meno regole,razionalità e più sentimento,cerchiamo di dare allo sport anche alti messaggi..........."NON PERMETTIAMO A NESSUNO DI TARPARCI LE ALI"

Dal mio punto di vista è assolutamente un vantaggio... credo sia fantastico che mediante l'utilizzo di protesi una persona disabile possa "tornare" a camminare e condurre una vita il più possibile normale. Per quanto riguarda il caso Pistorius credo sia ingiusta la negazione alla partecipazione alle olimpiadi.E' una forma di emarginazione! Si dice e si fa tanto per non puntare il dito contro il diverso ma la realtà e che c'è ancora molto da imparare.

Dal dibattito che si è venuto a creare in aula ho avuto quasi la sensazione che Pistorius avesse dovuto sentirsi in colpa per il fatto di non avere due gambe come tutti e che con la sua situazione di "diversamente abile" creasse una sorta di svantaggio ai normodotati...a mio avviso l'unico vantaggio che puo avere una persona in una situazione smile è quello di avere una grande forza di volontà che è sicuramente maggiore di quella persona che non si è mai posto il problema di usufruire o meno della protesi in quanto in possesso di due gambe.Forse i normodotati dovrebbero prendere come esempio un atleta come Pistorius, e magari chissà, la questione protesi gli darà la possibilità di vedere il diversamente abile non come persona da analizzare e capire "il mondo" ma semplicemente come persona!!!

Per protesi si intende qualsiasi strumento in grado di eliminare o ridurre un handicap e far si che la persona vive una vita "normale". Oscar Pistorius è un atleta "particolare" che ha perso l'uso delle gambe e usa al loro posto delle protesi in carbonio. Protesi al carbonio il cui uso è molto discusso in quanto a detta di molti costituisce un vantaggio nella corsa . Difficile stabilire e prendere posizioni a riguardo. In ogni caso tutto ciò che rende la vita di una persona migliore e che lo fa sentire "normale" è sempre ben accetto.

Io penso che in un mondo democratico e basato su leggi che tutelano i diritti di tutti, è giusto che vengano date le stesse opportunità a tutti gli individui. Per me queste protesi non sono altro che un vantaggio, e sono contenta che con l'avanzare degli anni, lo sviluppo delle nuove tecnologie sta facendo grandi passi avanti consentendo di superare sempre più quella che è la diversabilità.
Le protesi di Pistorius non possono essere altro che un vantaggio, dal mio punto di vista; ma non un vantaggio sugli altri atleti, un vantaggio per se stesso, come persona, in quanto gli consentono di fare cose che prima non poteva fare: interagire con un mondo che prima gli era estraneo! Forse più che altro un briciolo di svantaggio c'è. La diversità, come si è detto anche in aula, c'è e resterà comunque. Ed evidentemente all' esterno, Pistorius sarà sempre visto ancora una volta come diversabile.

Le protesi, come nel caso di Oscar Pistorius,riescono ad abbattere il muro della diversità,permettendogli di correre al pari di un normodotato,e ciò non può essere che straordinario....la mia posizione è alquanto incerta per quanto riguarda la partecipazione ad una gara olimpica,e al vantaggio che egli può trarre da qst protesi in fibra di carbonio:per me ciò potrebbe ancor di più evidenziare la diversabilità di pistoris.

oscar pistorius è l'esempio vivente di forza e tenacia nell'abbattere tutte le barriere per i diversamente abili ... queste speciali protesi in fibra di carbonio gli permettono di gareggiare ancora alle paraolimpiadi... Grazie a lui lo sport si ricorda anche di chi lotta con le disabilità.
sicuramente sono un vantaggio le protesi ed è giusto secondo me che non gareggi con i normodotati solo perchè potrebbe essere avvantaggiato... comunque sia è un ragazzo da ammirare..!!!

Inizio col dire che Pistorius secondo me non è un disabile,ma una persona comune a tutti,che può vivere e CORRERE come tutti nonostante sia un uomo senza gambe.Il vantaggio potrebbe presentarsi inizialmente,ma nel corso della gara quel vantaggio sicuramente sparirebbe,quindi non saprei dire se il vantaggio è superiore o meno allo svantaggio,vedo la cosa pari.E’ semplicemente una persona da apprezzare perché ha tratto dalla sua più grande disabilità la sua più grande forza e tutto quello che ha “costruito”è soltanto merito suo.

Le protesi a mio avviso sono molto vantaggiose, in quanto permettono ai più svantaggiati di condurre una vita normale. Prima della loro invenzione, le persone affette da un handicap motorio avevano difficoltà a compiere azioni che , invece, i normodotati danno per scontate. Quindi a mio modesto parere non possiamo che giudicare queste protesi che vantaggiose.

Secondo il mio parere portare una protesi non è ne un vantaggio ne uno svantaggio....Il disabile grazie alle protesi ha la possibilità di non sentirsi "diverso" e di non sentirsi escluso dalla società...Perchè purtroppo la società di oggi offre pochi servizi per le persone disabili.....Grazie alle protesi il disabile può vivere una vita alla pari di una persona normodotata....e cosi anche nello sport...deve avere la possibilità di essere messo alla pari dei normodotati...perchè le protesi sono le SUE gambe....ne un aiuto in piu ne in meno...semplicemente due semplici gambe che gli danno la possibilità di muoversi e di correre

" Io penso che le protesi siano un vantaggio, per chi purtproppo non ha la possibilità di "usare" le proprie gambe. Ammiro il coraggio di Pistorius a mettersi "in gioco" partecipando alle Paraolimpiadi; egli stesso ha detto "che non è un disabile" e questo secondo me, è il traguardo più importante che ha raggiunto nella sua vita. Per quanto riguarda invece il dibattito sul caso se è "avvantaggiato o meno" sulla gara,penso che non spetti a noi dare un giudizio dato che si traterebbe di un giudizio tecnico-scientifico!!! A mio parere più che dicutere se sia avvantaggiato o meno, bisognerebbe di più valorizzare il coraggio di Pistorius.

Secondo il mio parere,la protesi può rappresentare un vantaggio in quanto permette alla persona stessa di poter riacquisire l'uso delle gambe e quindi di conseguenza ritornare a camminare,a correre,a muoversi e svolgere tutte quelle attività proprie delle persone normodotate.Respingendo la richiesta di Oscar Pistorius,il quale esprimere il desiderio di poter partecipare alle Olimpiadi insieme con le persone normodotate, non si fa altro che ampliare la marginalità alla quale sono frequentemente esposte le persone diversamente abili.Ciò vuol dire ancora una volta considerare queste persone diverse...Ma diverse da chi???Dunque anche le persone diversamente abili hanno il diritto di essere integrate alla pari,con gli stessi diritti e doveri,nel mondo dei normodotati;respingere la richiesta di Pistorius vuol dire dunque esculderlo dalla vita sociale mettendo l'accento sulla sua "diversita"..Come ben sappiamo la marginalità è anche mancanza di integrazione e quindi non ci resta che favorire l'inclusione graduale di queste persone in una società di pari opportunità.