cira sorrentino Mer Mag 12, 2010 6:57 pm
Per quanto riguarda il testo Di Cappucci e il significato di corpo obsoleto(Stelarc),penso che come dice la parola stessa,ormai il corpo inteso come corpo fatto di carne e ossa,come limite che lo delinea e lo separa dal mondo circostante,sia un qualcosa di antiquato e superato poichè oggi il corpo nella sua totalità psicologica, fisica, biologica è invaso dalle nuove proposte tecnologiche contemporanee, divenendo così un habitat di esse,come sottolinea lo stesso Cappucci.Ormai nel nostro corpo non risiede più un'anima che ci contraddistingue dagli altri,ma è diventato un contenitore pronto ad accogliere le nuove tecnologie che rappresentano l'anima dell'uomo moderno...un'anima però che omologa e che rende sempre più solido il rapporto uomo-tecnologie.Ormai l'uomo non riuscirebbe più a vivere senza le tecnologie,le macchine tecnologiche ci hanno resi dipendenti da esse,sono loro ormai che manovrano l'uomo,la sua mente e il suo corpo,e hanno reso la loro esistenza e presenza indispensabile..l'uomo vive in simbiosi con esse..però per quanto le tecnologie ci facilitino la vita e ci permettono di superare determinati limiti,penso che se l'uomo è stato in grado di farsi sottomettere da una macchina figuriamoci dallo Stato o dai potenti...siamo diventati anche noi macchine manovrabili e programmabili a piacere degli altri...la tecnica ha atrofizzato il nostro essere!Dunque riferendomi al testo di Grandelli penso che la tecnologia atrofizzi le capacità dell'uomo ,sebbene gli migliori la vita in termini di praticità e salute(se si pensa per es.alle scoperte nell'ambito della medicina),poichè gli ha fatto dimenticare i valori quali libertà,autonomia,verità,arrivando così al limite del dominio psicologico e fisico.